Sto scrivendo con altri amici una storia
thriller-horror-comedy. Non é terminata, ma qui di seguito ci sono alcuni
passaggi.
Chi sa riconoscere i personaggi?
Certo la copertina.....
Certo la copertina.....
Noi e Misery: misteri e delitti
Me ne stavo li, sotto quella ex baleniera russa trasformata
in lussuosa nave da crociera a chiedermi come avevo potuto accettare un invito
anonimo per trascorrere 10 giorni a bordo della barca, io che ho sempre
sostenuto che piuttosto che una crociera meglio un concerto di Bobby Solo!
Aspettavo ansiosa i miei compagni di avventura, gli stessi
che scrivevano con me racconti vari e poesie, gli stessi che avevano ricevuto
il misterioso invito:
"La S.V. é invitata ad una crociera nelle Baleari a
bordo dello yatch Misery. All'imbarco i Signori Partecipanti riceveranno
istruzioni ed esaurienti spiegazioni.
Si prega di confermare entro 15 giorni dal ricevimento del
presente biglietto."
Senza firma.
I miei compagni di penna si erano dimostrati entusiasti
dell'opportunità e del mistero che aleggiava intorno all'invito. Ed io mi ero
lasciata convincere, nonostante il nome della barca.
La nave pareva deserta, ma forse l'equipaggio stava
ricevendo in coperta le ultime raccomandazioni e poi era ancora presto.
All'improvviso alle mie spalle risate, schiamazzi, richiami
echi di passi affrettati e di valige trascinate.
Eccoli i miei compagni, erano arrivati!
..................................................
Facevo fatica a seguire il filo del discorso. La mia mente
lavorava rapida, beh quel minimo che le é ancora permesso di fare, unendo
personaggi ed indizi per cercare di capire in quale situazione ci fossimo
cacciati. Incrociai lo sguardo preoccupato di Massimo ed intravidi quella
strana figura dai capelli rossi scomposti che stava letteralmente scivolando
fuori dal salone. Nell'angolo piu' sperduto della mia poca memoria stava
pulsando una luce intermittente: mi ricordava qualcuno, quella enorme bocca
rossa non so perché faceva comunella con il viso inquietante del Capitano.
Ma non riuscivo ad andare oltre. Intorno a me era tutto
tranquillo. Gli amici bevevano ridendo e chiacchierando, l'equipaggio in
uniforme di gala intratteneva le signore, il Capitano....il Capitano, non visto
da Gabriele che per un attimo aveva distolto lo sguardo, stava fissando con
quegli occhietti inquietanti dietro gli occhiali piu' da studioso che da
marinaio, la porta laterale del Salone, come se stesse aspettando qualche cosa.
All'improvviso questa si spalanco', un sorrisetto tra lo scherno ed il
divertimento apparve sulle labbra sottili del Comandante, ed una ragazzina
bionda, con due trecce strette e lunghe apparve sulla soglia. Teneva al
guinzaglio un mastino sbavante che ringhiava piano. Un silenzio assoluto cadde
tra gli invitati.
La ragazzina ci fisso' tutti uno ad uno ed il suo sguardo
aveva il calore delle fiamme dell'inferno.
"Eccovi qui finalmente", la voce profonda vibrava
di rabbia "voi che scrivete storie e non conoscete i mondi che ci sono
dietro, voi che credete di aver capito e non sapete, noi siamo i personaggi,
noi siamo i vostri peggiori incubi e voi siete le nostre prede perfette."
Si giro' di scatto verso il Capitano e sorridendogli come
uno squalo sorride al suo pasto preferito: "Ecco Papà, che la festa
cominci!"
Marisa Cappelletti
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