domenica 31 maggio 2015

Agata, compagna di vita

Raccontami.
Ero persa e mi hai accolta,
impaurita mi hai consolata.
Raccontami.
Ferita ed abbandonata
mi hai curata, mi hai voluta.
Raccontami.
Affamata di cibo e d'amore
non sapevo si potessero avere.
Raccontami.
Perché mi hai donato questa nuova vita,
hai regalato a me, reietta ed impaurita
quel che non avevo mai desiderato
che non speravo nemmeno avrei provato.
Raccontami.
Di quando ci siamo incontrate,
occhi negli occhi e ci siamo amate.

martedì 19 maggio 2015

Per una donna, nonostante tutto


Ci passo spesso, ci passo sempre.
E' quel lungo, trafficato viale che va da Porta Romana a Porta Ticinese.
Il traffico scorre veloce e le auto si fermano solo il tempo necessario al semaforo per passare dal rosso al verde, poi continuano la loro corsa anonima, verso mete sconosciute.
Lei c'é , sempre.
Estati ed inverni, da mesi, da anni. Avanti ed indietro, senza sosta.
Tra un'auto e l'altra allunga la mano e ti regala un sorriso od un augurio, anche se la mano resta vuota.
E' invecchiata lì, su quel tratto di circonvallazione, senza più sogni né speranze.
Era una ragazza con un bel sorriso aperto, convinta che prima o poi qualche cosa sarebbe cambiato.
Testarda nel suo sorriso, illusa in quella vita sospesa tra la metropoli ed il suo essere donna nel traffico indifferente.
Il tempo é passato, inesorabile. Le ha disegnato sul viso scurito dal sole e dal gelo della città una mappa indelebile di rughe profonde e sofferenze taciute.
Le ha segnato la mente con solchi spietati e graffi inguaribili, che a volte le fanno riaffiorare ricordi perduti che lei racconta, aggressiva, a chi abbassa frettolosamente il finestrino, in una lingua sconosciuta, che nessuno comprende.
Ma poi ritorna quella di sempre: gentile, sorridente, attaccata a questo pezzo di asfalto che è la sua casa, il suo rifugio.
Non vuole andarsene, non vuole aiuti.
Per lei gli automobilisti che passano, anonimi e distratti, sono la famiglia che non ha.
E chi mai vorrebbe abbandonare la propria famiglia?
Percepisce in quelle mani che allungano una moneta il calore e l'affetto, la pietà e l'abbraccio caldo di una città che corre ma che sa esserle vicina, frettolosa ma comprensiva.
Ci passo sempre di lì, magari facendo giri impossibili, perché voglio vederla, rassicurarmi, sapere che c'è, darle, senza parlare, il conforto che vorrebbe e che sa che la maggior parte, forse involontariamente, le sa dare.

Anche solo con un ciao.
                                                                                            
                                                                                         Marisa Cappelletti

Da www.20Lines.com

Il libro é reperibile sul sito di
laFeltrinelli.it
Libreriauniversitaria.it
ibs.it
Amazon.it
Aletti editore

Ultimo libro pubblicato


Questa raccolta di poesie inedite apparentemente non rivela un tema ricorrente, ma vuole più ampiamente rappresentare le sensazioni ed i sentimenti di chi ha molto vissuto, sofferto e conseguentemente imparato e forse un po' capito.
Traspaiono ricordi amari ma anche teneri e rimpianti rimasti ancorati ad un'anima che ha e vuole ancora avere la forza di riprendersi la vita, di non perdere la speranza.
Sono versi di donna.
Una donna con tanta esperienza ma senza età, che conosce la crudezza della realtà e che tutto ha provato sulla sua pelle, ma una donna che tale vuol rimanere, nel corpo e nell'essenza, che ha ancora il coraggio di cercare ed amare, che vuole coscientemente illudersi per sentirsi ancora parte di tutto. Senza paura.

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