giovedì 29 settembre 2016

29 Settembre

Ricordando.
Era il 1967 ed ero cosi' giovane...


Lucio Battisti
29 Settembre (1967)


Marisa Cappelletti



martedì 27 settembre 2016

Attimi

   Vite lontane, abbracci desiderati sogni  impossibili, a volte l'amore é profondo ma  irrealizzabile.         

Fulvio Tornese - Abbracci


Silenzio d'amore

Tu abbracciami ancora
con fantasmi d'abbracci
tienimi stretta con mani
straniere calde di sogni
dammi la vita che non sarà.​..

E' un'atmosfera irreale
quella che ci circonda
é un tempo imperfetto
quello che ci avvolge
in un silenzio d'amore
che non avverrà mai.

Struggente muta melodia
che leggera ci danza intorno
regalando attimi intoccabili
di illusorie sensazioni
che stringono e costringono
i corpi orfani di noi.

Marisa Cappelletti







lunedì 26 settembre 2016

Dal meccanico

Chi l'ha detto che le signore agée debbano essere nonne, cuoche e rimbambite?



Ieri, dal meccanico


Chiedo scusa se mi intrometto giovanotti,  passavo per caso di qui con la mia Gina, l’auto che essendo vecchietta ce ne ha sempre una e, ascoltando la conversazione sugli alieni e sull’essere normale, vorrei dire la mia.  No, non sugli alieni. Sapeste in tutti questi anni quante ne ho sentite su quei poveretti! Ma, alla mia età,  gli alieni passano e vanno senza lasciare traccia soprattutto nella mia memoria,  dunque…Dunque dicevamo della normalità. Posso?
Ieri sono andata con un’amica che fa teatro… Teatro, parolona! Cerca di fare qualc…ma questa ve la racconto un’altra volta. Dicevo sono andata a fare un casting per la pubblicità della Nutella.
 Embé, che c'é di strano? Cercavano nonne. E pagavano bene. A me la Nutella non fa impazzire, ma 800 euro mi aiutano.
 Ma lei giovanotto continui pure a smontare quella Jeep li' che tanto guardi, il cambio automatico delle vecchie Jeep non lo saprebbe aggiustare nemmeno Jean Todt, comunque vado qui e mi dicono con un'intonazione come se fossi deficiente:
-Allora cara, quanti nipotini ha?-
- Ma non ne ho!
 -Ah!-
 -Eh-
 -Dica, ama fare le torte?-
-Ma neanche morta! Perché dovrei fare le torte? Ingrassano, fanno alzare il colesterolo e venire il diabete  e poi al massimo le compro nella pasticceria sotto casa-
-Ma allora cosa fa?-
 E intanto filmavano tutto
-Senta cara, si sieda che le spiego come funziona oggigiorno: vede se una signora ha superato la sessantina non é per forza rimbambita, casalinga disperata e anche sorda. Io scrivo poesie, racconti, faccio editing per case editrici importanti, viaggio, canto,  nuoto, faccio Pilates, ballo ed ho anche un fidanzato.-
 -Ma, cara, lei scrive favole per bambini?-
Mi sono girata, sono uscita dallo studio con buona pace della  Nutella e, aimé, delle 800 euro.
Penso di non essere la persona che cercano.
 A lei giovanotto la sentenza sul chi é normale. Veda un po'!
Guardi che é inutile trafficare intorno a quella Jeep. Ma funziona il computerino? Si figuri che a me segnala sempre che ho la ruota di scorta sgonfia.
Io nemmeno ce l'ho una ruota di scorta!


Marisa Cappelletti
(Seguito di un incipit di Francesco Altrui per 20Lines)




domenica 25 settembre 2016

Furti

Non vorreste per caso che qualcuno vi rubasse qualche cosa?
Io si' e vorrei anche l'impunità per il ladro!



Ladri


Rubami
le parole della canzone che mi si addice
e cantale con la voce che mi fa vibrare.

Rubami
i pensieri della notte che mi abbraccia
e stringimi nei cerchi di sogni impossibili.

Rubami
i battiti veloci di un cuore che ti appartiene
ed uniscili ai tuoi nel ritmo del destino.

Rubami
i ricordi di quel che eravamo ieri e conservali
nel cassetto che abbiamo riempito insieme.

Rubami
i giorni che rimangono da vivere ancora
ed inventami la vita che potrebbe essere.

Lascia che io rubi
tutto quello che senti e dici che provi e dai,
ladri illusi e consapevoli noi di esistenze
che non si incontreranno mai.



Marisa Cappelletti

Domenica





Prima domenica d'autunno. 

E' una bellissima giornata, ma il sole non è piu' caldo come prima,
qualche foglia é già ingiallita, altre iniziano a cadere.
Le ultime rose sono sfiorite e le farfalle si fanno piu' rare. 
Le mie mele sono quasi mature e le arance ancora verdi 
si uniscono ai limoni per farsi trovare pronte quando sarà inverno.
Il vino rosso ricompare sulle ultime tavole all'aperto
la torta di mele prende il posto del gelato alla vaniglia.
Cmbiano i colori, cambiano i profumi: sta arrivando, 
ed io ne sono felice, come sono felice  per ogni stagione antica
ma sempre nuova che mi trova qui.

Marisa Cappelletti


Eccovi due splendide poesie dedicate all'autunno:




L’estate è finita

Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.


Emily Dickinson





Autunno

Autunno mansueto, io mi posseggo
e piego alle tue acque a bermi il cielo,
fuga soave d’alberi e d’abissi.
Aspra pena del nascere
mi trova a te congiunto;
e in te mi schianto e risano:
povera cosa caduta
che la terra raccoglie.


Salvatore Quasimodo



sabato 24 settembre 2016

Ieri...

Puri momenti di disperazione!

Roy Lichtestein

Momenti

Questo é uno di quei momenti.
Momenti in cui la disperazione
ti annebbia il cervello ti blocca
il respiro ti fa sentire impotente
di fronte all'ineluttabilità degli eventi
al destino beffardo che ti inchioda
alla tua imperfetta natura umana.
E vorresti essere lontano, via di qui.

-Prego signora, facciamo una bella anestesia
e vedrà, il dente verrà via che nemmeno se ne accorge!-


Marisa Cappelletti



giovedì 22 settembre 2016

L'isola che non c'é

Pensarsi ancora bambini sperduti in un mondo immaginario. E far volare l'anima!
Per Peter


Ogni giorno ci ritroviamo volando
su quell'isola immaginaria che c'é
solo per noi due, eterni fanciulli
ancora capaci di pensieri sognanti
in una realtà che ci respinge.
Ogni ora ci affacciamo nei ricordi
di ieri e di oggi, dolci abitanti
di un tempo presente e futuro
in quella terra incantata accogliente
rifugio di amanti perduti finiti qui,
dove tutto é e resterà possibile.


Ogni attimo per te, mio Peter Pan.


Marisa Cappelletti



mercoledì 21 settembre 2016

21 Settembre

Giornata internazionale della pace
Non ci credo piu', dopo tutti gli anni passati ad assistere a guerre e guerriglie di ogni genere e religione, io non credo piu' nella pace. 
Non credo nella volontà degli uomini di vivere in pace.  Di tutti gli uomini, dai potenti della terra a me ed al mio vicino di casa. 
Solo i bambini possono innocentemente pensare ad un mondo futuro tutto rosa e giusto, ma poi i bambini crescono e si accorgono che le cose non cambiano, che niente cambierà. 
L'America sta ancora litigando con la Russia, l'Europa è tutto fuorché unita: ogni nazione pensa ai fatti ed agli interessi propri, il terrorismo semina vittime ovunque in nome di un credo a cui nessuno, probabilmente nemmeno i suoi capi, crede, gli innocenti continuano a morire cercando di scappare da guerre, fame,miseria e terrore. 
La giornata della pace? 
Parole sprecate, bandiere al vento dell'inutilità.
Con buona pace dei leader mondiali che dovrebbero garantirci almeno un minimo di saggezza e tranquillità.
La giornata della pace?
Fra poco tempo questo vocabolo verrà giudicato sovversivo e cancellato dai vocabolari di tutte le lingue del mondo.
E mi scuso per il pessimismo dovuto all'età e dunque dall'esperienza di vita.





Marisa Cappelletti 

lunedì 19 settembre 2016

Quello che

Quello che sai...

Quello che non vedi è l'anima pesante
che hai trovato un giorno tanto tempo fa
e l'hai presa per mano, l'hai cambiata
riconducendola alle origini del tempo,
verniciandola del bianco che si era perso
nei magazzini chiusi di sentimenti morti
lungo strade di sassi appuntiti e vuoti abissi.

Quello che non vedi ma sai bene che esiste 
dentro me é la montagna altissima di alberi
e foreste e sorgenti  e fiori che hai fatto nascere
da un terreno riarso e sterile ormai,
risvegliato dal sole e dalla pioggia gentile
di un tiepido marzo che non aspettavamo piu',
verde stagione fuori tempo massimo
quella che percepiamo ogni momento,
che sappiamo vedere intorno a noi.


Marisa Cappelletti



domenica 18 settembre 2016

Poesia della Domenica

Ma io sono cosi'!

Realtà

Mi guardo nello specchio la mattina
e vedo ancora quella che non sono
passeggio lesta lungo prati verdi
senza accusare la fatica che gli anni
impongono a signore come me.
Ascolto musica che mi fa ballare
al ritmo di ricordi e tempi andati
di gonne sollevate da volteggi
che, in verità, non mi riescon piu'
ma canto col sorriso e l' ironia
al sole e agli anni e a quella fantasia
che per fortuna non mi abbandona mai.

Sarà l'ultima stagione regalata
da una fata benevola a chi
vuole assaggiare i frutti di una vita
che nulla le ha concesso fino qui?


Marisa Cappelletti

giovedì 15 settembre 2016

Poesie d'amore

Nuova pubblicazione!                                                                                                                              


Ieri ho avuto il piacere di ricevere due copie di un libro che raccoglie poesie di autori contemporanei.
Con mia grande gioia c'é posto anche per me e per una delle mia poesie romantiche.
Grazie alla Casa Editrice Penne d'Autore ed anche a chi avrà la pazienza di leggermi.

Amami

Vorrei essere amata.
Per tutto il tempo
come mi ami ora
senza rimpianti né indecisioni
senza dolore o lacrime
col gelo o con il fuoco
nella tempesta o con il sole.

Vorrei essere amata.
Come il ritorno inatteso
dopo l'addio definitivo
la strada ritrovata
nel nulla del deserto della vita
la fonte che disseta
dopo un cammino disperato.

Vorrei essere amata
per ogni minuto che resta,
come mi ami ora.


Marisa Cappelletti




mercoledì 14 settembre 2016

Concorso Letterario gratuito

Nell'ambito della partecipazione ai concorsi letterari, vorrei segnalarne uno, completamente gratuito, che riguarda la mia Città e con essa uno dei suoi piu' geniali ed amati poeti e cantautori contemporanei: Enzo Jannacci.

"Nome d'arte di Vincenzo Jannacci (Milano3 giugno 1935 – Milano29 marzo 2013), è stato un cantautorecabarettistapianista e attore italiano, tra i maggiori protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra.
Caposcuola del cabaret italiano, nel corso della sua più che cinquantennale carriera ha collaborato con svariate personalità della musica, dello spettacolo, del giornalismo, della televisione e della comicità italiana, divenendo artista poliedrico e modello per le successive generazioni di comici e di cantautori.
Autore di quasi trenta album, alcuni dei quali rappresentano importanti capitoli della discografia italiana, di varie colonne sonore e di canzoni per altri artisti,  Enzo Jannacci, dopo un periodo di ombra nella seconda metà degli anni novanta, è tornato a far parlare di sé ottenendo vari premi alla carriera e riconoscimenti per i suoi ultimi lavori discografici.
È ricordato come uno dei pionieri del rock and roll italiano, insieme ad Adriano CelentanoLuigi TencoLittle Tony e Giorgio Gaber, con il quale formò i Due Corsari. Muore all'età di 77 anni dopo una lunga malattia".


Ecco il concorso:

Perchè ci vuole orecchio. Racconti dedicati a Enzo Jannacci VII Edizione

Scadenza iscrizione: 31 Ottobre 2016





Enzo Jannacci
Ci vuole orecchio



Marisa Cappelletti



martedì 13 settembre 2016

Per amore

Ci sono parole che si scrivono da sole tanto sono sentite, ci sono poesie che non é possibile non scrivere, ci sono amori senza i quali non ci sarebbero poesie.
Questo amore


Regalami la stupidità inconsapevole dei sedici anni
il desiderio che divampa come fiammata inestinguibile.
Regalami la follia che si insinua nella mente immobile
la fantasia che sa galoppare impavida oltre ogni evidenza.
Regalami la chiave di catene arrugginite che legano mani
non piu' capaci di alzarsi in amorevoli carezze.
Regalami la possibilità di essere una donna placata
nella tranquillità di un'esistenza che sa ancora danzare.
Regalami i tuoi pensieri ed i tuoi sogni piu' innocenti
delle notti riempite da ore che non passano mai.
Regalami l'anima nascosta dietro mille muri di pietra
abbattuti da parole che non hai ancora conosciuto.
Regalami infine la verità affiorante dai tuoi occhi lontani
che mi frugano dentro cercando sensazioni perdute.
Regalami l'amore che voglio, l'amore che che sai.


Marisa Cappelletti





Ispirazione

Alla ricerca di qualche verso, disperatamente


Dispiaciuta e disillusa frugo sperando,
probabilmente invano, tra le poche righe
di racconti ed opinioni che van divagando,
alla vana ricerca di qualche rima baciata,
di una terzina, un sonetto, una poesia sgraziata.
Una nebbia densa sale dal foglio in abbandono
e copre pensieri importanti ed idee insensate,
errori , punti giusti e virgole che chiedono perdono,
riflessioni profonde e storie di parole sprecate.
Una nebbia d'oblio per scrittori e poeti perduti
nelle file scomposte di guerrieri lasciati
a combattere guerre mai vinte e dichiarate.
Dove siete poesie con le anime e i cuori
che più non san far rime con tutti quegli amori
lasciati a languire tra lacrime e tramonti
di soli che a morire non sono ancora pronti?
Datemi una risposta,
adesso, immantinente
a tutto son disposta
apritemi la mente!


Marisa Cappelleti





lunedì 12 settembre 2016

Vecchia poesia

Vecchia poesia per una vecchia storia che non sa invecchiare e non invecchierà mai.

Non so, non sai



Ricordavo solo il tuo nome e forse tu il mio

non era stato niente, nemmeno un bell'addio.

Abbandonato là dove ti eri rifugiato

dopo che la ragione ti aveva rifiutato
.
Quale ragione poi non lo saprei spiegare

perché a vent'anni sai non è facile capire

non sai ben distinguere che cosa è giusto fare.

Che ne sapevi di me, di quello a cui aspiravo,

che ne sapevo io di te che certo non amavo.

Eppure il non conoscerci ci ha unito per la vita,

lontani questo sì, ma non è mai passata

la nostalgia di noi, di quello che eravamo,

la nostalgia reale di quello che ora siamo.

Che ne sappiamo noi di come finirà

anche se siamo certi che niente cambierà

perchè quello che so di te e quello che tu sai

fa parte di noi due ora e non lo scorderò ,

tu mai lo scorderai.




Marisa Cappelletti






domenica 11 settembre 2016

11 settembre 2001



Sono passati 15 anni, ma l'orrore è immutato.
A partire dalle 8.45 del mattino dell'11 settembre 2001 due aerei di linea, uno dell’American Airlines e un altro della United Airlines, dirottati da terroristi di Al Qaeda, si schiantarono a 16 minuti di distanza contro le Torri Gemelle. Poi ci fu l'attacco al Pentagono e quell'aereo dirottato poi abbattuto in volo.
Fu l’inizio del giorno più drammatico della storia moderna degli Stati Uniti. 
Quel giorno ha cambiato il mondo, ha dato inizio ad un sanguinoso ed assurdo attacco all'Occidente democratico da parte di Al Qaeda prima e dell'Isis in seguito. Terroristi senza credo e senza Dio, anche se loro dicono di rispondere ai dettami dell'Islam.
Ha tolto, ci ha tolto la certezza di essere inattaccabili, ci ha resi vulnerabili, ma non ha intaccato la nostra libertà, le nostre democrazie, il nostro credo.
Il mio pensiero va alle oltre 3000 vittime tra civili, Vigili del Fuoco, Forze dell'Ordine  e soccorritori, alle madri ai padri ed ai figli che là hanno perso i loro cari e che non dimenticheranno questo giorno.
Il mio pensiero va alle vittime innocenti del delirio inaccettabile che ci coinvolge tutti in questi anni terribili.
Il mio pensiero va a chi si oppose e si oppone alla pazzia del terrorismo, qualsiasi sia il suo dogma, e che per questo ha perso la vita in nome della libertà di pensiero, di religione, di diritto di vivere.


Marisa Cappelletti





1981

Ciao Papa'

Erano sempre stati l'uno per l'altra, per tutta una vita segnata dalla guerra, dalla povertà, dall'amore assoluto.
Quando finalmente le cose avevano iniziato a procedere su binari sicuri, lui si era ammalato. 
Uno di quei mali cattivi, uno di quelli che non perdonano.
Lei, quando glielo avevano dovuto dire, si era rifiutata di crederci. 
No, lui no, a lui non doveva e non poteva succedere.
Era stata costretta ad accettare la realtà. 
Poi era peggiorato, tutto faceva presagire una tragedia imminente.
Lui dal loro letto che lo accoglieva da mesi la tranquillizzava, lei tenendogli la mano gli sorrideva.
Poi una livida mattina di dicembre , mentre lei in cucina si versava un caffè lui la chiamò con la voce divenuta rauca e flebile:
 -Vieni, aiutami ad alzarmi, non voglio affrontarla da perdente, voglio farle vedere che ho combattuto e so ancora combattere-
Lei sorresse senza fatica quelle poche decine di chili che erano il suo uomo, lui si alzò dritto come un soldato, la guardò con rimpianto, poi chiuse gli occhi afflosciandosi. 
E se ne andò.


Marisa Cappelletti



venerdì 9 settembre 2016

Ci sono giorni



Ci sono giorni in cui all'improvviso ti trovi circondato da situazioni che ti soffocano, ti impediscono di respirare e di vedere aldilà del buio che si è formato intorno.


Nebbia

Lungo strade sconnesse
e contorni sbiaditi di situazioni impossibili
tu sei la nebbia.


Marisa Cappelletti



Continuano i miei se

Forse, se, siamo tutti grandi contenitori zeppi, anche chi all'apparenza puo' sembrare la persona piu' sicura di questo mondo,  di dubbi, di incertezze e di rimpianti .
E piu' gli anni passano piu' i se crescono e non ci fanno bene!
Questa poesia segue quella scritta qualche giorno fa. E chiude il cerchio dei se.
E se…

E se si potesse tornare
per riempire i vuoti lasciati
e provare ancora a volare
tra le nubi di sogni scordati.
E se sulle ali del vento
un gabbiano mi sapesse mostrare
un pesce che con scaglie d'argento
mi sorride e m'invita a nuotare
nelle acque tranquille di vita
che non ho saputo trovare.
E se il tempo potesse tornare
là dove non eravamo
per portarci attraverso il mare
sulla spiaggia della gioventu'
ed illudermi di poter rimanere
in quei sogni che non ci son piu'.
E se io potessi cambiare tanti errori
e tante sconfitte forse potrei riprovare
un'altra esistenza serena e, chissà,
altri giorni senza la pena di inutili ed interminabili se.


Marisa Cappelletti


giovedì 8 settembre 2016

Per chi mi riempie la vita


Senza bisogno di spiegazioni. 
Nel blu


Immersa nel blu
cosi' ero allora.
Nuotavo nel tempo
senza mete né appigli
ignara e infelice
di tutto e di niente.
Il tempo ha sbiadito
tutti quanti i colori
la camicia azzurra
é un dolce ricordo.
I suoi echi lontani
mi parlano ancora.
Immersa nel blu
cosi' come allora
riesco a volare
le ali spiegate
in odierne certezze .
Il blu dei tuoi occhi
accompagna il mio viaggio.

Marisa Cappelletti



Nel blu dipinto di blu  (Volare)
Domenico Modugno 
1958



Concorsi letterari

A Settembre si puo' ricominciare a scrivere e sperare.
Non tutti i concorsi sono trasparenti, non tutti i concorsi premiano i piu' meritevoli e questo deve essere chiaro, ma l'emozione di essere tra i finalisti di un concorso letterario, qualsiasi esso sia, é sempre grande che sia la prima o l'ennesima volta per chi partecipa.
Ce ne sono tantissimi, per ogni tipo di scrittura e scrittore, ma per ora io ne ho scelti solo tre.
Potrebbero interessarvi.

Concorso e Premio Letterario d'arte e Cultura Giuseppe Gioachino Belli
XXVIII Edizione
Scadenza iscrizione: 26 Settembre 2016

In Cerca della Quarta Perla
Quarta Edizione
Scadenza iscrizione: 30 Settembre 2016


Concorso Nazionale di poesia "Fiori d'Inverno"
2016XII Edizione
Scadenza iscrizione: 08 Ottobre 2016


Buona ispirazione e buona fortuna!


Marisa Cappelletti






mercoledì 7 settembre 2016

Nella solitudine dell'alba

Pensieri, dubbi, speranze e ricordi


Ricordando

Ricordi? Tanti, troppi, piacevoli, felici e brutti. A volte vorrei cancellarne alcuni, sperare di non ricordare. Ma é la vita, é proprio dell'essere umano conservare tutti i ricordi fino a che sarà in grado di sceglierli.
Ricordo l'asilo ed il mio compagno d'infanzia che mi deluse scegliendo un'altra bambina per la fila a due. L'umiliazione dei vestiti non miei, di seconda e terza mano, l'essere seconda a scuola perché la prima della classe era ricca ed invitava la maestra a pranzo ed in vacanza in villa, salvo poi invitare me a casa sua perchè l'aiutassi nei compiti. La professoressa di lettere delle medie che pretendeva di piu' da me perché mi veniva facile studiare. La gioia della Maturità con i voti piu' alti della scuola. E poi quell'amore non capito ed abbandonato, gli anni della malattia di mio padre e poi di mio marito, la fatica e la gioia di crescere mia figlia, il lavoro, le soddisfazioni, le delusioni, le perdite , le canzoni che cantavo e la vita che scorreva. L'amicizia di mia figlia, la presenza degli amici, la paura del domani, gli attimi di felicità mentre corro in auto cantando a squarciagola nonostante l'età, l'amore dei miei cani e poi alla fine, quando non ci credevo piu', una scoperta di vita che mi rende felice e mi illumina i ricordi.


Marisa Cappelletti




martedì 6 settembre 2016

L'immaginario


E se...


Se il giorno non avesse le ore
se l'anno si scordasse i mesi
se il ricordo scappasse lontano
se le parole fossero inutili orpelli
se i pensieri scorressero veloci
come film senza inizio né fine
se gli abbracci fossero necessari
come acqua che placa la sete
se la notte non donasse riposo
ma la pace di un silenzio blu...
E se tu non riuscissi a sorridermi
tutto l'immaginario morirebbe con me.


Marisa Cappelletti



lunedì 5 settembre 2016

5 settembre 1946

Settant'anni fa a Zanzibar nasceva Farrokh Bulsara meglio conosciuto in tutto il mondo come Freddy Mercury, l'ultimo insostituibile re del rock. 





The show must go on
Queen  1991




domenica 4 settembre 2016

Fantascienza


Non amo particolarmente la fantascienza, meno ancora il fantasy, ma chi ha scritto l'incipit di questo racconto mi ha stimolato la fantasia e cosi' ho proseguito:

L'altro mondo

Avevano attraversato un buco nero, quella regione dello spaziotempo a cui nulla puo' sfuggire, nemmeno la luce!
Avevano trovato non un pianeta invisibile ma un insieme di pianeti! Quelli che gli scienziati ipotizzavano nascosti all'interno della massa densa del buco nero. Piu'o meno.
Cosi' penso' Jeff, che non era un astrofisico ma solamente un ingegnere-astronauta, quando fu in grado di pensare in modo razionale.
Thomas guardava oltre i grandi oblo' della navetta la superficie sconosciuta che si stava avvicinando velocemente e pareva calmo. Leo se ne stava legato alla sua poltrona immobile, gli occhi strizzati, le mani aggrappate ai braccioli pieni di strumenti e pulsanti, incapace di reagire alla crisi di panico che l'aveva assalito.
La' fuori l'atmosfera assunse un color salmone acceso, striato da leggere pennellate azzurre, come se il sole stesse tramontando su un mondo pacifico ed amico.

La navicella guidata dai comandi automatici atterro' dolcemente su una superficie soffice e verde, verde come il piu' bel prato di primavera.

Vale veramente la pena di leggere l'incipit che viene prima del mio contributo ed il resto del racconto che é bellissimo e manca ancora della parte finale. 
Lo trovate qui:

http://it.20lines.com/write/368042/l-altro-mondo/446853#c


Marisa Cappelletti




Buona domenica

Sembra che l'estate abbia deciso di stabilirsi definitivamente in Italia! Speriamo ci ripensi: noi abbiamo abitudini radicate come l'autunno rosso e giallo nei parchi e la neve a Natale, l'esplosione dei fiori a primavera ed i week-end di inizio e fine estate. Ci piace l'estate certo, ma ridateci le vecchie stagioni per favore!

Estate
Lorenzo Cherubini Jovanotti


Marisa Cappelletti







sabato 3 settembre 2016

Racconto del sabato

Tutto puo' succedere in un grande Supermarket, ma proprio tutto!



L'amore ai tempi del blocco delle pensioni


Due pensionati, liberi dunque da impegni lavorativi ma anche sentimentali perché quando si arriva a quell’età il cuore prova affetto, tanto affetto per i compagni di vita ma l’amore, quello che fa perdere l’appetito e la testa chi se lo ricorda piu’, si incontrarono nell’enorme Supermercato di una altrettanto enorme metropoli.
Mentre facevano i conti per non superare il budget giornaliero che la misera pensione bloccata ormai da decenni loro concedeva, decisero tutti e due, a volte si dice il destino, di concedersi il lusso di due budini alla vaniglia.
Erano in offerta. Le mani si sfiorarono, gli sguardi si incrociarono e paff! Qualche cosa di dimenticato scoppio’ li’ tra yogourt al bifidus e creme vegetali ai frutti di bosco.
Si parlarono quasi con timidezza, commentarono il caro-vita ed il solito governo ladro, insomma instaurarono una sorta di amicizia da super.
Il tempo passava ed i due cominciavano a pensarsi un po’ troppo. Lei andava piu’ spesso da Nuty (che stava per Nunziata) Hair&Beauty a farsi la tinta, lui cambiava tutti giorni la camicia.
Dei pensieri non proprio da pensionati avevano iniziato a gironzolare nelle due teste quasi in contemporanea e non si ricordavano nemmeno piu’ di scegliere le offerte speciali.
I rispettivi coniugi, lungi dal sospettare una tresca amorosa, continuavano la loro monotona vita ignari e contenti. Beh, contenti della pensione che finiva prima del tempo per le spese pazze dei due proprio no, ma diciamo abbastanza tranquilli anche se un giorno lui era rincasato con una camicia rosa per “l’uomo che non deve chiedere mai” e lei con una confezione gigante di Somatoline Sette Notti scontata del 50%.
Certo a quel punto avrebbero dovuto subodorare qualche cosa, farsi delle domande, chiedersi il perché di incauti acquisti!
Ma niente, i rispettivi coniugi avevano continuato la loro vita da coniugi che ignorano.
E cosi’, neanche tanto piano piano, i due si erano innamorati perdutamente.
Si incontravano ogni mattina al Super e li' tra insalata e pomodori si prendevano di nascosto per mano, tra prosciutti e mortadelle si parlavano d'amore, dietro lo scaffale dei vini doc del Piemonte ma anche del Veneto si rubavano baci a vicenda.
Al banco del pane fingevano di non conoscersi a quello dei giornali si passavano bigliettini nascosti tra le pagine di Novella 2000.
Ma al reparto gelati e surgelati ah li' davano il meglio di se': con la scusa del freddo si stringevano forte sotto lo sguardo benevolo della pubblicità del Magnum al pistacchio e lui allungava persino le mani sotto il golfino di lei. Tanto le patate al rosmarino non avrebbero mai fatto la spia!
“Amanti clandestini ritrovati nel grande freezer del mega-super. I due erano congelati e cosi' avvinti che nemmeno scongelandoli si é riusciti a separarli.”
Cosi’ titolava a caratteri extra large e grassetto quella infausta mattina Il Corriere del Pomeriggio Inoltrato. Che, visto che usciva il mattino presto, nessuno aveva mai capito il senso del nome.
Li avevano trovati una sera tardi alcuni addetti mentre facevano l’inventario dei quarti di manzo nato in Danimarca allevato in Polonia e macellato in Grecia.
A casa i rispettivi coniugi intanto erano stati rinvenuti riversi sui tavoli da cucina, morti di fame e di sete aspettando invano la spesa mai pervenuta.
“Ma” continuava il Giornale del P ecc. “per la prima volta nella storia dell'uomo la crioconservazione è risultata efficace. I due si sono risvegliati freschi come le rose offerte al 30% di sconto nel reparto piante da appartamento e fiori da terrazzini, hanno sorriso beatamente ai panettieri che li avevano posizionati il piu' vicino possibile ai forni mentre dentro cuocevano le pizze alle cipolle, lei ha storto il naso per l'odore non proprio gradevole, lui ho rubacchiato un pezzo di focaccia ligure al formaggio e tutti e due se ne sono andati abbracciati e felici tra i battimani dei dipendenti del Super. Alla cassa hanno fatto un bello sconto e regalato 10 bollini per le pentole antiaderenti a tutti e due.”
Quando si dice il lieto fine!
Ah l'amore senza età!


Marisa Cappelletti