sabato 30 giugno 2018

Di sabato, in un momento di nostalgia, dolce nostalgia


Senza titolo, perchè non serve


Ho aspettato una vita intera quell'uno.
Ed alla fine del tempo forse è con me.

Sono partita per luoghi lontani, ho conosciuto
cieli diversi, pensieri stranieri.

Ho cavalcato onde di altri destini,
riposato su spiagge perdute, ho amato il ritorno.

Ho pianto decisioni sbagliate,
gioito per il vento che soffia ancora su noi.

Mi sono trasformata in chi non ero mai stata,
è divenuto il ritorno sui propri passi.

So che ci sarà ancora, ancora e solo per me.  
Ed io saro' per lui, quell'una solo per lui.


Marisa Cappelletti


Celeste nostalgia
Riccardo Cocciante







venerdì 29 giugno 2018

Che cosa resta?

Oppure che cosa resterà,
tutto dipende dalla vostra età!



Bilanci

Che cosa resta?


Rimane sempre un filo di seta di sottile speranza,
un giorno da vivere ancora.
Restano i ricordi, le delusioni, le ribellioni antiche,
le mille mosse sbagliate.

I conti in rosso, le promesse mancate, i propositi sfumati,
le ferite mai guarite.
I sorrisi e le carezze lasciate, tutte le lacrime versate,
le paure superate.

Il futuro sconosciuto, la voglia di cambiare lasciare fuggire,
resta l'anima anche se pensi d'averla perduta, uccisa,
buttata o mai avuta.
Rimane il cuore malato, spompato, sprecato,
regalato e rifiutato.

Un cuore che ancora batte si affanna ama e combatte.
Ti resta tutto: costruito e distrutto voluto o capitato.
sentito ed odiato.

E fino all'ultimo respiro, all'ultimo strenuo pensiero,
sarai li' con tutto quello che ancora c'è di accettabile
possibile ed incredibile.
Non sarà mai finita perchè quel che resta, che ti resta,
è soltanto la vita.


Marisa Cappelletti





sabato 23 giugno 2018

Shopping!!!

Via Della Spiga

Parliamo di una delle attività che piu' piace alle donne (ma ormai anche gli uomini fanno la loro parte):
fare shopping.
Eh si', non c'è distinzione di ceto, età, cultura o cittadinanza, noi ragazze di ogni età amiamo andare nelle vie della moda, guardare le vetrine, entrare nei negozi, toccare, provare ed a volte comprare.
E' noto a tutto il mondo che Milano è la capitale del fashion, delle firme piu' importanti dei negozi migliori e, lasciatemi aggiungere, anche del buon gusto e della sobrietà in genere. 


Scavia Via Della Spiga

Anche se alcune gioiellieri ( ad esempio Scavia in Via della Spiga ha gioielli magnifici che veramente in pochi si possono permettere) mettono in mostra anelli, collier, spille e bracciali degni di regine e principesse, una signora milanese non avrà mai al dito piu' di due anelli magari preziosissimi, ma non appariscenti. 


Dolce&Gabbana Via Della Spiga

Anche se alcune delle firme piu' note dell'abbigliamento (sempre Via della Spiga) Dolce&Gabbana, per citarne una, ha vetrine lungo mezza via ed a volte espone abiti adatti soltanto a top model che si possono permettere qualsiasi cosa, mentre tutto il resto delle meno fortunate, piu' o meno la maggioranza delle donne, non potrà anche volendolo strenuamente, mai uscire cosi' abbigliata), una milanese non eccederà mai in colori sgargianti, lunghezze strane o modelli eccentrici, mai e poi mai! Jeans e camicia bianca, scarpe basse, borsa in tinta; oppure abito semplice, non troppo stretto, mai troppo scollato nè troppo colorato.


Salvatore Ferragamo Via Montenapoleone

Anche se le scarpe, e le scarpe italiane sono le migliori, con buona pace dei vari Jimmy Choo di moda e di passaggio, nelle vetrine importanti hanno tacchi impossibili ed impensabili, decorazioni preziosissime e prezzi stratosferici, noi ragazze di Milano avremo sempre con i jeans sopra citati sneakers di Hoogan o Tod's, scarpe eleganti di Ferragamo, sandali da sera di Casadei o Fratelli Rossetti.


Gucci Via Montenapoleone

Anche se Dior di Montenapoleone e Gucci della stessa via ultimamente mettono in evidenza borse con scritte, applicazioni di fiori, catene e chi piu' ne ha piu' ne metta, le milanesi avranno borse sportive di Tod's e Bottega Veneta, eleganti piccole borse di Gucci magari vintage e clutches preziose di Fendi e Ferragamo.


Fay Via Montenapoleone

L'inverno nonostante le pellicce principesche di alcune firme del settore, a Milano si porteranno soltanto piumini Fay, Aspesi e Moncler.
Foulard, che pare sia tornato di moda, di Gucci e Ferragamo.
Corso Vercelli

Ma io dove vado? Io preferisco Corso Vercelli, non proprio Centro, ma tra Piazza Piemonte e Piazzale Baracca, inizio Corso Magenta. Dunque di prestigio. 


 Tony CorsoVercelli

C'é il mio parrucchiere di fiducia: Tony. Da lui mi sento a casa, le mie scarpe preferite di Guja, DEV (Della Valle, ca va sans dire) con Fay, Hogan e Tod's,  Twin Set per abiti sempre di classe, ma anche Coin, Gallo per calze maschili davvero belle, La Perla per intimo raffinato. La Feltrinelli per fermarsi a sfogliare gli ultimi libri usciti e poi tanti altri, anche in Via Belfiore dove si trova un bel negozio di abbigliamento a prezzi bassissimi, un altro per teen agers sempre pieno zeppo, poi  sempre in Corso Vercelli un piccolo ristorante per pranzi veloci nascosto in un vecchio cortile ed una minuscola gelateria artigianale in Via Cherubini che fa il miglior gelato allla Cheese Cake che abbia mai mangiato. Ho dimenticato Rolex e Montblanc perchè da Rolex non entro e da Montblanc solo per piccolissime cose.


Matia's Corso Vercelli

Oggi sono passata da Tony per una piega perfetta e da Svetlana che è una estetista anche lei perfetta, ho pranzato nel mio ristorantino bevendo una birra rossa cruda che solo lui ha, italiana e buonissima, un gelato alla cannella una tuta in maglina di cotone per mia figlia, un'occhiata a Matia' s outlet di abbigliamento molto conveniente, con grande assortimento di ottima qualità e già con sconti del 30%, ma non ho comprato nulla perchè  aspetto i saldi di fine luglio al 50% perchè quel bel paio di calzoni di Aspesi....


Marisa Cappelletti


venerdì 22 giugno 2018

Addio

E' morta all'età di 46 anni Koko la gorilla "intelligente"
Ne ha dato l'annuncio via Twitter la Gorilla Foundation:

The Gorilla Foundation is sad to announce the passing of our beloved Koko | http://koko.org  http://www.koko.org/node/2257 

Le origini


Ripubblico una breve storia  che ho corretto ultimamente e che a me piace molto.
Sono le origini del nostro Mondo e delle passioni.

Gli elementi della passione

In un mondo appena nato dalla morte recente di una stella senza piu' voglia di brillare, Fuoco se ne stava nascosto nel cuore di quel grumo ancora fumante ed inconsapevole di essere divenuto una probabile fonte di vita, pago di aver illuminato per un tempo immemorabile la notte dell'Universo.

Acqua scorreva con grande fatica su rocce calde e poco disposte a lasciar passare un simile elemento fresco e dolce, ed in quanto tale sconosciuto, in un posto cosi' avaro ed aspro.

Vento soffiava con rabbia sulla polvere rossa della crosta formatasi di recente, quasi a testimoniare una sorta di lenta guarigione dalla furia di Fuoco.

I giorni passavano e la crosta si consolidava, assumeva forme sinuose. Mentre Acqua, a volte, riusciva a riposare in qualche avvallamento formatosi tra la polvere. Vento, ormai esausto, non era piu' rabbioso, ma aveva assunto una certa quale dolcezza che rinfrescava la desolazione.

Tempo aveva iniziato a scorrere impaziente.

Un mattino uguale a tutti gli altri la crosta si risveglio' cambiata: era divenuta Terra.
Acqua in alcuni punti subi' una metamorfosi blu e si ritrovo' Mare e, sotto i raggi caldi di una stella che schiariva l'orizzonte di Terra, evaporo'.
Cielo, che c'era sempre stato, se ne ebbe a male ed inizio' a protestare con violenza. Tutto all'improvviso precipito' e cosi' Pioggia cadde con mille gocce d'argento su Terra e su Mare, che l'accolsero con gratitudine.
Solo Fuoco rimase nascosto, subdolo ed incandescente nel centro del grumo che si stava evolvendo.

Terra, in una notte silenziosa e tiepida, avverti' nel profondo un movimento, un palpito. Le sue sorelle rimaste a splendere lassu' la osservarono preoccupate, un sussurro lontano la fece tremare, Mare all'improvviso si alzo', Vento trasporto' da un altrove sconosciuto un brontolio sordo, Aria divenne bollente.

Tempo si fermo'.

E all’improvviso Fuoco, liberatosi dall'inerzia che lo incatenava, emerse maestoso e potente da una delle cime formatesi su Terra.
Fu un attimo:  un fiume di rossa lava la investi',  travolgendola in un abbraccio ardente ed assoluto che le tolse ogni capacità di percezione trasformandola, lei ancora vergine di flora e di fauna, non ancora madre dell'umanità, in un piccolo mondo intatto completamente in balia della passione impossibile a spegnersi di Fuoco.

Si lascio' invadere, possedere, bruciare dal magma che le serpeggiava addosso; e piu' Fuoco ruggiva piu' Terra si sottometteva, piu' bruciava piu' lei gli donava parte di sé.
Finalmente Fuoco, cosi' com'era divampato, si quieto', all'improvviso, come pago di vedere Terra distrutta dal suo abbraccio mortale.

L'aveva provocata, illusa, invasa e posseduta, si era imposto con la forza sulla sua innocenza, l'aveva costretta con la prepotenza ad accettarlo, amarlo, volerlo, l'aveva annientata.
Ora, come un re che dopo la vittoria riportata su un nemico imbelle si abbandona soddisfatto sul proprio talamo, si stava mollemente lasciando scivolare in Mare.

Acqua lo accolse con indignazione, sfrigolando al suo impatto, urlando tutta la sua compassione per l'ingenua giovane Terra.
Vento soffio' fresco sulle ferite fumanti provocate dalla violenza di Fuoco, Pioggia pianse tutte le sue lacrime per dare sollievo e mischiarle a quelle amare di Terra.

Tempo aspetto'.

Terra lo aspetto'.
Mare copri' la lava fredda e nera lasciata da Fuoco, cosi' che lei non potesse piu' vedere la parte impietrita di sé che lui aveva lasciato quando, cosi' com'era arrivato, improvvisamente se n'era andato.

Tempo lentamente passo'.

Le ferite guarirono, Terra riprese la sua evoluzione, fino a coprirsi di uno splendido manto verde, accogliendo su di sé animali ed uomini e con questi ultimi tutto il bene ed il male che Destino aveva loro riservato.

Ma Fuoco a volte torno'. Senza preavviso e senza rispetto e Terra lo accolse sempre, stregata ed affascinata, vittima e carnefice di sé stessa.
Terra era Madre amorevole e severa come tutte le madri, anche se consapevolmente sapeva che i suoi figli, come tutti i figli, l'avrebbero sfruttata e forse distrutta.


Terra era la Vita  ma, al centro del suo essere, conservava ancora una fiamma ardente, un amore sconsiderato e trascinante per Fuoco che le bruciava dentro, l'eterno amante che la faceva vivere.


Marisa Cappelletti




lunedì 18 giugno 2018

Lettera per le vacanze


A volte non ci sono vacanze, a volte si resta soli con l'estate che quasi ci uccide. A volte l'estate segna un addio. O quasi.


Carissimo R,
Mi sento triste, come se questa tua partenza fosse per un posto lontano, come fosse quasi un addio.
So, sai che non potrà mai esserlo, ma la sensazione è quella. Non mi piacciono l'estate, il caldo, le vacanze che non faro' e tu con il cuore e la mente altrove.
Quando ero giovane e stupida la partenza dal mare mi strappava il cuore e anche se alla stazione d’arrivo  c'era qualcun'altro ad aspettare, a me non importava proprio nulla, il mio cuore era rimasto là con te, con te che credevo quasi indifferente.
Ora mi sento come allora. Saro' ridiventata stupida?
Per favore portami sulla spiaggia con te prendiamo il sole e poi facciamo il bagno là dove non c'è nessuno cosi' potro' baciarti e potremo giocare nell'acqua, forse fare quasi l'amore forse carezzarci un po'. Poi dormi con me. Ho quella camiciola di seta rosa, fa caldo, ma tu abbracciami ugualmente ed addormentiamoci cosi'. Ti svegliero' baciandoti piano, mi sveglierai stringendomi a te.
Poi tienimi tutto il giorno vicina, con i miei sorrisi e le tue dolcezze, i pensieri comuni e gli stessi desideri. E fai passare presto quest'altra estate e appena tornato non andare ancora via.
Illudimi come sempre che un giorno o l'altro saremo io e te e sarà una magnifica unica estate.
Ti amo, non dimenticarlo e non dimenticarmi. Continua ad amarmi.
Io vivro' per te.
Tua  S.

Raphael Gualazzi
L'estate di John Waine


Marisa Cappelletti



domenica 17 giugno 2018

Mondiali di calcio 2018


Credevate che una signora agée non si interessasse di calcio?
Sbagliato!
Certo, non c'è l'Italia e l'entusiasmo è moderato, ma il calcio é sempre lo sport piu' seguito nel mio Paese, ed io non sono l'eccezione.
Si è partiti con Russia Arabia Saudita. Vorrei stendere un velo su tutti quei gol russi. Credo che qualunque squadra avrebbe battuto i Sauditi, con tutto il rispetto per i calciatori e l'allenatore. Dunque bel regalo per la nazione ospitante.
Tutta un'altra storia con Spagna Portogallo. Che partita! Bella ed emozionante dall'inizio alla fine. Ronaldo poi è un discorso a parte: lui si' è il vero Fenomeno del calcio: concentratissimo, straordinario, strepitoso! Il terzo gol di Cristiano Ronaldo su punizione per un'ingenuità di Piquet è stato un capolavoro su cui nessuno, pur trattandosi di Ronaldo, avrebbe mai scommesso. A fine partita l'adrenalina di CR7 era a livelli talmente alti che lo sguardo faceva paura! Bravo bravo, bravissimo. 
Meno bravo Lionel Messi, anzi quasi pessimo. E come se la prestazione mediocre non fosse bastata, ha sbagliato anche un rigore! Gli Islandesi sono ragazzoni che durante l'anno non fanno solo i calciatori miliardari come tutti gli altri, ma si guadagnano la pagnotta con lavori "seri". L'intuitivo, prontissimo e bravo portiere dell'Islanda di solito è un documentarista di un certo valore.
Non potrei mai non tifare Islanda!
Ed oggi Germania Messico e alle 20 ora italiana Brasile Svizzera.
Non so perchè ma la mia impressione è che anche queste due partite saranno dei gran regali per i campioni del mondo ed i Brasiliani.
O forse no. Gli outsider sono sempre li', in agguato.



Marisa Cappelletti



On dance


Stasera chiusura della settimana dedicata alla danza. Sono stati giorni indimenticabili!

Dalle ore 20 all'Arco della Pace Flash mob con Roberto Bolle, poi dj set e si balla! Infine fuochi d'artificio.

A volte rimpiango di non avere vent'anni!


Marisa Cappelletti





sabato 16 giugno 2018

Storia di Streghe e di Maghi

Vecchia favola per grandicelli che mi sono divertita a scrivere tempo fa.

STORIA DI STREGHE E DI MAGHI

Era una notte non molto buia e Carletto il Gufetto stava bubolando a tutto spiano, tentando di renderla almeno tempestosa. L’intento era quello di aiutare Adalgisa la Strega Indecisa a creare l’atmosfera ideale per un piccolo sabba molto privato.

Non è che Adalgisa fosse una strega malvagia, no no, lei era buona e quasi tranquilla, una di quelle che esercitano non tanto frequentemente le arti magiche, solo quando si rende strettamente necessario, e rigorosamente con magia bianca.

Dunque la nostra Strega aveva preparato quasi tutto per l’incantesimo e stava aspettando la sua vittima. Beh, proprio vittima no, perché il soggetto in questione era un bel signore di una certa età, conosciuto in una chat per single sulle strade infide, anche per una fattucchiera, di Internet.
Eh si’, la tecnologia aveva stregato anche le incantatrici di professione!

Avevano scambiato mail e telefonate ed ora, dopo giorni e giorni, forse anni, passati senza che lei esercitasse magie, ora si ritrovavano innamorati persi. Che per una strega è il colmo!
La vittima consenziente finalmente aveva accettato un incontro ed Adalgisa, il cuore stregato, aveva organizzato tutto.

La casa, solo all’apparenza appartamento elegante, si era trasformata in un luogo di perdizione (si’ lo so, è un’espressione vecchiotta, ma rende l’idea) con tutto l’occorrente per sedurre e coinvolgere chi voleva essere sedotto e coinvolto.
Cuscini purpurei e oro di morbida seta, candele al profumo di gelsomino, luci soffuse e rosate, sofà di velluto, musica di violini e lei, splendente ragazza, nonostante la manciata di secoli che aveva sulle belle spalle e che iniziava a pesarle inesorabilmente.

Aveva preparato una pozione per tutti e due: occhi verdi di leopardo e blu di lupo del Polo Nord, lavanda, camomilla per smorzare un po’ l’effetto travolgente, frutti della passione in abbondanza, polvere di rubini, fuoco e vento.
Insomma ce l’aveva messa tutta.
Carletto il Gufetto aveva smesso di bubolare e svolazzava eccitato da un dolcetto alle mandorle ad uno al cioccolato.
La vittima era golosa!

Risuonarono due accordi di chitarra rock: era arrivato! Adalgisa la strega indecisa chiese allo specchio chi fosse la piu’ bella del reame. Lo specchio, come al solito stronzo, rispose:
-Chi vuoi che sia se ci sei solo tu?-

Ignoratolo, si aggiusto’ il mantello di velluto nero e spruzzo’ le ultime gocce di Opium (anche le streghe hanno le loro debolezze), poi apri’ la porta.

La strinse in un abbraccio mozzafiato e la bacio’ come nemmeno Giacomo (Casanova) che aveva a suo tempo frequentato, sarebbe stato in grado di fare indi, palpeggiandola attraverso il mantello, sorridendo le sussurro’ –Finalmente amore mio!-

Ma siamo sicuri che a questo uomo diversamente giovane serva la pozione magica?

Ormai la ragazza che c’era in lei era divenuta incontenibile e allora Adalgisa, la strega tutto fuorché indecisa, si butto’ sull’enorme divano di velluto bordeaux aprendo il mantello nero che rivelo’ un perfetto corpo ventenne completamente nudo che aspettava solamente di essere accarezzato.

Improvvisamente, sollecitato dalla visione, il bell’uomo di una certa età si trasformo’ in quello che realmente era: Merlino Rosario il Mago Straordinario!


Adalgisa lancio’ un grido di sorpresa, di giubilo e di desiderio incontenibile nel vedere il...bel mago.
Si alzo’ dal divano e ancheggiando sfacciatamente offri’ a Merlino Rosario un antico bicchiere di cristallo ereditato dalla nonna Enrichetta la Strega Perfetta, colmo fino all’orlo della profumata pozione magica.
Tanto per essere sicura.

Ed infine, semi sdraiata ancora una volta sul morbido sofà, il mantello a terra come un tappeto di rose nere, lo attiro’ a sé preparandosi felice a sperimentare fino in fondo il significato di Straordinario.

Carletto il Gufetto, sorpreso e scandalizzato , si copri’ gli occhioni ed il capino con una tenera ala e si addormento’.



 Marisa Cappelletti







venerdì 15 giugno 2018

La milonga in Galleria


Ieri sera all'Ottagono cioè il centro della galleria che da Corso Vittorio Emanuele conduce in Piazza della Scala, nell'ambito di On Dance c'è stata una "maratona" di tango con l'arrivo non previsto, verso mezzanotte, di Roberto Bolle e Nicoletta Manni che hanno ballato un sensualissimo e perfetto tango!
Non ho potuto andarci e lo rimpiangero' per tanto tempo ancora!




Marisa Cappelletti



mercoledì 13 giugno 2018

Finale di una poesia lasciata in sospeso


Non mi piaceva la conclusione, mancava qualche cosa, forse il pensiero di chi aveva ispirato alcune strofe, forse un piccolo spiraglio di assurda speranza, non so dire, ma era incompleta. Ho aggiunto  dei pensieri suggeriti, una risposta dolce alla mia certezza assoluta. E chissà forse non è ancora finita. La poesia. 


Forse

Finirà. Certo che finirà, noi lo sappiamo. 
Forse un respiro resterà nell’aria, ma finirà. 
Una mattina come tante mi svegliero’, ti sveglierai 
e là fuori il silenzio griderà un grido di sangue, 
il gelo stringerà il cuore che non vorrà pulsare, 
il velo del dolore accecherà gli occhi asciutti di lacrime. 

Finirà, noi lo sappiamo, niente fu piu’ certo della fine. 
Quel che è stato non sarà, il niente diverrà re, 
il mio corpo, il tuo, svaniranno come istanti mai vissuti. 
Tu lo sai vero che finirà? Ci ritroveremo? Ci perderemo? 

Forse i ricordi si intrecceranno in una spirale di fumo 
effimera come effimeri furono i sogni terreni, 
forse sulle bocche di chi non saprà riconoscere l’altro 
i nostri nomi affioreranno come tristi ricordi sbiaditi, 
fino a che sarà il silenzio assoluto del tempo. 

Forse finirà per sempre o no, ma finirà. noi lo sappiamo. 
Tu pensi che esista qualche soglia al di là dell’universo 
che varcheremo insieme ritrovando le mani slegate, 
i sogni sognati, le terre che non abbiamo mai calpestato.

Dici non cosi’, non potranno esserci confini a costringerci. 
Come un fanciullo rifiuta la fine della favola, tu respingi 
l’ineluttabile destino, il futuro che non potrà essere. 
Ma finirà, amore mio, lo sappiamo bene e saremo perduti. 
Niente fu piu’ certo della fine.


Marisa Cappelletti



giovedì 7 giugno 2018

Poesia non proprio allegra, ma inevitabile

Lo so, forse non rallegrerà la serata, ma oggi l'ispirazione è questa. 
Forse domani saro' convinta dell'immortalità del corpo e dell'anima ed allora sarà tutta un'altra storia.  

Forse


Finirà. Certo che finirà, noi lo sappiamo.
Forse un respiro resterà nell’aria, ma finirà.
Una mattina come tante mi svegliero’, ti sveglierai
e là fuori  il silenzio griderà un grido di sangue,
il gelo stringerà il cuore che  non vorrà pulsare,
il velo del dolore accecherà gli occhi asciutti di lacrime.
Finirà, noi lo sappiamo, niente fu piu’ certo della fine.
Quel che è stato  non sarà,  il niente diverrà  re,
il mio corpo, il tuo, svaniranno  come istanti mai vissuti.
Tu lo sai vero che finirà? Ci ritroveremo? Ci perderemo?
Forse i ricordi si intrecceranno in una spirale di fumo
effimera come effimeri furono  i sogni  terreni,
forse sulle bocche di chi non saprà riconoscere l’altro
i nostri nomi affioreranno come tristi ricordi sbiaditi,
fino a che sarà il silenzio assoluto del tempo.
Forse finirà per sempre o no, ma finirà.  Noi lo sappiamo.



Marisa Cappelletti




Amicizia

Amici pochi, conoscenti tanti. 
Credo sia cosi' per tutti perché l'amicizia é un dono prezioso ma estremamente raro. Preferisco non avere amici piuttosto che avere vicino persone che ti criticano, non capiscono, non ci sono in quei momenti in cui una parola, magari una soltanto ma detta con il cuore, puo' fare la differenza.

Amici d'infanzia, di giochi, di stupori, di piccoli segreti, 
di grandi scoperte e perduti con gli anni.
Amici dell'adolescenza con cui hai condiviso le sigarette,
le figurine Panini, la passione calcistica, 
i primi bicchieri di vino ed anche le prime ragazze.
Amici di quella giovinezza fuggita via veloce con i sogni svaniti, 
gli ideali inseguiti e lasciati, l'università sempre rimpianta, 
la realtà che presenta il conto.
Amici di questa maturità che nulla più ti regala,
 di serate passate a parlare di tutto e di niente,
di giorni vuoti o troppo pieni, di piccole gioie e grandi dolori.
Nuovi od antichi, dimenticati o mai lasciati,
comunque, fortunatamente e sempre Amici.


Marisa Cappelletti





sabato 2 giugno 2018

Sotto un cielo di stelle lontane


 


Questa sera apparecchiero' il mio cuore ed il mio corpo per te.
Sotto una grande luna un po' beffarda ed un po' tenera, tra i gelsomini che profumano il vento caldo.
Siediti, ascolta una musica appassionata che viene da lontano nel luogo e nel tempo e serviti.
Per iniziare assaggia le piccole stelle di gioia che troverai nel profondo dei miei occhi, la profumata consapevolezza dei miei sentimenti avvolti in una crema piccante di desiderio ed attesa.
Prosegui con il cuore di cui puoi assaggiare piccoli pezzetti teneri e giovani, saporiti e palpitanti, morbidi ed emozionati, accompagnati da sorrisi croccanti e sospiri leggeri.
E se in bocca sentirai bollicine con un sapore fresco e fruttato di fragole e lamponi é la mia anima che era racchiusa da tempo immemore ma che, tornata libera, scorre frizzante e ti entra dentro per calmare la lunga sete sofferta in anni vuoti.
Ora guarda: c'è un lungo passionale dessert. Puoi assaggiare altri sapori dolci e salati come la mia pelle sotto i tuoi baci, sulla mia bocca che si unisce alla tua e si riempie di te.

...........................................................................
(il seguito è strettamente personale)

La musica termina con un crescendo di fiati e violini e tu mi sorridi felice della mia felicità e del cibo per il corpo e per l'anima che ti ho preparato. 

Ora, affamata,  vorrei cenare anch'io. Con tutto l'amore che ho.



Marisa Cappelletti




venerdì 1 giugno 2018

On Dance Milano

Il calendario è ancora in via di definizione, ma ecco alcune informazioni:

Ondance Castello Sforzesco
Opening Show
11 giugno

EVENTO GRATUITO
Informazioni circa l’accesso all’evento saranno indicate prossimamente.

OnDance-Teatro-Arcimboldi


Gala Roberto Bolle and Friends
dal 13 al 17 giugno

Cinque Gala esclusivi, cinque spettacoli imperdibili di quella formula, il “Roberto Bolle and Friends” che, rinnovandosi ogni anno, ha conquistato immense platee in tutta Italia e all’estero, portando alla danza entusiasmi e pubblici nuovi e sorprendenti.
In occasione di “OnDance – Accendiamo la danza” - la grande festa della danza che accenderà letteralmente la città di Milano dal 13 al 17 giugno - per rispondere ad una richiesta che sembra non esaurirsi mai, Roberto Bolle ha pensato a ben 5 spettacoli per i quali sta ancora studiando cast e programma inediti.
Come sempre, verranno coinvolti alcuni dei rappresentanti più importanti e affascinanti della danza internazionale per un susseguirsi di balletti classici e contemporanei che l’Étoile dei due Mondi non smette mai di mescolare in modo sorprendente, creando spettacoli in grado di conquistare non solo gli appassionati, ma anche coloro che si avvicinano per la prima volta a questo mondo.
Un’occasione unica di danza al suo massimo livello, inserita in una settimana di grandi eventi che celebrano quest’arte che tutti sa e vuole coinvolgere.
Accendiamo la danza!
Location: Teatro degli Arcimboldi
Dal 13 al 17 giugno

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Tango in galleria
Giovedì 14

Dalle 23.00 si balla il tango! Un "baile social" per il popolo tanguero, un ballo di coppia, intimo e condiviso, intenso e gioioso, ricco di regole e forme ben codificate ma con tanta fantasia interpretativa, accademico e "di strada"  in continua evoluzione. Immaginate l'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II, i suoi mosaici, la sua volta luccicante, i caratteristici lampioni, tutto questo come cornice per una millonga insolita!
GIOVEDI' 14 Giugno 2018 dalle ore 22.30 l'appuntamento è nel salotto di Milano per una serata dove il Tango Argentino è protagonista attraverso tutti i ballerini che lo vogliono festeggiare.
Musica e ballo per il nostro piacere e per il piacere di tutti quanti vorranno conoscere le realtà milanesi che si nutrono di questa musica e danza.


Domani altre notizie ed altri eventi.
Grande la mia Milano!


Marisa Cappelletti