mercoledì 31 luglio 2019

Buone Vacanze!



E con questi ultimi pensieri e poesie, auguro a tutti una bella estate serena e piena di promesse mantenute e sogni realizzati.
Ci si sente a settembre.
Marisa Cappelletti






J. S. Bach - Toccata e fuga in re minore


Stato d'animo
​​​​​​​
 Maestosa, mi congiunge all'universo
mi rende partecipe dell'immenso
mi racconta la leggerezza dell'anima.

Nella solitudine del caos dei giorni
spalanco le braccia ad occhi chiusi
e salgo là, nel silenzio del tutto.


Marisa Cappelletti


Niente altro che quella che sono.

E sono qui


  

Sono quella che sono.

Sono lo sbaglio ed il difetto
l'addio e l'improvviso ritorno.
Sono l'offesa e la scusa
la dolcezza e l'amore offerto.
Sono la donna e la bambina
l'inganno e l'impensata purezza.

Sono quella che sono.

L'irraggiungibile sogno e la realtà
la giovinezza e la maturità sofferta.
Il sentimento dimenticato e offeso
il cuore buttato e poi raccolto.
Il pensiero costante nella tua mente
il bacio mai dato il desiderio irrisolto.

Sono tutto e sono niente,
soltanto quella che sono.


Marisa Cappelletti







Run baby, run...

Tu che non sai




Mi ferisci quando dici che ho una malattia certa: l'adolescenza tardiva.
Malata di infanzia o fanciullezza? Non me ne vergogno.
Quanto poco mi conosci e come non capisci!
Nessuno più di chi non ha avuto non ha e non avrà certezze , nessuno più di chi ha frequentato l'inferno ed ancora ci scende ogni tanto può apprezzare le piccole cose.
Nessuno più di me può amare la vita nelle sue manifestazioni più semplici e nella bellezza dell'essere.
Fortunato chi ha condotto un'esistenza senza grandi scosse? Chi si adagia nel grigio della vecchiaia?
Forse.
Ma la felicità di riscoprire quello che i tuoi coetanei e non solo non ricordano, non prendono in considerazione, non apprezzano, non conoscono nemmeno, non la cambierei con la promessa di un solo giorno di uniforme e piatta tranquillità.
Ho la consapevolezza dell'aria, del tempo, dei sentimenti, della mente che spazia e sa ancora capire e volere ed anche volare.
E' questa la vita.
E se mi fa sentire una bambina che a volte esagera beh, evviva!!
Buon viaggio persona fortunata.
E quando rischierai durante il tragitto di morire di noia guarda, con gli occhiali dalle spesse
lenti da miope, fuori dal finestrino del tuo treno senza fermate e saluta quella ragazzina che
corre nel prato saltando gli ostacoli che incontra, cadendo e rialzandosi in continuazione.
Lei sì che sta viaggiando!


Marisa Cappelletti





Un'estate perfetta

Per gioco o per speranza...


Un'estate perfetta

Finalmente sulle onde,
sotto un cielo che non so.
Chi l'aveva mai sognata
questa vita che ora ho?
E la sera tra le stelle
e la musica che passa
tra un sussurro ed un incanto,
in un bagno di melassa,
io mi cullo sulla scia
della luna in mezzo al mare
e stai certo caro mio
che non mi vedrai tornare.
Lì tra figli, sughi, panni,
fai la spesa e pannolini,
veditela un po' tu
coi bucati ed i bambini!
La tua bella e il suo profumo
pensi ti vorranno ancora?
Ancora te che non potrai
dedicarle più di un'ora
tra lavoro, casa, scuola
e pasti ancor da preparare,
te che per la mente avrai
di tutto fuorchè lei da coccolare?
Ma ora scusa amore mio
ti dovrei proprio lasciare.
Sai, c'é Leonardo che mi aspetta
là sul ponte sopra il mare.
Sì Leonardo, quello bello,
quello giovane e abbronzato
che mi fa scordare tutto:
anche averti chissà come amato.


Marisa Cappelletti






sabato 20 luglio 2019

Guardando le stelle


1969


Spirava un vento leggero che faceva scivolare la sabbia bianca e finissima lungo i fianchi dei crateri spenti. Tutti quanti si erano già rifugiati nelle tane attrezzate con ogni comodità possibile ma non immaginabile e la sera prometteva tranquillità su mari inesistenti  e monti  che tali non erano.


Gli adulti avevano già finito il pasto serale ed i piccoli stavano riuniti intorno ai genitori ad aspettare pazientemente  il loro turno per  la cena. Non c’erano ristoranti o locali di svago, anche se le ricorrenze importanti venivano festeggiate con balli e canti silenziosi. Avevano superato  da tempo  le abitudini tribali  che comportavano rumori inutili, cibi superflui e dispendio di qualsiasi preziosa energia per comportamenti insensati . Erano tornati alle origini e di cio’ che era stato non rimaneva nulla.


All’improvviso un essere incandescente solco’ il cielo stellato, quasi si fermo’, sospeso , incerto se scendere o proseguire il viaggio, poi  allungo’ le lunghe zampe e, senza muovere nessun’altra parte del corpo formato solo da alcune gambe ed una enorme testa, si appoggio’ dolcemente sul suolo accidentato. Il rumore assordante si spense, e l’essere si quieto’.


Dalle loro tane lo osservarono  preoccupati ed impauriti da quella cosa sconosciuta. Per lunghi momenti tutto là fuori rimase immobile poi la creatura venuta dallo spazio  inizio’ ad  emettere forti  lamenti non comprensibili da chi come loro era abituato ormai da secoli ai silenzi siderali.


All’improvviso una enorme bocca si spalanco’ vomitando lentamente un piccolo animale bianco con un grande cranio  tondo che rifletteva quello che gli stava intorno.


I cuccioli impauriti si strinsero tra loro ed abbassarono le antenne per non vedere piu’ quell’incubo orribile mentre gli adulti cercavano di dare un senso a tutti i pensieri che arrivavano da ogni tana presente sul pianeta in una confusione  indescrivibile ed incontrollabile.


La cosa aveva quattro zampette corte di cui solo due appoggiavano, anzi saltavano goffamente sul suolo deserto.  
Riuniti in un unico grande impaurito pensiero, gli abitanti della Luna rimasero nascosti nel sottosuolo in attesa degli eventi.


Ma non successe nulla di terrificante:  la Terra continuo’ a splendere lassu’ con i suoi colori, la creatura venuta da qualche mondo lontano pianto’ saldamente un oggetto sconosciuto nel suolo arido, l’oggetto sventolo’ le sue stelle e strisce nel vento leggero e, stranamente, nessuna ombra ne disegno' la sagoma sul suolo arido. 


E mentre dall’enorme bocca alle spalle dell’invasore scesero altri due astronauti,  un suono gracchiantesi fece sentire alle loro spalle:

-Qui Cape Canaveral, sieti allunati! 
Avete per caso un problema?-




Marisa Cappelletti


 Frank Sinatra
Fly me to the moon






venerdì 19 luglio 2019

19 Luglio 19...




Oggi è nata mia figlia.

Non nel 2019 certo, alcuni anni fa, ma ogni anno è come allora: per me rinasce ogni volta ed ogni volta è stupore, gratitudine, incredulità ed amore.

Un amore questo che cresce, non si disperde, non si affievolisce con il tempo ma si arricchisce ogni singolo giorno, diventa piu’ profondo e consapevole, un tipo di amore assoluto che finchè saro’ sarà.

Il rapporto con mia figlia è splendido: sono madre e sorella, amica e complice, lei è figlia e sorella, complice, amica ed a volte madre. Pur mantenendo ognuna il proprio ruolo naturale nell’assoluto rispetto dell’altra.

Siamo legate da una vita difficile, una determinazione testarda, da due caratteri profondamente diversi , da discussioni interminabili, riflessioni profonde, da una riconoscenza consapevole verso il destino che ci ha regalato (unico ma insostituibile dono) questo legame cosi’ forte che va al di là del legame di sangue.

Sappiamo ridere di tutto e di niente, comportarci come sedicenni svagate, piangere e consolarci, ironizzare su quel che ci capita, foss’anche una tragedia, prendere la vita per quella che è ed esserle comunque riconoscente per cio’ che ògni giorno ci elargisce.

Oggi è nata mia figlia ed io sono felice.


Marisa Cappelletti


Louis Amstrong
Happy Birthday




mercoledì 17 luglio 2019

La storia di M49, un orso in fuga





"……
Fugatti, il governatore (e la minuscola è qui da me voluta) e la sua giunta per mesi martellano l'opinione pubblica spiegando che il vero problema sono i grandi carnivori, gridano ''al lupo al lupo'' e ''prenderemo M49'' (il tutto a fronte di danni risarcibili in 170.000 euro nel 2018 e di 222 predazioni, compresi gli alveari: insomma il nulla per una comunità di 500.000 abitanti); portano in piazza 1.500 persone con Coldiretti per avere la spinta popolare per centrare il primo grande obiettivo della loro amministrazione a dieci mesi dall'elezione; sfidano il governo italiano, il ministro Costa, gli animalisti, gli esperti e i ''professoroni'' che diffidano la Provincia da agire in questo modo per un orso che non ha mai aggredito l'uomo. E poi..
Lo catturano, hanno finalmente il loro trofeo che gli serviva, lo portano al Casteller e se lo fanno scappare (da un luogo dal quale niente e nessuno era mai fuggito prima), senza il radiocollare (che gli hanno tolto loro stessi) lasciandolo libero di scorrazzare in una zona molto più antropizzata di quella dove viveva lui, in un'area del Trentino dove l'orso praticamente non era mai riuscito ad arrivare prima (i plantigradi si trovano solo sulla destra orografica dell'Adige perché il fiume, l'autostrada e la ferrovia sono barriere praticamente invalicabili).
Insomma non poteva succedere niente di peggio a Fugatti e la sua giunta. A volerla pensare in grande ci sarebbe mancato solo che M49 trovasse una pistola carica nel bosco e riuscisse ad armarsi tipo Rambo nascondendosi tra gli alberi ma siamo oltre l'assurdo e quanto accaduto è già sufficiente per smontare qualsiasi ipotesi di complotto o piano diabolico. Qui di diabolico non c'è nulla. La figuraccia internazionale è oltre ogni limite. Il ministro Costa, inoltre, ha immediatamente diffidato la Provincia dall'abbattere l'orso, quindi in ogni caso non si è raggiunta la condivisione dell'idea che sarebbe un orso da uccidere. Anzi il ministero è ancora contrario all'operato della Pat, molto più contrario di prima (''Le inefficienze mostrate nella cattura, che non mi vedono e mai mi hanno visto concorde, reclamano professionalità e attenzione massima. Cosa che invece fin qui non è stata mostrata'').
"
(Da  Il Dolomiti.it  Cronaca)


Non c'è molto da dire, ma molto su cui riflettere.
M49 è un condannato in fuga e spero che possa continuare a fuggire.
E a vivere. Perchè è un suo diritto, perchè non siamo i padroni del mondo ed anche se lo fossimo, chi siamo mai, poveri ometti, per decidere della sorte di altre creature?
Direi che piu' dell'orso è pericoloso il governatore (la minuscola é voluta) del Trentino che risolve i problemi eliminandone la causa alla fonte. Qualunque e chiunque sia la causa.
                       Io sto con l'orso.


Marisa Cappelletti




lunedì 15 luglio 2019

Faticosamente...

https://www.intertwine.it/it/read/EkDyIMUQ/un-maggio-orribile


Un maggio orribile
Tra lei e me


La storia è sempre quella: uno scrittore, qui una scrittrice, che ha perso la vena, la voglia, le parole.  E la pagina resta li’ a fissarla accusatrice e nello stesso tempo prova inconfutabile  dell’incapacità di scrivere.

-Fa caldo- si giustifica colei che non fa – non riesco nemmeno a pensare in modo lucido, figuriamoci a far funzionare l’immaginazione!-
E quando fa freddissimo allora? Quando gli eventi atmosferici cambiano, si stravolgono,  incombono? Che fai? No, cara la mia ragazza (perché siamo tutte ragazze, a qualunque età) non raccontarti storie, non funziona cosi’.

Il fatto è che per l’ennesima volta il destino ti ha fatto lo sgambetto e tu te ne stai li’ a terra, senza alcuna volontà di rialzarti, a crogiolarti in quel che succede ed è successo, a rimuginare, incazzarti, piangerti addosso.

 Che poi al destino si dà sempre una mano, volontariamente o no, il nostro zampino ce lo mettiamo sempre. E qui, ammettilo, ce l’avete messa tutta, in due,  a far succedere i l patatrac. Troppa fiducia, troppa stupida sicurezza, troppo tutto.

Non contenta di esserti rovinata l’estate ecco che il destino, il giorno seguente il famigerato patatrac, ha preso sotto braccio una vecchia megera, le ha sorriso sornione e l’ha guidata, lei ed il suo Suv,  dritta sparata contro la tua utilitaria.
- Ooh  mi spiace cara! Stavo guardando delle indicazioni…si è fatta male cara? Io non mi sento tanto bene, sa lo spavento…-
Sei una signora e solo questo ti impedisce di dirle tutto quello che di volgare e tremendo stai  pensando di lei.

-Eggià credo proprio di essermi fatta male!- (e tu con Maps sul cellulare credo ti sia giocata la patente, cara!)

Quello di maggio non è stato proprio un bel mese per te, anzi lo definirei un “mensis horribilis” e, anche se non sei una regina, posso affermarlo senza paura di essere smentita.
-Dunque cosa mai dovrei scrivere?-  dici con voce lamentosa.
Che ne so: scrivi di una grande unica irripetibile storia d’amore, forse il grande amore,  vissuta e lasciata li’ a decantare, come un buon vino o un caffè turco, negli anni, ripresa ed abbandonata  piu’ volte e, tanto per sparigliare le carte, falla definitivamente morire, lei ed i protagonisti tutti, affogata nel ridicolo.

Scrivi di una poetessa immobilizzata  da un busto in metallo che assiste dalla finestra all’omicidio di una vecchia megera appena scesa da un mastodontico Suv bianco nuovo di zecca che viene investita una, due, tre volte di seguito da una picccola utilitaria blu ma nel blu dipinto di blu, che passa e ripassa sulla ciccia della suddetta fino a che non ne resta che una nauseante poltiglia. Ma forse l’idea non è nuova…

E allora arranca fino allo specchio della camera, guardati con occhi  disincantati, guarda le rughe, gli anni, le delusioni e le riprese, gli abbandoni  ed i ritorni, l’orgoglio ed il pregiudizio ma anche la rabbia e l’orgoglio,  il piacere ed il dolore, guardati fuori e dentro, guarda intorno le cose familiari e là fuori quello che non ti appartiene piu’ e quello che sarà.

Vedi che puoi scrivere? Hai tutto dentro ed  attorno, vicino e lontano (sempre troppo lontano) tutto quello che vuoi, che ti serve per raccontare.

Coraggio, siedi  davanti al pc, metti dei cuscini dietro la schiena dolorante, gli occhiali per vedere il nero dei caratteri sul bianco del  foglio  Word,  apri le foto della vita, carica la musica che piu’ ti piace e vai.

Ce la puoi ancora fare. 


Marisa Cappelletti






venerdì 12 luglio 2019

Infine

Posso solo chiedere 

Respiro

Rimani qui.
Oltre lo spazio
ed il tempo.
Respira con me
l'ultima illusione.


Marisa Cappelletti




mercoledì 10 luglio 2019

Quel che fa male




Silenzio

Nell'eco del tempo
pensieri gridati
fuggono ancora
lontano da noi.
Nell'ora dell'oggi
da bocche ormai chiuse
parole spezzate
non escono piu'.


Marisa Cappelletti


C'è silenzio
Biagio Antonacci



domenica 7 luglio 2019

Espana mi amor!

Pamplona. 
Festa di San Firmino



La festa si tiene ogni anno dal 6 al 14 luglio in onore del santo patrono della città. Centinaia di migliaia di visitatori arrivano da tutto il mondo, molti di loro proprio per partecipare attivamente all'evento clou, la corsa dei tori, o 'encierro'


Fino al 14 luglio ogni giorno sei tori da combattimento e diversi buoi vengono spinti a correre fino all'arena della corrida. Il percorso è di 875 metri, gli animali pesano tra i 540 e i 615 chilogrammi.
Poi, naturalmente, questi poveri animali sfiancati e terrorizzati dovranno affrontare  ‘la corrida de toros’ con le conseguenze che tutti conosciamo.


Ci sono già 5 feriti dei quali uno, un turista americano, versa in gravi condizioni,  titola El Mundo.
Mi spiace per il ragazzo del Kentucky e per gli altri quattro ma, mi chiedo che bisogno c’era di correre all’impazzata per le strade invase dai tori e dai buoi?
Che bisogno c’è di festeggiare, ogni anno, il Santo patrono della città in questo modo  cosi’ barbaro ed indegno ?  
La corsa cieca e terrorizzata  dei tori e, come se non bastasse, la corrida non fanno certo onore ad un popolo evoluto come quello spagnolo.


Mi auguro ed auguro alla Spagna che tutto questo posso cessare fin dal prossimo anno.

Tutta la mia solidarietà ai tori.


Marisa Cappelletti



  

sabato 6 luglio 2019

Poesia del sabato






Aspettando


Rifiutata
oltraggiata
derisa.

Attendi
disperata
uccisa.

Nel vuoto
un embrione
di luce.

E ritorni, fragile
assuefazione
d'amore.


Marisa Cappelletti




Minuetto
Mia Martini





venerdì 5 luglio 2019

Animali & bestie



Ieri sera in un circo, per la precisione il circo Orfei a Triggiano in provincia di Bari, in Puglia, un domatore durante le prove dello spettacolo è stato aggredito da una delle tigri che stava "domando" ed in seguito dilaniato  anche dalle altre tre. Il poveretto è morto per le profonde ferite riportate.
Al di là della morte dell'uomo, che è una tragedia,  io sto con le tigri ed anche con i leoni, gli orsi, gli elefanti, le scimmie, le foche, i cani e tutti gli altri animali che vengono addestrati, e non voglio sapere in che modo perchè fa troppo male, ad esibirsi come tristi pagliacci (ma questi ultimi lo fanno consapevolmente per lavoro ed a volte per passione, in circhi che tali non meritano di essere chiamati e che, proprio per lo sfruttamento di questi sfortunati animali, andrebbero immediatamente chiusi.
Le Cirque del Soleil docet in positivo.
Io sto con le tigri.
E con tutti gli altri animali dei circhi.
Sempre. 


Marisa Cappelletti



Non c'è da rallegrarsi ma...

Dal mio libro Senza Paura


Vuoto


Nascosti dietro pensieri inesistenti

nei recessi di una mente perduta

palpitano piccoli lampi di luce

residui inermi di una vita dimenticata.



Marisa Cappelletti






lunedì 1 luglio 2019

Il mare che non c'è

Ho letto su Facebook questa frase e la trovo bellissima perchè contiene tutto: la giovinezza perduta, la voglia di non lasciarla andare via, le illusioni morte da tempo e tutti i sogni svaniti :


E noi, vecchie ragazze, sappiamo bene di che si parla...


Marisa Cappelletti