domenica 26 febbraio 2017

E poi c'é un altro Carnevale...



Carnevale a Venezia

Senza maschere né confini senza bugie né limiti
un  carnevale  di cuore e di carne, Dioniso danza
con noi.

Venezia  ci apre le braccia e poi  nasconde materna
le mille ombre che libere stringono altre ombre
nel buio.

La musica ci invita con dolce allegria al sensuale ballo
con novelle dame ed  improbabili cavalieri spogliati
di spade.

L’acqua marina osserva quieta  e accompagna
la  festa che ci appartiene regalando  un giocoso senso
alla vita.


Marisa Cappelletti



Carnevale


Ieri per l'Italia tutta, fatta eccezione per Milano, é stato l'ultimo giorno di Carnevale.
A Milano il Carnevale verrà celebrato e festeggiato la prossima settimana.
Secondo il rito ambrosiano il Carnevale viene festeggiato la settimana antecedente la prima domenica di Quaresima. Quest'anno il martedi', il giovedi' ed il sabato grasso saranno rispettivamente il 28 febbraio, il 2 ed il 4 marzo.
Se siete già stati alla sfilata dei carri allegorici di Viareggio, 


se avete già assistito al volo dell'angelo in Piazza San Marco a Venezia ed avete partecipato ad uno o piu' dei sontuosi balli in maschera che allietano le splendide sale degli antichi palazzi veneziani


e non siete ancora stanchi dei festeggiamenti, potete finire il vostro personale Carnevale a Milano fra sfilate di carri e di maschere, balli e feste per le strade della città ed esclusivi inviti in famosissimi locali all'ultima moda.


Prego, signori, accorrete e che la festa cominci! 



David Garret esegue con l'Orchestra Filarmonica de La Scala di Milano
Il Carnevale di Venezia 
di Niccolo' Paganini



Marisa Cappelletti

giovedì 23 febbraio 2017

Milano Fashion Week


Anche quest'anno, come tutti gli anni, siamo giunti alla fatidica settimana della moda.
Famosa ormai in tutto il mondo, questa settimana milanese offre agli addetti ai lavori, ai buyers ma anche agli appassionati ed ai solo curiosi un cartellone fittissimo di sfilate, eventi, cene, aperitivi, file interminabili per i taxi ed i mezzi pubblici,
Milano orgogliosamente accoglie questo eterogeneo popolo della moda nel miglior modo possibile, offre i propri luoghi storici, gli splendidi palazzi antichi, i musei e le vie silenziose ed eleganti del quadrilatero agli stilisti di tutto il mondo come affascinanti palcoscenici per le loro creazioni.
Alcuni sfileranno a Palazzo Reale tra una mostra di Rubens ed una di Haring, altri si approprieranno temporaneamente di Palazzo Serbelloni, ci sarà poi una sfilata a Piazza Affari e Palazzo Mezzanotte, cioè in Borsa, saranno poi coinvolte Brera, Corso Venezia ed altri siti famosi.
Le modelle gireranno per la città con le loro lunghissime gambe, le altezze vertiginose, le facce pulite senza trucco, piu' belle che mai  e non si potrà esimersi dall'ammirarle!
La televisione ed i media riprenderanno gli eventi, gli organizzatori, i truccatori, i parrucchieri, le vestieriste rasenteranno la follia da stress, la solita Anna Wintour, direttrice di Vogue America farà la sua consueta apparizione con la spocchiosa sufficienza che la contraddistingue ed all'Italia tutta, ma in particolar modo a Milano che tanto l'ha amata, mancherà la mitica Franca Sozzani, compianta e rimpianta direttrice di Vogue Italia.
E la moda italiana tutta sarà, come sempre, la migliore.








Marisa Cappelletti                                                                                                                               


domenica 19 febbraio 2017

Riflessione domenicale

Io vorrei




Vorrei essere amata.
Per tutto il tempo
come mi ami ora
senza rimpianti nè indecisioni
senza dolore o lacrime
col gelo o con il fuoco
nella tempesta e con il sole.

Vorrei essere amata.
Come il ritorno inatteso
dopo l'addio definitivo
la strada ritrovata
nel nulla del deserto della vita
la fonte che disseta
dopo un cammino disperato.

Vorrei essere amata
per ogni minuto che resta
cosi’ come mi ami ora.

Lucio Battisti
Io vorrei...non vorrei...ma se vuoi



Marisa Cappelletti



venerdì 17 febbraio 2017

Anticipando la stagione

Forse a volte é possibile recuperare qualche cosa che si pensava perduto per sempre.
Forse...



Ritorno sui miei passi 

Ritorno dal passato con nostalgia bruciante.
Ricordi amore mio questa tua donna amante
che tutto e nulla aveva per farsi ricordare?
Colei che ti faceva versar lacrime amare
di rabbia e di sconcerto per non saper trovare
un equilibrio stabile in un rapporto eccentrico
riempito d'incoscienza che ci buttò sul lastrico?

Ebbene sono qui se tu mi vuoi ancora
sono una donna nuova e non quella di allora!
Vieni, dammi la mano, torniamo a camminare
lungo il viale che un giorno abbiamo abbandonato:
guarda, siamo già a maggio di rose è un trionfare
l'ha fatto per noi due romantici vecchietti
che sanno ancora amare. Tesoro non pensare
abbracciami più forte e dimmi che mi accetti!


Marisa Cappelletti





mercoledì 15 febbraio 2017

15 Febbraio San Faustino

Evviva i single!
Che comunque single non lo sono mai: c'é sempre qualche affetto intorno alle persone anche quando queste ultime non se ne accorgono.


Se il 14 febbraio si festeggia San Valentino fra rose, cioccolatini e cene al lume di candela, il 15 febbraio non è da meno, con la piccola differenza che in questa data il romanticismo è off limits.

San Faustino è la festa dei single, di tutti i tipi di single: quelli in cerca della propria metà e quelli che di compagni o compagne non ne vogliono sapere proprio nulla.

Ognuno celebra il suo San Faustino un po’ come vuole ed è da tempo ormai che si può addirittura partecipare a delle feste organizzate in cui, magari, incontrare il futuro partner o se no, divertirsi solamente.

Una leggenda racconta che Faustino fosse il figlio di una famiglia molto ricca di origine pagana, motivo per il quale divenne immediatamente cavaliere. Affascinato dalla religione cristiana si fece battezzare e decise di predicare la parola del Signore in tutta la zona che comprendeva Brescia e i paesi circostanti.

Faustino iniziò comunque ad essere perseguitato dagli altri nobili perché si rifiutò di fare sacrifici in onore degli dei. Questione che fece infuriare anche l’imperatore, il quale la prima ordinò di darlo in pasto ai leoni che, però, si sedettero ai suoi piedi invece di divorarlo. 

Il sovrano, sempre più infuriato, decise quindi di farlo bruciare vivo ma anche in questo caso Faustino la scampò perché le fiamme non lo investirono.
Infine San Faustino fu ucciso il 15 febbraio.

Questo giorno è diventato la festa dei single perché il nome Faustino ha origini latine propiziatorie; non a caso, quindi, i “non accoppiati” che aspettano questa festa sperano nella fortuna di trovare l’anima gemella.



Marisa Cappelletti



martedì 14 febbraio 2017

San Valentino

D'Amore (é d'obbligo!)


Amor sacro


Abbiamo imparato a scrivere d'amore
Abbiamo  sperato di  leggere d'amore
Abbiamo vissuto su lettere d'amore
Abbiamo  amato con parole d'amore
Ogni attimo pensiamo, esistiamo, siamo
D'amore.


Amor profano

Amore  é il pensiero di te
Che sconvolge la mente
Amore è la voglia che brucia
La pelle e travolge la vita
Amore è il cuore  che scoppia,
è il tuo corpo nel mio.




Marisa Cappelletti





lunedì 13 febbraio 2017

Haiku in fuga

Oppure aforisma, come preferite, ma sempre felice



Felicità


Felicità é un attimo fuggente
un pensiero fuggito di mente
la dolce fuga di un istante.

Marisa Cappelletti




13 febbraio



Siamo agli sgoccioli: domani é San Valentino cioé
La festa degli innamorati.
Si' lo so. E' l'ennesima ricorrenza commerciale.
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Le rose costeranno il doppio, le cene a lume di candela saranno già tutte prenotate e nonostante il buon cibo saranno salatissime, la maggioranza fingerà un'innamoramento che ormai si é perso nella notte del bel tempo andato, i social scoppieranno per i troppi cuori e cuoricini ed i single rimanderanno tutto a San Faustino.
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Non é una festa importante, é vero, non é una festa necessaria, certo, ma se vi piace godetevela e, ricordate, che non é un solo giorno di dolcezze di ogni tipo che deve riempirvi la vita, é una vita piena di affetto, rispetto, attenzioni che vi deve appartenere ogni singolo giorno.
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Cio' detto vado a scegliere la cartolina piu' adatta per l'occasione.
A quest'età? Si' a quest'età.



Marisa Cappelletti




  

domenica 12 febbraio 2017

Hi!!

Hello United States of America,                                                                                                          
nice to meet you!                                                                                                                                      





Marisa Cappelletti



Domenica dopo il Festival


Confesso: non ho visto la serata finale del Festival di Sanremo!
No, non voglio  passare per quella che "Per carità. figurati se guardo il Festival, non sapevo nemmeno che ci fosse, un bel cinema d'essai, un sushino e via..." no davvero. Ma dopo la seconda canzone mi sono addormentata li', dritta sul divano! 
Forse ero stanca o forse non mi piaceva nulla di quello che vedevo e sentivo. Non capisco perché la giuria che sceglie le canzoni che parteciperanno si ostina ad ammettere un sacco di lavori già sentiti, scontati, anche proprio brutti. Non tutti, certo, ma la maggioranza si'.
Ho ascoltato ora la canzone vincitrice: Occidentali's Karma.Certo la musica, se cosi' la si vuole chiamare, é da spot pubblicitario, ma il testo é ironico e almeno diverso ed attuale.
Tra i soliti amori che se ne vanno non tornano ti ammazzano di noia, evviva la scimmia nuda che balla!




Marisa Cappelletti



sabato 11 febbraio 2017

E' sabato!

E' una vecchia storia, ma mi emoziona sempre.


Sabato sera.

Stasera è, come tanto tempo fa, sabato sera.
Portami, con la fantasia,come fossimo ancora quei ragazzi, a ballare.

In una grande discoteca dove, nella confusione totale, puoi ballare tranquillamente guancia a guancia anche la techno piu' scatenata. Ma noi saremo là, sotto le luci stroboscopiche e mi terrai stretta, ci sentiremo soli tra centinaia di scalmanati.
Sulle note di Saturday night fever sembrerai Tony Manero ed io la ragazza che gli insegna a ballare, anche se io ballare non so.
E quando mixeranno More than a woman volteggeremo senza gravità e senza tempo, bellissimi nei nostri abiti anni '70 ed innamorati come ora siamo e nessuno nella discoteca o altrove sarà mai.

Sai, a volte la tristezza arriva cosi' all'improvviso che mi ci vogliono due lacrime, una soffiata di naso e tanta volontà per girare l'ennesima pagina.

Dunque torniamo a ballare stretti quelle canzoni che ci piacciono, poi baciamoci in mezzo agli altri e continuiamo a seguire la musica.
Poi prendimi per mano e portami fuori a respirare. Senti? l'aria sa di mare, la luna é enorme e noi siamo sospesi in un tempo che non c'é.
Sediamoci sulla spiaggia ed ascoltiamo il rumore della marea che sale. Poi fammi sdraiare perché la sabbia é calda, vinci la mia timidezza, spogliami con delicatezza. Guardami: sono giovane e perfetta alla luce bianca della luna e sorridimi come solo tu sai fare, prendimi il cuore.
Spogliati e sdraiati vicino a me, toccami dolcemente dimmi che mi ami. Lascia che le mie mani ti accarezzino e ti facciano chiudere gli occhi per sentire quello che non hai mai sentito. Siamo quei due che non sapevano ma che ora sanno, sono la ragazza che ti voleva senza dubbi né incertezze, sei il ragazzo che ora mi vuole senza esitazioni o paure. Vieni e senti il il mio desiderio e il mio calore, vieni e fammi capire quanto mi vuoi.
Per tutta la notte. Su questa riva che non c'è sotto questa luna che è solo magia, con la musica lontana che è solo dentro di noi.

Resta con me, nella mia anima come lo sei sempre, dormi con me il sonno che non dormiremo stringimi e non lasciarmi fino al mattino. Svegliami con un bacio, una carezza ed una frase d'amore, sono li' vicino e mi illudo che lo saremo sempre.
Baciami come se fossi qui, ti stringo come se fossi con me.

Pensa di abbracciarmi e consolami perché mi serve qualcuno che mi ami veramente, come mi ami tu, per asciugare le lacrime.

Il naso me lo soffio da sola.


Marisa Cappelletti






venerdì 10 febbraio 2017

Insonnia

A volte la notte porta pensieri profondi, sentimenti di pace, ricordi lontani.
A volte di notte mi piace rimanere a guardare il cielo e sentirlo vicino.  



Certe sere


Quelle sere...una di quelle
che non dormi e ti arrovelli
su quei giorni brutti e belli
di un'esistenza magra,
di una vita vuota ed agra.
Una sera come tante
che ti capitan sovente,
che vuoi stare con te solo
ed al diavolo la gente!

Una sera sai di quelle 
che riportano i ricordi
di chi è stato e come fu
forse non rammenti più.
Anche se non vuoi scordare
chi ti fece innamorare
col sorriso e la bellezza
dell’età che non deve ritornare.

Certe sere e certe notti
quando il cielo ti circonda,
la pienezza della luna
come un mare in cui si affonda.
La certezza di chi siamo,
i pensieri ed il richiamo
della terra che ti attira,
che ti gira e poi rigira
come folle burattino.

In attesa di che cosa
tu non sai anche se fingi
una conoscenza assurda
del ciò che ti circonda
mentre il nulla é il tuo destino,
uomo piccolo e tapino.
Questa è una delle sere
che appartengono a nessuno,
solo a quello che verrà.

Cosi’ resto qui seduta
sotto tutte queste stelle
a sentirmi in assoluta
sintonia con l'universo.
Voglio rimanere qui
nelle sere come questa,
con la sinfonia che suona
maestosa nella testa,
con la poesia che canta
nella notte che sospesa
mi accompagna all'aurora
del domani, che è in attesa.



Marisa Cappelletti

giovedì 9 febbraio 2017

Festival!


E’ tornato. 

Come ogni anno da ben  67 anni eccolo ancora qui: il Festival!
I media lo celebrano, lo esaltano, lo lodano. Io, sarà che con l’età sono diventata piu’ esigente in tutto compresa la musica, sarà che ricordo  i bei tempi, io non sono per niente entusiasta della musica, dei testi, degli ospiti, escluso Ricky Martin per ragioni ovvie a chiunque  senza distinzione di sesso,  dei presentatori. Insomma, a mio personalissimo parere: un disastro.

Non voglio parlare dei nostri eroi di sempre, che solo negli eventi luttuosi  vengono ricordati, schierati sul palco imbarazzati e fuori posto. Ma dedicategli una trasmissione intera, uno speciale, non date medaglie nè sprecatevi in elogi, peraltro meritatissimi, ma alzate gli stipendi! Non portateli sul palco di uno spettacolo, non riduceteli a figuranti, non se lo meritano, non é giusto!

Le canzoni: escludendone due o tre al massimo, e non so dire quali, la musica non c’é. E’ stata messa da parte. Ci sono accordi ma melodie no. Il rock, chi sarà mai questo sconosciuto? Il rap, cosa è mai? C'é qualche traccia di pop, che va benissimo, ma qui é di scarto. E basta

I testi: escludiamone sempre due al massimo tre che son decenti si', ma non sono accompagnati da una altrettanto decente parte musicale, ma i testi Signori miei contengono tutto cio’ che un testo non dovrebbe contenere: ovvietà su ovvietà, tristezze su tristezze, ripetizioni su ripetizioni, sensi sconosciuti su sensi sconosciuti. Nel senso che non si capisce cosa mai volesse intendere l’autore con parole gettate a caso li’ una dopo l’altra.

I cantanti: escludiamone quattro o cinque coraggiosi che già son famosi, ma gli altri, perdinci, chi sono? Sappiamo da tempo ormai che i cosiddetti big molto sportivamente non  vogliono saperne di cimentarsi con altrettanti big con i quali potrebbero perdere la gara ed allora apriti cielo…, ma allora che ci resta? Ci restano questi altri delle serate che abbiamo visto: perfetti sconosciuti arrivati dal nulla o da qualche talent. Pare che oggi funzioni cosi’
Ma allora non chiamatelo piu’Festival della Canzone Italiana, facciamogli un funerale unico e definitivo, chiudiamo le storiche porte del teatro Ariston. E’ stato bello, ma è finita.
E Amen.

Stendo un velo pietoso sulla simpatia e la verve travolgente della conduttrice. Che probabilmente sta li’ perché tanti dei ragazzi conosciuti solo a lei vengono dal suo ingombrante talent.

Questo è il Festival, bellezza,  l’hai pagato e profumatamente ed andrà avanti ancora per altre sere, ti piaccia o no!

Rassegnamoci.


Marisa Cappelletti



mercoledì 8 febbraio 2017

Erotico?

Erotico? Forse, ma piu' di ogni altra cosa d'amore.

In questo giorno grigio di pioggia vorrei passeggiare stretta a te sotto l'ombrello sull'alzaia del Naviglio senza vedere nulla tranne noi. 

Entrare in quell'hotel  e seguirti su in cima ai tetti antichi. Chiamarti da dietro la porta chiusa e dirti aiutami.

Aiutami e mostrarmi nuda come sono con tutta la mia età, aiutami a dirti ecco sono qui vieni e abbracciami, prenderti il viso tra le mani e baciarti appena sulle labbra, mentre le tue mani stanno già cercando.

Aiutami ad amarti come vuoi e come hai immaginato tante volte,  ad essere la donna che desideri.

Portami in braccio sul letto che sarà la nostra isola,  lasciati spogliare ed accarezzare, lasciati toccare e baciare, lasciami dire cose che non direi mai,  tenerti stretto e poi sussurrarti vieni sentimi fammi gridare, godere, amare.
  
Infine aiutami ad impazzire con te e per te, prendi e dammi tutte ancora e ancora. 

Fai che quel poco tempo che potremmo avere diventi infinito.                                                                               
Marisa Cappelletti




domenica 5 febbraio 2017

Promesse promesse...

In una cupa 
domenica di pioggia 
che fare se non poetare?


Ed io


E ti amero’.
Nella fatica dell’esserci  e nel  timore della lontananza,
nell’abbraccio perduto  e nella presenza distante,
nella parola non detta  e nel giorno non vissuto,
nei momenti rubati ed in quelli sospesi ,
nella gioia di un attimo e nella certezza di sempre,
io ci saro’ e ti amero’.

E ti amero’.
Se per un giorno ti scorderai della donna  che sono
e altrove cercherai  invano conforto e calore,
se mancherai un battito nella battaglia contro ombre
che vorrebbero trascinarti  lontano
e penserai di cedere all’ingannevole  crudele chimera,
io saro’ dentro di te e ti amero’.

E ti amero’.
Quando infine la tranquillità ci avrà raggiunti e conquistati,
quando i corpi stanchi  di anni accuseranno la fatica di vivere,
quando le menti  avranno scordato la giovinezza e quel che è stato,
quando, stupidi  umani, crederemo nella fine del tutto,
anche allora, stanne certo,  io ti amero’.


Marisa Cappelletti








venerdì 3 febbraio 2017

Antologia

Raccolta Opere dei Finalisti del concorso


Risultata finalista nel XXVIII concorso nazionale Giuseppe Gioacchino Belli ho ricevuto questa Antologia che contiene ben 6 mie poesie.
Sono molto soddisfatta del risultato, molto meno del libro che libro non è, ma solo una raccolta non troppo curata di opere varie. 
Vorrei consigliare a chi volesse partecipare a concorsi vari indetti dal Centro Culturale intitolato allo scrittore sopra citato, di non farlo. La prima spedizione era andata perduta, la seconda ho dovuto sollecitarla per un mese ed oltre, Ho dovuto pagare 8 euro per una raccomandata semplice, non ho mai ricevuto mail che dicono di aver spedito, non so ancora oggi (son passati quasi due mesi) chi é risultato ai primi posti e quale sia la classifica finale perché il sito corrispondente é fermo da tantissimo tempo ed il profilo FB, su cui millantano di aver pubblicato i nomi dei finalisti e la classifica, é fermo dal 2012.
Solitamente prima di inviare miei scritti a concorsi letterari mi informo bene, vado persino a vedere le immagini delle sedi delle varie Associazioni ed ho sempre incontrato persone ed organizzatori ed anche Editori molto seri, onesti e competenti, ma qui mi sono fatta ingannare dal luogo della premiazione: il Campidoglio e dal sito molto pomposo ed autoreferenziale (col senno di poi).
Fidatevi: non partecipate a simili concorsi, lasciate perdere! 


Marisa Cappelletti