giovedì 31 maggio 2018

On dance Milano


Anteprima di un evento che coinvolgerà tutta la città e tutti coloro che amano la danza classica e non, con la partecipazione dei ballerini della Scala e, a sorpresa, di Roberto Bolle.
Spettacoli e flash mob ovunque! Seguirà a breve il calendario.





-On Dance è la festa della danza, di tutte le danze.
É un invito a danzare e a far danzare. É una festa lunga una settimana che partirà dal Teatro degli Arcimboldi e da lì contaminerà tutta la città di Milano con spettacoli, workshop, eventi culturali e tante altre sorprese.
A Milano dal 11 al 17 giugno 2018.
Seguite On Dance sul sito e sui social per essere informati per primi di tutte le novità:
www.ondance.it
Facebook: www.facebook.com/OnDanceAccendiamoLaDanza
Instagram: @OnDance.it
Accendiamo la danza!-






Nonna a chi?




Dal meccanico

Chiedo scusa se mi intrometto, passavo per caso di qui e vorrei dire la mia. 
Posso?
Dunque ieri sono andata a fare un casting per la pubblicità della Nutella. 
Embé, che c'é di strano? Cercavano nonne. E pagavano bene. 
A me la Nutella non fa impazzire, ma 800 euro mi aiutano, dunque...
Dunque dicevo, ma lei giovanotto continui pure a smontare quella Jeep li' che tanto guardi, il cambio automatico delle vecchie Jeep non lo saprebbe aggiustare nemmeno Jean Todt, comunque vado qui e mi dicono con un'intonazione come se fossi deficiente: -Allora cara, quanti nipotini ha?- 
-Ma non ne ho!- 
-Ah!- 
-Eh- 
-Dica, ama fare le torte?- 
-Ma neanche morta! Perché dovrei fare le torte? Ingrassano, fanno male e poi al massimo le compro nella pasticceria sotto casa- 
-Ma allora cosa fa?- 
E intanto filmavano tutto. 
-Senta cara, si sieda che le spiego come funziona oggigiorno: vede se una signora ha superato la sessantina non é per forza rimbambita, casalinga disperata e anche sorda. Io scrivo poesie, racconti, pubblico libri, gestisco un mio blog letterario, sono giornalista, faccio editing per case editrici, nuoto, faccio Pilates, anche se lo trovo leggermente noioso e vorrei tanto potermi permettere lo Zumba, ballo ed ho anche un fidanzato.-
-Ma, cara, lei scrive favole per bambini?- 
Mi sono girata e, con buona pace dell'operatore che stava filmando, dell'intervistatrice e di tutti quelli che stavano li' a non far niente,  sono uscita dallo studio abbandonando la Nutella e, ahimé, le 800 euro. 
Penso di non essere la persona che cercano. 
A lei giovanotto la sentenza sul chi é normale. Veda un po'!
Guardi che é inutile trafficare intorno a quella Jeep. Ma funziona il computerino? Si figuri che a me segnala sempre che ho la ruota di scorta sgonfia. 
Io nemmeno ce l'ho la ruota di scorta!


La mia cara vecchia jeep


Marisa Cappelletti




domenica 27 maggio 2018

Domenica, malinconica Domenica


Ci sono momenti in cui una persona a te cara ti delude. Forse per colpa sua o forse per colpa tua che ti aspettavi quel che non é in grado di darti, che ti aspettavi di piu', che pensavi fosse come te. Ma non lo è e non lo sarà.
Che faccio? Prima di tutto glielo dico, cerco un dialogo, una spiegazione e poi, ebbene si', divento fredda, sarcastica e, se vedo che non c'è speranza, cancello. Per un periodo o per sempre.
Dipende dalle circostanze. 
Poi cerco di sgombrare la mente e mi rifugio nelle mie poesie. 
Come questa, che non riflette nulla di cio' che ho scritto prima, ma lascia solo trasparire la mia malinconia. 

E la notte

I sogni si fermarono là, sull’orizzonte ingombro,
appesi ad un tramonto incombente.
L’aria rimase immobile per un tempo indefinito,
gonfiando le gote di rosati cumulonembi.
Margherite stanche di un polveroso giorno
piegarono il capo sottomettendosi al volere del tempo.
Una rondine solitaria lancio’ un malinconico garrito
alle chiome degli alberi che si andavano scurendo.
Gli occhi delle case si aprirono su deschi
illuminati da gialle luci e sentimenti contrastanti.
E all’improvviso , inattesa ma cercata, sali’ la notte.


Marisa Cappelletti








giovedì 24 maggio 2018

Poesie

Rileggendo le bellissime poesie di Cesare Pavese, poesie che sono quasi racconti, resto sempre incantata dalla sua capacità di proporci la vita di tutti i giorni e di lasciar trasparire tra le righe i demoni che lo tormentavano. Vorrei proporre la piu' famosa ed una delle piu' brevi. Non è certo allegra, ma nessuna opera di Pavese lo è.




Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese



 Vittorio Gassman
recita Pavese


Marisa Cappelletti



domenica 20 maggio 2018

Poesia della domenica


Dal mio libro Senza paura Aletti Editore


L'attesa

Aspettami alla fine della vita.

Non andare oltre il sogno
costruito al di là della realtà.

Aspettami dove inizia l'illusione.

Ma porta con te la speranza
di un piccolo squarcio di felicità.

Aspettami dove niente piu' brilla,

Nelle ombre di questo tramonto
riportami danzando alla tua verità.


Marisa Cappelletti



giovedì 17 maggio 2018

Indovinello

Chi sarà e chi saranno gli altri?
Attendo risposte.

Se ne sta lì. Nuovo, rotondo, lucido, trasparente.
Ed aspetta.
Aspetta come altri hanno aspettato invano in quel grembo caldo.
Si potrebbe pensare di essere a qualche gara olimpica: 200 metri magari o forse salto in lungo. Ma in questa particolare rincorsa, in questo posto accogliente nessuno arriva mai. Poco allenamento, alimentazione sbagliata, nessun partecipante valido.
Ed intanto le ore passano.
Si sente inutile, sprecato. Potrebbe, se almeno riuscisse ad arrivare, fare cose che solo lui e quelli come lui al mondo sanno fare. E tempo nove mesi voilà ecco il miracolo, il suo miracolo!
Ed intanto le ore passano.
Qualche cosa però sta succedendo perché tra i compagni c'é un certo fermento.
Là in fondo, prima della penultima curva sta arrivando un gruppetto trafelato. Non paiono dei grandi atleti, ma hanno tanta buona volontà.
Ecco l'ultima curva: qualcuno si ferma senza più fiato, altri arrancano. All'improvviso uno si stacca e sferra l'attacco finale. Tutti, lui compreso, gridano "sono qui sono qui" rimbalzando dappertutto e l'eroe, l'ultimo eroe, si guarda in giro sfiatato, da ancora due colpi di coda e crolla lì, proprio sul traguardo.
E le ore sono ormai passate.


Marisa Cappelletti



domenica 13 maggio 2018

13 Maggio 2018


Oggi è la festa della Mamma!

Il mio ricordo va a Mamma Irma che se ne è andata tanti anni fa ma che nel mio cuore è e sarà sempre viva, giovane, bella e felice.


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MADRE

Ci ho creduto, ho sperato
ho ceduto all'illusione.
Non ho visto, ho combattuto
ho perso davanti alla fine.
Ho offerto il cuore, ho pregato
ho dovuto accettare la sconfitta.
Mi hai dato la vita , mi hai tenuta
in vita , non ho saputo aiutarti a vivere ancora.


Il mio grazie va a mia figlia che ha saputo scrivermi delle righe stupende facendomi emozionare fino alle lacrime:
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Oggi dicesi festa della mamma ma per me ogni gg è la tua festa perché sei speciale ogni momento ogni attimo mi sorreggi mi consoli mi sostieni ridi con me piangi con me...è usanza dire “grazie che mi hai dato la vita” io invece dico...grazie che mi fai vivere, vivere ogni giorno in un mondo per me difficile ma che tu rendi sempre sereno e pieno di speranza!non sono brava come te a scrivere ma il mio cuore sta impugnando un’ immaginaria penna che ti ringrazia per quello che sei e mi dai...!!

Il mio augurio va a tutte le donne, con qualche eccezione:
Auguri a tutte le donne che madri lo sono diventate ed a quelle che avrebbero voluto esserlo. Ogni donna nella vita prima a poi si ritrova a fare la madre.
Ogni donna, nessuna esclusa!
Ma non mi sento di fare gli auguri naturalmente alle madri degeneri ed anche a quelle che dal basso della loro completa ignoranza sentenziano: "Tu non puoi sapere perchè non sei madre". Ma per favore!!! 
Non è certo un merito essere mamma, ma è, per la maggioranza, una grande fortuna e per tantissime una grazia caduta su chi non se lo merita.

Il mio cuore va a tutti i Milanesi che, come me, la mamma non ce l'hanno piu':
L'immagine può contenere: testo


Marisa Cappelletti








sabato 12 maggio 2018

Orticola 2018

         XXIII Mostra Orticola
Ieri si è aperta la XXII Mostra mercato          
Orticola, selezione ed esposizione di vivaisti provenienti da tutt'Italia.
Come sempre è un trionfo di fiori e di piante, di profumi e di belle signore con splendidi cappelli di paglia colorati e decorati con fiori.
Oggi è la giornata clou, domani sarà l'ultimo giorno di una esposizione straordinaria. Ho visto rose (e mi perdonino gli appassionati se non conosco i nomi) di ogni tipo e colore, piante acquatiche e da frutto, peonie trionfanti ed iris delicati e dai colori intensi e spettacolari.
Ogni tipo di pianta officinale e di rampicanti, di piante grasse e ricadenti, arredi da giardino, vasi-scultura, terrecotte smaltate o grezze ma sempre bellissime.
Inoltre durante tutte e tre le giornate si tengono corsi di giardinaggio, di decorazione e di tutto cio' che puo' riguardare i fiori, le piante e la natura.

Ho gustato una buonissima pizza integrale con zucchine ed olive taggiasche, altre persone che erano con me si sono deliziate con cartocci di verdure e frutta fritte, infine un gelato artigianale con gusti particolari come menta ed anice oppure cioccolato e basilico. Per me nocciole e pistacchio: sono andata sul sicuro. Mia figlia per la Festa della mamma che cade domani mi ha regalato un bellissimo papiro per il mio terrazzo ed una piccola pianta carnivora per il mio adorato nanetto Mammolo che spero abbia gradito, Come potete evincere dall'espressione pare gli sia piaciuta.
                                               
L'immagine può contenere: pianta e spazio all'aperto 



Marisa Cappelletti



martedì 8 maggio 2018

Breve storia senza lieto fine

Non mi piacciono le storie che finiscono bene, con il classico e scontato "e vissero felici e contenti".
Potrei dare diverse interpretazioni a questa cosa. La prima che mi viene in mente è la mia vita: faticosa ed infelice a causa della quale non voglio vedere, nemmeno scritta, la felicità degli altri. Potrei certo, ma il mio carattere mi spinge sempre avanti, la mia é una ricerca continua, una speranza infinita. 
No, non é questo. Allora? Una cattiveria di fondo, senza ragioni psicologicamente valide? Una sorta di malvagità originale? Ma no! Io sono buona, anche se se ne accorgono in pochi.
La vera ragione  è che sono una poetessa ed in quanto tale a volte scrivo d'amore e d'amicizia e dunque penso sia un prendersi una vacanza da quel che sono, un divertimento, un esercizio di scrittura diverso. E poi sono una grande fan di thriller e, a volte, di horror. 
Dunque ecco qua la mia brevissima storia cattiva:



Electra Glide


E' lei.
La segue da due giorni, da quando l'ha vista al centro commerciale.
Non si é accorta di nulla. E come avrebbe potuto? 
La sua faccia é cambiata da quando due anni prima ha avuto quello spaventoso incidente.
Correva come un pazzo sulla sua fedele, lei sì, Electra Glide  nera: correva incontro a quell'albero che gli avrebbe cambiato drasticamente la vita.
Colpa sua.
Di quella donna e della sua insensibilità. Lo aveva buttato via come si butta un giornale ormai vecchio, letto e spiegazzato, accartocciato per meglio lanciarlo nella spazzatura.
Il rancore in questi anni gli ha riempito la mente ed ora che l'ha ritrovata anche l'anima e gli occhi.
E' lei.
Ancora bella, con quel sorrisetto che lo aveva trascinato giù, fino al nero di quella notte. Non l'ha mai dimenticata; come avrebbe potuto farlo? Non l'ha dimenticata certo quando si é procurato una vecchia Beretta calibro 22.
Le va incontro come si va all'appuntamento della vita, con paura, speranza e con il cuore che esce dal petto. 
Le va incontro, le sorride di un sorriso storto, estrae la pistola e  spara, spara. 
Si gira inforca la nuova Electra e se ne va, in pace.
Si'. Era lei.

Marisa Cappelletti



lunedì 7 maggio 2018

Sono sicura


Qualcuno ci sarà


Ho aspettato una vita intera quell'uno. Ed alla fine del tempo forse è con me.
Sono partita per luoghi lontani, ho conosciuto cieli diversi, pensieri stranieri.
Ho cavalcato onde di altri destini, riposato su spiagge perdute, ho amato il ritorno.
Ho rimpianto decisioni sbagliate, gioito per il vento che soffia ancora su noi.
Mi sono trasfornata in chi non ero mai stata, è divenuto il passato tornato sui propri passi.
So che ci sarà ancora, so  che saro' quell'una solo per lui.


Marisa Cappelletti



sabato 5 maggio 2018

Ricordo di uno dei primi brevissimi racconti pubblicati su 20Lines (quando i lettori erano veri lettori e gli scrittori decisamente scrittori).



De Loréan

Milano, 21 gennaio 2035


Eccola lì, la mitica auto di Ritorno al futuro. 
A mezzo secolo dall'uscita del film l'hanno riesumata e lucidata per l'evento: il restauro della trilogia dei film e la proiezione non-stop.Così come hanno riesumato me, scrittrice di una certa qual fama, restauro e rimessa in forma anche per la sottoscritta, al suo secondo romanzo fanta-romantico, ambientato nel secolo scorso.

Mi manca la Milano del '900, quando ancora non funzionavano gli aspiratori di nebbia e smog. E passi per il secondo, ma la nebbia per noi creatori di storie era indispensabile complice di una storia d'amore, così come i vecchi tram gialli ed il Naviglio che, purtroppo, ora scorre sotto la strada mobile che passa tra le vecchie case trasformate in monolocali minuscoli assegnati alle giovani coppie che non avranno figli e che con la loro sterilità aiuteranno a fermare la sovrappopolazione cittadina ed italiana.

Mi sento fuori luogo qui in questa enorme metropoli senza più slanci né fascino, senza cuore e speranze. Mi sento inutile con i miei video romanzi  guarda e cancella.
Il profumo della carta, la dedica sul fronte pagina e, ancora prima, l'emozione delle righe nere sulla bianca pagina del web, l'allegria di quegli antichi "nodi" scritti in competizione ed in complicità con quegli ormai vecchi persi liners. Alcuni divenuti famosi, altri migrati verso diverse destinazioni e destini.

E quella De Loréan lì, davanti a me, ultima tentazione di una lunga vita.
Tentazione sì, perché io so ancora sognare, perché io ci credo perché io ci provo!

Salgo veloce e non vista sull'auto, imposto la data: 21 gennaio 2014, pigio l'accensione elettronica, il motore si sveglia con un rombo assordante, i giri salgono velocemente, il tempo accelera a ritroso, tutto svanisce in un lampo temporale...

Ragazzi aspettatemi, l'ultimo nodo lo faccio io, sto arrivando!





Power of Love
Back to the future



Marisa Cappelletti


 










 
 



venerdì 4 maggio 2018

Domande senza risposte



20 Lines, la piattaforma di scrittura piu' celebre in Italia fino a qualche tempo fa, aveva annunciato la sua chiusura definitiva alla mezzanotte del 30 aprile.
I vecchi Liners (sono una di quelli) si son premurati negli ultimi giorni di salvare quello che avevano scritto in sei anni di attività. Hanno anche pubblicato diverse forme di addio ad un sito che ci ha dato molto in scrittura, amicizia e condivisione. 

Purtroppo moltissimi avevano già abbandonato dopo l'acquisizione della piattaforma  da parte di Harper&Collins. Non è dato sapere nè nessuno ha mai capito le reali motivazioni di questo acquisto, perchè da subito la casa editrice americana ha dimostrato un certo quale disinteresse verso i contenuti e gli scrittori stessi, intervenendo poi su quanto già pubblicato e restringendo le possibilità di scrittura, togliendo i racconti condivisi che erano la spina dorsale del sito. 

E' chiaro invece il perchè della chiusura: abbandono da parte degli scrittori validi, entrata di gente che nulla ha a che fare con la scrittura ed anche episodi di cyberbullismo. Del resto mai condannati o bloccati dagli, ammesso e non concesso che ci siano mai stati, amministratori. 

Ed ora? Ora la piattaforma non è chiusa, i non scrittori  ed i non poeti continuano a scrivere ed i racconti e le poesie pubblicati nel tempo, o meglio, quelle lasciate dalla magnanimità di Harper& Collins sono rimasti li' dove erano prima dell'annunciata chiusura.

E dunque? E dunque è l'ennesima disorganizzazione. Non spiegheranno, non scriveranno, non sapremo. Spero che quest'ultima  assurdità convinca anche gli ultimi due o tre scrittori rimasti ad abbandonare per sempre quel che ormai da tempo non c'è piu'.



"Scrittori Lettori e Sognatori
Finisce qui. Addio per ora e grazie a tutti. A chi ha scritto ed a chi ha soltanto provato. A chi ha letto e si è divertito e forse emozionato. A chi ha ricordato, pianto, sperato e magari disprezzato. Grazie a chi mi ha insegnato e sopportato. A chi con me ha raccontato e dato un po' d'anima e di cuore: un po' di sé stesso. Grazie a quei ragazzi che hanno inventato questo fantastico ed emozionante tramite e mezzo di comunicazione letterario. Ci mancherete ancora per tanto tempo. Grazie a tutti ma proprio a tutti quanti scrittori, lettori e sognatori. Arrivederci a tanti, addio e buona fortuna agli altri."  Maricapp



Marisa Cappelletti






giovedì 3 maggio 2018

Io fuoco e tu vento...



Nemici

Ti bruci e poi fuggi
rimango e ti aspetto.

Il vento ci unisce,
ci porta lontano.

Il fuoco ci avvolge
ci fonde e ci perde.

Divampa nel buio,
ci arde nei corpi.

Il tempo riporta
passione ed incanto.

Io fuoco e tu vento.
tu fuoco ed io vento.

Eterni nemici ma amanti,
Per sempre.


Marisa Cappelletti