martedì 30 maggio 2017

Skype


Pensieri liberi alle 16,30 del pomeriggio di uno dei tanti giorni.



Immagini e parole


Quel pezzo rubato da te
Gli occhi che mi dicono tutto
Il silenzio obbligato  per me,
Il sorriso che si scioglie dentro.

Strano amore l’amore tra noi,
Strani cuori che vivono immersi
Nella  bolla di spazio che poi
Si frantuma  nei giorni diversi.

Guardare e guardarci cosi’
Consolarci di quel che possiamo
Regalare a chi non é qui,
Raccontare tutto cio’ che vogliamo.

Anche questo sappiamo è l’amore
Un amore che vive nel sogno
Di un domani che non ci sarà,
Di un estremo sentito bisogno.

Solo pezzi rubati di me
Solo occhi e mani di te
Solo mille parole dette e poi
Solo io e solo tu, solo noi.


Love is in the air
John Paul Young 1979


Marisa Cappelletti







lunedì 29 maggio 2017

L'estate lontana


E mi ricordo. 
Si' mi ricordo le estati lontane, quelle dei giorni passati nel caldo afoso della città ad aspettare i quindici giorni al mare cosi' pieni di promesse e di mistero. 
Mistero per quel che poteva succedere, promesse di una adolescenza sognante. Mi ricordo gli amici con cui partivo per la spiaggia dell'Adriatico, per noi meta agognata di divertimento e di sole. 
Le madri con i loro castigati  costumi 
sotto gli ombrelloni a parlare fitto, noi con i nostri primi timidi bikini a fare gruppo e progetti per il dopo-cena: rigorosamente dalle 21 a mezzanotte. 
Mi ricordo una sera, era il 1964 (eh si', tanto ma tanto tempo fa) una pista da ballo, allora non c'erano le discoteche, di un elegante locale sul mare, la musica non la ricordo piu', ma non dimentico il mio improvviso, inaspettato, travolgente colpo di fulmine!  
Che cosa si puo' desiderare di piu' in una incantata sera d'estate con stelle e luna annesse, di un colpo di fulmine per il piu' bel ragazzo che mi era mai capitato di vedere? 
Ero giovane ed ingenua, come lo erano tutte le ragazzine di allora, pensavo che lo avrei conquistato con la mia bellezza e la mia intelligenza e che sarebbe stato sempre con me. Fu cosi', non fu come mi aspettavo? Non importa. 
Anzi si' importa tantissimo per tutta la vita che poi ho vissuto, ma qui voglio solo parlare di ricordi, di estati dolci e di profumo di mare. 
E si', mi ricordo tutto. 
E mi commuovo. 


Sapore di sale
Gino Paoli 1963

E se...

E se si potesse tornare
per riempire i vuoti lasciati
e provare ancora a volare
tra le nubi di sogni scordati.
E se sulle ali del vento
un gabbiano mi sapesse mostrare
un pesce che con scaglie d'argento
mi sorride e m'invita a nuotare
nelle acque tranquille di vita
che non ho saputo trovare.
E se il tempo potesse tornare
là dove non eravamo
per portarci attraverso il mare
sulla spiaggia della gioventu'
ed illudermi di poter rimanere
in quei sogni che non ci son piu'.
E se io potessi cambiare tanti errori
e tante sconfitte forse potrei riprovare
un'altra esistenza serena 
e, chissà, altri giorni senza la pena
di inutili ed interminabili se,
per ritrovare la vita con te.


Una rotonda sul mare
Fred Bongusto 1964


Marisa Cappelletti



domenica 28 maggio 2017

Di domenica


Questa mattina al riassunto, nel senso che é molto piu' piccolo, del Mercato di Forte dei Marmi trasferito per l'occasione nel paese in cui vivo, mi sono vista all'improvviso piazzare un microfono a due centimetri dal naso e l'obiettivo di una telecamera e 30 centimetri, mentre una reporter aggressivamente mi chiedeva senza preamboli: 
-Lei ha esposto il lenzuolo bianco?- 
Rispondo:
-E perché avrei dovuto?-
-Come non lo sa? Contro le mafie!-
-No non lo so-
-Ma se l'avesse saputo l'avrebbe esposto?-
-No, perchè qui ci vuole molto piu' di un lenzuolo bianco! Lo so, é un simbolo, un modo di partecipare, ma a mio parere lascia il tempo che trova!-
-Ma...-
-Arrivederci-
Si trattava del TGR di una rete Rai. 
Per me mi tagliamo dalla trasmissione.
Il paese in cui vivo molto tranquillamente, se si escludono alcune notti in cui fanno saltare i Bancomat, é notoriamente dimora di noti esponenti della 'ndrangheta. L'attuale giunta fa una pubblicità battente con manifesti e conferenze sul tema "B....contro le mafie!" ma in pratica tutto finisce li'. E poi dà permessi di apertura di esercizi pubblici a parenti di persone ben note alle forze dell'ordine e all'Antimafia. Sviste, errori di procedura? Mah, forse, chissà. 
Oggi questa bella trovata delle lenzuola, Che proprio nuova non mi risulta che sia, anzi piuttosto obsoleta e qui assolutamente inefficace. Speriamo che la nuova giunta, che eleggeremo a breve, abbia il coraggio di agire di piu' e di manifestare inutilmente di meno. 
E con cio' 
Buona Domenica!


(Certo, come no!)

Marisa Cappelletti





sabato 27 maggio 2017

Uno splendido sabato


Ci sono tante piccole cose che mi danno gioia: un pranzo con mia figlia, le nostre risate per tante sciocchezze dette e inventate, regalarle un vestito nuovo, comprarmi una maglia di cotone blu, ringraziarla e sentirmi dire grazie per la bella giornata.
Ci sono sorrisi che dicono piu' di mille parole, ci sono parole buttate li' timidamente che valgono piu' di mille frasi d'amore.
Oggi é un sabato cosi', uno di quelli che mi fanno ringraziare, nonostante non sia un buon periodo, la vita. Ci sono poesie che prima di nascere devono passare da momenti meditati, pensati, dubitati, ma ce ne sono altre che nascono cosi', di getto, complice una parola, una frase, un sorriso.
Questa é nata cosi', in cinque minuti. Che sia bella o brutta poco importa, importa che venga dal cuore..
  
  La follia


Sparire, prendere in mano il cuore
chiudere i cancelli alla ragione
e lasciarla prigioniera muta nel giardino
non piu’ verde dell’erba del dovere.

Fuggire,  il cuore che manca un  battito
tra le mani che lo stringono
e non conoscere la strada, ultima via
per una breve sperata esistenza.
  
Ricominciare con un altro cuore
altri pensieri che lo riempiono,
lasciando indietro le corse affannate
di un passato da dimenticare.

Ascoltare  il grido del cuore
che rimbomba chiedendo  libertà
per una prima unica ed ultima storia,
spezzando maglie di arrugginite catene.

Vivere con il cuore e per un cuore
nella inaspettata consapevolezza
della straordinaria follia che padrona
soffia  impetuosa   sulla vita
e ti regala finalmente  l’Amore.  


Come un diamante nascosto nella neve
Mina&Celentano

Marisa Cappelletti

giovedì 25 maggio 2017

Soliti noti


E adesso sui social iniziano le lamentele, gli insulti, le esagerazioni, i fake, i "qui non si fa nulla", "non ci sono controlli" da parte di cittadini italiani e poi le lamentele, le esagerazioni, i fake da parte di cittadini stranieri che lamentano di non essere mai stati controllati al loro ingresso in Italia, gli stessi che qualche anno fa si lamentavano di dover subire troppi controlli, dei "é solo un caso che qui non sia ancora successo nulla" ed altre piacevolezze del genere.

Penso sia inutile elencare tutte queste scemenze. Ricordo solamente che coloro che scrivono queste sciocchezze dovrebbero rendersi conto che chi è predisposto alla nostra sicurezza magari non è in divisa da carabiniere, poliziotto o altro e non li avvisa personalmente di quanto viene fatto. 
Sono convinta che venga fatto tantissimo, che i nostri Servizi sono tra i migliori al mondo, che gli uomini delle Forze dell' ordine rischiano ogni giorno la vita per proteggere tutti, anche chi, non avendo nulla di meglio da fare, inonda i social con le sue inutili e dannose lamentele.
Personalmente vedo in giro per la città tantissimi uomini in varie uniformi, tanti soldati a guardia di obiettivi sensibili, nella metropolitana, e per le strade. E poi ci sono gli "invisibili" quelli che non notiamo ma ci sono, e tutto l'enorme apparato per la sicurezza delle città.
Dunque basta con questi stupidi qualunquismi, per non dire altro, fate altro vi prego, non dimostrateci ogni giorno quanto poco cervello avete ricevuto in dotazione!    
Chiedo scusa per lo sfogo, ma a volte raggiungo l'esasperazione già la mattina presto.





Marisa Cappelletti



martedì 23 maggio 2017

Manchester


Manchester, 22 Maggio ore 22,30.
L'Arena era piena di ragazzini e famiglie con bambini, il concerto era appena terminato, i palloncini rosa si agitavano nell'aria surriscaldata ed il kamikaze, giunto chissà come nei pressi della biglietteria, nella hall dell'arena, si è fatto esplodere, seminando ovunque chiodi e bulloni e morte.
Ancora. Senza ragione e senza pietà. Uno dei tanti pazzi assassini in giro per il mondo in cerca di un ipotetico paradiso che non li accoglierà.
Nessuna pietà per loro, mai!



Marisa Cappelletti



La strage di Capaci


Il 23 Maggio 1992 in Sicilia, sull'Autostrada A29 nei pressi dello svincolo di Capaci a pochi chilometri da Palermo, Cosa Nostra (e le maiuscole sono soltanto per distinguere) mise in atto un attentato che costo' la vita al magistrato antimafia Giovanni Falcone, a sua moglie Francesca Morvillo ed ai tre agenti della scorta Vito Schifani (chi non ricorda lo straziante appello della moglie ai funerali di Stato?), Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Giovanni Falcone è stato uno dei magistrati piu' importanti, forse il piu' importante, una personalità prestigiosa a livello nazionale ed internazionale  nella lotta alla mafia.
«Per essere credibili bisogna essere ammazzati in questo Paese». Così Giovanni Falcone rispose in tv a una ragazza che gli chiedeva: «In Sicilia si muore perché si è lasciati soli.

Giovanni Bianconi, nel suo libro L’assedio, mette in fila tutte le vili accuse e le diffamazioni possibili di cui Falcone fu oggetto e parla di una vita passata a combattere la mafia e a difendersi da tutto il resto. Falcone aveva contro i mafiosi, chi non riusciva come lui a combattere i mafiosi, e chi stava a guardare come una corrida chi vincesse tra lui e la mafia. E Cosa Nostra era lì a osservare il progressivo isolamento, ad aspettare il momento giusto per colpire. Falcone viene ucciso da direttore degli Affari Penali, mentre lavora a Roma alla costruzione della Superprocura voluta da Martelli. Quando Cosa Nostra decide di eliminarlo, manda un commando nella Capitale che sarà definito simbolicamente la Supercosa, nata per contrastare la Superprocura. Ma Bianconi scrive che Falcone a Roma è tranquillo e all’inquietudine di un amico che si preoccupa per lui risponde: «Qui sono libero di fare quasi la vita che voglio, non rischio nulla. È in Sicilia che sono un morto che cammina».

Falcone , insieme a pochi, pochissimi altri, ha combattuto contro il può feroce dei nemici sapendo che a lui non era concessa alcuna scorciatoia; sapendo che per quanto il suo nemico fosse disonesto, scorretto e potente poteva contrastarlo con una sola arma: il diritto. Solo il diritto era garanzia, solo attraverso quello si sarebbe evitato di ledere i diritti di tutti. Una grande lezione per noi oggi, che vediamo quotidianamente farne scempio da chi considera il fine superiore a qualunque mezzo e il diritto un ostacolo da spazzare via.




Marisa Cappelletti



lunedì 22 maggio 2017

Questa vita

Un caro amico  ha scritto un incipit dal titolo "Senza ombra del destino" sulla piattaforma di scrittura Intertwine. Mi è piaciuto molto ed ho provato a proseguire sul filo delle sue riflessioni, sperando che gli piaccia il mio punto di vista. Spero piaccia anche a voi.  
L'ho amata a fasi alterne, questa vita.
L'ho lasciata scorrere quando, giovane ragazza con una lunga strada davanti, avrei dovuto afferrarla, aggrapparmi alla coda del destino e sfoderare tutta la grinta di un aggressivo libero arbitrio che, forse, mi avrebbe portata lontano.
L'ho odiata quando all'improvviso quella strada si é trasformata in un sentiero accidentato e ripido, senza uscita né fine, ho combattuto fino allo stremo, ho sperato, pianto, imprecato contro quel destino che mi si era rivoltato contro, mi aveva teso un terribile agguato per poi ingoiarmi insieme al mio presunto libero arbitrio.
L'ho osservata, spettatrice risentita, nel vivere degli altri: ho invidiato la tranquillità regalata ad alcuni, la fortuna capitata ad altri,  lo scorrere tranquillo dei giorni di chi si lamentava di niente, guitto ingrato sul palcoscenico del destino.
Poi, finalmente, ho potuto sedermi in una momentanea bolla di tranquillità, riunire pensieri fuggiti per paura o per rassegnazione e guardarmi intorno con occhi diversi. Gli occhi della maturità, della consapevolezza, della gioia delle piccole cose.
Ho visto una vita che sapeva sorridere, una natura sorprendente, un destino piu' malleabile, piu' disposto, perché io gli avevo aperto la porta, a parlarmi serenamente.
L'ho scoperta tardi, questa vita che ora mi dona sensazioni e sentimenti dimenticati, che mi fa pensare ad un suo risarcimento per tutti gli anni disperati e non vissuti, che mi ha dato il coraggio, pur rimanendo al mio posto, di cambiare le prospettive della mia esistenza ed anche me stessa.
Ora so che le belle parole non servono, i buoni propositi lasciano solo il tempo impiegato ad esprimerli, le definizioni, le esperienze altrui, le generalizzazioni filosofiche sono solo aria, perché la vita é diversa per ciascuno, il destino agisce in modo imprevedibile e nessuno puo' insegnarci a vivere, ma so anche che riprendersi la vita si puo', si puo' continuare ad amare, cose o persone, animali o passioni, l'importante é imparare a conoscere sè stessi ed andare avanti, qualsiasi sia il tipo di strada che ci si trova a percorrere, l'importante è vivere!  


Marisa Cappelletti


 

      

domenica 21 maggio 2017

Buona Domenica!


Oggi c'é il sole, un'arietta dolce, le bancarelle nel parco: 
Quelle delle varie liste istituzionali e civiche ma sempre"Vota Antonio vota Antonio" (citaz. ) perché a breve finalmente questa Giunta se ne andrà e ne subentrerà un'altra che si spera sempre sia migliore ma, alla mia età, già si sa che non farà nulla di piu', 
"Si vince sempre!", si vincono caramelle, peluches e palline. Ma é straordinario poter ritrovare, qui ed ora, i tempi in cui bambina mi fermavo con mamma davanti alle bancarelle della fiera e vincevo pesci rossi o bamboline!
Non ci sono giostre, ma un tappeto elastico ed un altro marchingegno che non capiro' se non fino a quando lo faranno funzionare.
E lo zucchero filato, che non mi é mai piaciuto ma che suggella da sempre  la festa paesana.
Le preoccupazioni, i guai, i pensieri pesanti ed i malanni vari li rimandiamo a lunedi' che tanto, in quanto prima giornata della settimana, é abituato ad ogni tipo di imprecazione.
Ed allora che la Domenica cominci!


Toto'
Dal film "Gli onorevoli" 1963




sabato 20 maggio 2017

C'é amicizia e amicizia...


L'antipatico

Non ho amici. Sono un solitario, burbero, misogino, arido ometto senza niente da dire e da dare. Non voglio condividere nemmeno un pezzettino della mia esistenza, non voglio conoscere la benchè minima parte dell'essere altrui.
Sono gretto, egoista, senza interessi ed anche avido e sparagnino. Figurarsi se posso essere considerato un amico da chiunque!
Sto bene solo: io, la mia casa, i miei libri , un po' di tv.
I miei gatti.

Ops...


Marisa Cappelletti



Concorsi letterari



Vorrei segnalarvi  tre concorsi completamente gratuiti, cioè senza quote di partecipazione, diversi dai soliti proposti, originali e stimolanti.
Come scrivo ogni volta: Val sempre la pena provarci!
Coraggio dunque e in bocca al lupo.


#breviletture  Anno: 2017 - Edizione: 2
 Scadenza 31/07/2017
Concorso letterario gratuito per Racconti (opere inedite)

Campionato Italiano della BugiaAnno: 2017 - Edizione: VI
- Scadenza 08/07/2017
Concorso letterario gratuito per Racconti (opere inedite)


Note Raccontate
Anno: 2017 - Edizione: III - Scadenza 30/06/2017
Concorso letterario gratuito per Racconti (opere inedite)

Marisa Cappelletti








venerdì 19 maggio 2017

Sembra impossibile ma...





Internet puo' essere un pericolo per i giovani: c`è di tutto, nel bene e nel male, dunque i genitori dovrebbero essere piu' che attenti alle attività telematiche dei figli. 
Ma avete mai pensato ai piu' che adulti? A quelle persone che da giovani avevano a disposizione, per comunicare, soltanto carta e penna ed un telefono?  Per loro le strade di internet possono essere un grande aiuto, una risorsa, un modo per essere meno soli:
A volte poi, bastano un po' di iniziativa, una speranza e tanto cuore, succedono miracoli telematici!
Succede cio' che non sarebbe stato possibile da giovani, a volte si possono persino ribaltare luoghi comuni, a volte succede l'impensabile...





Lei:


Un giorno troverai il modo ed il coraggio per quel giorno, un solo giorno da mattina a sera solo per noi.                                                                                                                                          Un giorno superero' questa maledetta paura che mi ha preso e saliro' sul treno : 1 ora circa per pensarti prima di incontrarti.                         Guardero' dal finestrino e ti cerchero' tra la gente in attesa. Ci sarai? 

Scendero' dal treno con la mente confusa ed il cuore che vorrà uscire dal petto. Mi fermero' per calmarmi e due braccia mi circonderanno, una voce cosi' cara ed amata mi dirà all'orecchio -Stai tranquilla, calma, sono qui e non ti lascio.- 

Afferrero' le mani che non conosco, le stringero' forte e sentiro' un sospiro lieve, un corpo che trema contro il mio  che trema di piu'.                                                                         Mi prendero' tutta la felicità di quel momento poi mi girero' e trovero' un volto che conosco, che mi sorriderà con una tenerezza infinita, due occhi pieni di lacrime mi guarderanno dietro gli occhiali appannati. Allora con mani insicure  togliero'  quegli occhiali,  le lacrime mi scenderanno giu' ed io non faro' niente per fermarle.
                                                                                  Un attimo, un solo attimo e saremo una nelle braccia dell'altro. Stretti, incuranti di chi, curioso, si chiederà cosa stanno facendo quei due vecchi signori, di chi non saprà mai né mai potrà capire il significato di quell'abbraccio.                                                                                        Non serviranno le parole perché in quell'abbraccio ci saranno tutto l'amore, tutto il bene, l'attesa, la speranza, la passione, la gioia, la felicità, tutti gli anni della prima e di questa seconda giovinezza, tutto il tempo passato a volere, soffrire, sognare, immaginare, aspettare ed amare, amare sempre di piu', in quell'abbraccio ci saremo semplicemente noi.                                                                                  Poi, sorridendo,  ci prenderemo per mano ed io mi sentiro' la tua bambina, la tua eterna ragazza, la tua donna.                                                                                                                              E tu sarai quel bambino biondo che non ho conosciuto e che consolero' tra le mie braccia,  il bel ragazzo mai scordato,  l'uomo dolce che sei, il mio uomo.  
                                                                                 Usciremo dalla stazione e non so bene cosa succederà: un caffè oppure un letto, il ponte  o quella torre là in fondo , ma senza ricordi, solo con la certezza di quello che ora siamo e sentiamo, con la passione che ci ha fatto impazzire cosi' tante volte, ma questa volta insieme.
Un giorno, forse. Un giorno sicuramente. Un giorno, solo un giorno oppure uno di tanti giorni. 
Chissà. 

Lui:
 
Amore mio,  darei non so cosa per riuscire a fare cio' che hai scritto con tanta tenerezza e dolcezza.                                                                                                                                                     Darei non so cosa per stare con te, unica donna che è stata capace di farmi dire: -Ho trovato il grande amore,  quello per il quale si puo’  anche morire per troppa gioia- 

Sono così emozionato per le cose che mi dici che non c'è bisogno del treno e della stazione perché anche cosi’ mi fai piangere di tenerezza e amore senza  fine.

Sei ciò che tutti sognano di avere nella vita: una donna meravigliosa con un animo dolcissimo e candido.                                                                   Ciao bellissima ragazza.

Lei:

Non ho e non so trovare parole adeguate per quello che mi scrivi.  

Ci regaliamo delle sensazioni e dei sentimenti straordinari, abbiamo fatto delle scoperte impensabili alla nostra età, ci siamo innamorati dello stesso tipo di amore: quello grande, quello che non é cosi' facile né scontato provare, viviamo per una telefonata, quattro righe, un'attesa infinita, un mondo di sogni che non sapevamo potesse esistere.

Sei l'uomo piu' dolce, tenero, splendido che abbia mai incontrato né che pensavo avrebbe mai incrociato la mia strada, sopratutto in questi anni ormai in discesa. 

Sei il solo uomo a cui ho detto e dico tutto quello che ho dentro, a cui riesco a dire piu' e piu' volte la parola amore, a cui non smetterei mai di dire amore mio. 

Sei il mio unico e solo uomo.  Sei il mio unico e solo grande amore.

Lui:

Vedrai un giorno o l'altro ci abbracceremo stretti, piangeremo insieme di felicità, ci diremo parole scontate ma stupende per noi, staremo in silenzio e sentiremo tutto quello che abbiamo dentro. Un giorno sarà cosi'. Deve essere cosi'.
Deve assolutamente essere come  dici tu.


Continua e continuerà, anche solo cosi',  sempre.....



Marisa Cappelletti 





mercoledì 17 maggio 2017

Insonnia


Quando l'insonnia ti prende e non ti lascia, quando la notte ti fa compagnia insieme al silenzio, quando hai cosi' tanto da ricordare che non sai da dove iniziare, quando, la notte,  stai bene con te stessa ed i tuoi pensieri.



Certe sere

Quelle sere, una di quelle
che non dormi e ti arrovelli
su quei giorni brutti e belli
 di un'esistenza magra,
di una vita vuota ed agra.
Una sera come tante
che ti capitan sovente,
che vuoi stare con te solo
ed al diavolo la gente!
Una di sera tra le sere
che riportano i ricordi
 di chi è stato e come fu
forse non rammenti più,
anche se non vuoi scordare
chi ti fece innamorare
 col sorriso e la bellezza
di un'età che non sa piu’ tornare.
 Certe sere e certe notti
 quando il cielo ti circonda,
la pienezza della luna
come un mare in cui si affonda
 la certezza di chi siamo,
i pensieri ed il richiamo
della terra che ti attira,
che ti gira e ti rigira
 come folle burattino
 in attesa di che cosa
tu non sai, anche se fingi
 una conoscenza assurda
 di tutto ciò che ti circonda,
mentre il nulla é il tuo destino,
 uomo piccolo e tapino.
Questa è una di quelle sere
 che appartengono a nessuno,
solo a quello che verrà
ed io resto qui seduta
sotto tutte queste stelle
a sentirmi in assoluta
sintonia con l'universo.
Voglio rimanere qui,
 nelle sere come questa
con la sinfonia che suona
maestosa nella testa,
con la poesia che canta
nella notte che sospesa
 mi accompagna nell'aurora
del domani che è in attesa.


Marisa Cappelletti


La notte
Modà





lunedì 15 maggio 2017

Un lunedi' esagerato...

Mi piace pensare che sarà cosi'



Vibrazioni

Nell'immortalità dell'universo tutto
una sottile vibrazione resterà di noi
sperduta nei silenzi dell'eterno,
infinitesimale ricordo di un amore
che non conobbe limiti mortali.


Marisa Cappelletti



domenica 14 maggio 2017

Festa della Mamma


Al di là della festa commerciale, auguri a tutte le donne!
Perché tutte le donne, figli o no, con il loro grande cuore 
sono e saranno sempre delle grandi madri!


Marisa Cappelletti



venerdì 12 maggio 2017

Le donne


Le donne hanno un particolare legame con la natura: sono in sintonia con la terra, il cielo ed il mare, gli eventi atmosferici, le stagioni.
Le donne sono le streghe che non sono mai state: scambiate per tali, in tempi antichi, solo perché intuitive, sensibili, umorali e intelligenti, molto intelligenti.
Le donne sono l'esempio piu' calzante e lampante del multitasking: lavorano fuori casa ed in casa, sono madri, mogli, amanti, figlie, sanno pensare a piu' cose contemporaneamente, realizzarle e portarle a termine con una determinazione unica, allevano, curano, consolano, pensano al corpo ed allo spirito, puliscono, lavano, stirano, preparano pasti, si alzano presto e si coricano tardi, giocano, chiacchierano, ridono, piangono ed amano, quanto amano le donne!
Le donne sanno soffrire fisicamente, moralmente, sentimentalmente in silenzio, senza disturbare né esagerare.
Le donne sanno rallegrarti la vita ma, se prese per il verso sbagliato, sanno anche reagire con orgoglio e duramente. 
Le donne sanno essere amiche insostituibili o nemiche per sempre.  
Le donne non invecchiano: sono e saranno sempre, se non esteriormente certamente nel cuore, nell'anima e nella mente, delle eterne ragazze e, cosa importantissima, non smetteranno mai di sognare.
Tutto qui? No, certamente no, le donne sono molto piu' di questo, ma non voglio esagerare.
Non é una riflessione da vecchia femminista, ma da donna consapevole!
Ebbene si': sono una donna. 
E ne sono felice,  orgogliosa e fiera!





Marisa Cappelletti



martedì 9 maggio 2017

Nell'aria

Perché mai spiegare?  Non serve!                                                                                                  


Tra noi

Nell'aria voci che giocano
coi suoni che si sovrappongono
ai gesti che non si vedono
e i cuori che sempre si incontrano. 

Degli anni che sono trascorsi
qualcosa di magico resta
ricordi che non si cancellano
sorrisi che ancora resistono.

Momenti che sembrano secoli
riempiti di parole magiche
pensieri che volano liberi
passando tra mari e nuvole.

La musica che ci circonda
e muta ci soffia sull'anima
ci spinge oltre i confini
imposti da luoghi lontani.

L'amore diventa palpabile
in un attimo che ci appartiene
e tutto appare più chiaro
nell'aria che porta distante.

Accordi poi si alternano
nei sogni che ancora esistono
in fondo a due eterne anime
che si corrono incontro e si fondono.

Che meraviglia tra noi!


Marisa Cappelletti

domenica 7 maggio 2017

Cosi', per allegria...

I poeti, di solito, sono tormentati, la tristezza è il loro pane quotidiano, l'allegria  un vocabolo sconosciuto. Ma ci sono giorni in cui un guizzo, un lazzo, all'improvviso un sorriso ed il cielo anche per i poveri poeti si rischiara. 




Tempo di maggio rap

La pioggia nel pineto
Ormai non cade piu’
E’ qui che piove  forte
Al posto di quel blu
Che maggio ci promette
Ed oggi non mantiene.

Scende  copiosa e smette
Per  poi  ricominciare
Passano notti e giorni
E giran le lancette
Ma il  sole indispettito
di scappare non smette

dietro nuvole nere
grandi e cumuliformi
che portano acquazzoni
e temperature giu’.
Ma questa primavera
ormai non torna piu’?

La pioggia nel pineto
Chi la ricorda ormai,
son finite le favole
mia dolce Ermione sai:
satelliti ed esperti
ci dicon che non c’è

la stagione promessa
ed è meglio anche per te
di rimaner coperti perchè
con questo tempo  ladro
che piove ovunque vai:
sui nostri  volti poco silvani,

su queste  mani stanche e
sui  freschi pensieri,
nonché su vestimenti  leggeri
che sconsideratamente
abbiamo messo ieri,

mia cara Ermione sai
alla nostra bella età,
un grande raffreddore
ed anche la bronchite
con questi giorni pazzi
vedrai ci piglierà.


Marisa Cappelletti









sabato 6 maggio 2017

L'eterno

Vecchia poesia per un sabato di maggio piovoso ed autunnale.


Dietro gli occhiali

Nascosti da spesse lenti
quegli occhi che mi hanno amata
che regalavano il blu profondo
di un'anima incontaminata,
ora guardano con tanta dolcezza
quel che resta di due vite invecchiate,
spese nell'illusione bugiarda
di giorni senza alcuna bellezza,
di anni riempiti del niente
scambiato per -questa si' che é la vita!-
Quel tuo sguardo immutato
che mi regala ancora il suo blu,
quell'amore che ho tanto amato
e che ancora riempie la mente,
quello sguardo sa darmi la gioia
di un finale che non sa finire,
un sipario che non si chiuderà
sotto sguardi di indifferenti cuori,

il tuo eterno sguardo ci salverà.

Guardami amore
Francesco Renga


Marisa Cappelletti



venerdì 5 maggio 2017

Il Giro


Mio padre era un grande appassionato di ciclismo ed ogni anno alla partenza del Giro d'Italia lui era là: prima davanti alla radio poi davanti allo schermo della TV.  In casa si conoscevano i nomi dei corridori dai capi-gruppo delle varie squadre fino all'ultimo dei gregari. Mia madre aveva un innamoramento platonico per Eddie Merckx. Anche io ero interessata alla storica corsa e seguivo con lui tutte le tappe.

Ma un bel giorno (eravamo alla fine degli anni '60, tempi di fermenti politici e sociali, di cambiamenti radicali)  io lo tradii: partecipai ad una manifestazione di protesta, non ne ricordo piu' la ragione, che in Piazza Duomo fermo' la partenza della prima tappa del Giro!
Ci furono scontri, caroselli della Celere ed anche giovani ragazze scatenate che vennero malmenate dalla Polizia.

Tornai a casa pesta ma soddisfatta: per quel giorno il Giro d'Italia l'avevamo fermato.
L'espressione di mio padre mi fece sorgere dei seri dubbi sull'utilità e l'intelligenza di quel che avevo fatto, le sue parole severe ma ferme e ragionate mi fecero vergognare e la mia ammirazione per quell'uomo che non aveva mai contestato il mio modo di pensare e di agire, ma aveva sempre cercato di dialogare e capire, lasciandomi poi libera di agire secondo la mia volontà, crebbe a dismisura.

Oggi alle 14.45 parte la Alghero-Olbia, i primi 206 chilometri della 100sima edizione del Giro d'Italia.

La guardero' per te Papà, certa che sarai qui vicino, con me. 


Bartali e Coppi
Girardengo


Il bandito ed il campione
Francesco De Gregori


Marisa Cappelletti