Arduo in questi giorni (ci mancava giusto il tentato golpe o pseudo tale della Turchia) trovare un po' di leggerezza.
Ci provo, é per un momento di distrazione.
Piombo
C'erano una volta, tanti ma tanti anni fa, due cuori non
solitari no, ma troppo giovani e danzanti, con tanta voglia di dare, forse più
di avere e con molto se non tutto ancora da imparare.
Si incontrarono in una antica estate, ballarono al suono di
un violino bruciante, mancarono un battito e si amarono senza riconoscere
l'amore, batterono all'unisono senza capire il perché, soffrirono quello che
non c'era da soffrire, vissero la loro prima estate gonfia di mare e di sole,
di incertezze e paure, di dolcezza e di abbandono: l'estate perfetta.
Le vacanze sono brevi ed effimere, il mare s'incattivisce ed
il cielo cambia, corre via, il vento torna a soffiare freddo e porta con sè
quei sentimenti ancora sconosciuti, tutte le timide speranze, i desideri mai
espressi.
L'anno seguente tornò l'estate ed i due cuori si sorpresero
ancora lì tra la rena e le onde e, forse sperando, si ritrovarono per un'altra
vacanza ed una vecchia avventura.
Si sfiorarono ancora ed ancora per altri anni ed altre
estati ma, troppo giovani per capire, troppo aperti per restare, non si
riconobbero ed ognuno andò per il suo mondo.
Il mondo gira come gira il tempo ed a volte nel vortice
succedono fatti strani.
Le due pompe erano invecchiate, come tutto il resto.
Facevano più fatica a compiere il loro lavoro, erano tristi, stanche e
svuotate. Non se la sentivano più di battere per qualche cosa di diverso dalla
solita routine.
Tump, tump, tump, ritmati e senza slanci, cuori pallidi e
sfiatati.
Il piombo, dovuto ad anni di incuria e di mancanza di
stimoli, li aveva ricoperti e li stringeva
in una morsa arida e cattiva.
Un bel giorno, per un caso del destino, forse sollecitato o
forse già scritto, in un'ennesima estate, l'ennesima solita e solitaria estate
calda e pesante, i due si ritrovarono.
Uno di fronte all'altro, anche se lontani, mancando un
battito, come in quella ormai polverosa vacanza di mezzo secolo prima.
Quanti ricordi, quanta esistenza, quante emozioni da
confidare, da ascoltare.
Un giorno dopo l'altro, un mese dopo l'altro.
Passò l'estate arrivarono autunno, inverno, primavera ed
ancora estate e poi altre stagioni ancora, senza che i due se ne accorgessero,
portati dall'onda di racconti di gioie e dolori spesi in due vite diverse.
E, non si sa se all'improvviso o piano piano, su quegli
involucri che pesavano e stringevano iniziarono a formarsi delle crepe.
E più passava il tempo più diventavano profonde, fino a
quando la grigia crosta iniziò a spaccarsi, a cadere.
I due anziani motori ne rimasero sconcertati, sorpresi,
certo sconvolti cercarono inutilmente di riattaccare le vecchie corazze.
Niente da fare perchè, chissà per quale recondita ragione,
avevano ricominciato a battere forte ed il piombo non riusciva più a
contenerli.
Inoltre anche il colore era cambiato: era diventato di un
rosso sospetto, mai più avuto dai tempi della gioventù.
Alla fine, increduli, avevano dovuto arrendersi all'evidenza
che li aveva fatti tornare pulsanti e pompanti, anzi pimpanti: si erano
innamorati!
Certo, avevano tenuto dentro, là in fondo, ognuno un
pezzettino dell'altro, di quelle estati di quella musica e dei colori. Non si
erano mai dimenticati, ma che succedesse così, in questo modo no, non se lo
erano proprio aspettato!
Dapprima cauti, vergognosi dei propri sentimenti e poi
spericolati, rinati e sicuri, si erano lanciati ed aperti ancora una volta,
avevano lasciato entrare ed uscire tutto quello che sentivano e volevano dare.
Dopo aver deciso, forse per l'ultima volta, di essere nonostante il tempo
trascorso, gli acciacchi, il peso degli anni e dei ricordi, le vite già scritte
e lontane, ancora giovani.
Oggi battono due cuori rossi e felici di essere tornati
liberi, di essersi costruiti la loro immaginaria e perenne vacanza, battono
insieme e si amano da lontano perché purtroppo non si sono mai più ritrovati
dopo quelle estati perfette, stretti l'uno contro l'altro.
Però, come da cuori navigati ben sanno, nella vita nulla é
scontato e, come gira il mondo, così può girare anche il vento, a qualunque
età, per qualsiasi cuore ed allora...
Fine (o forse no)
Marisa Cappelletti