mercoledì 28 marzo 2018

In anteprima

E' appena nata, volutamente forte e passionale, come a volte sanno e possono esserlo certi sentimenti, certi grandi amori. 




Lascia che sia 


Se amore vuol essere,  dunque  che sia.
Senza ricordi e senza età, nell’aria e nelle parole,
dentro  le menti  e fuori,  sulla pelle e nei gesti.

E sia, ci prenda con forza e assurda prepotenza,
trascini la fantasia in un mondo  creato  e cercato,
perso  nell’assoluto  che ci sovrasta e fa male.

Feriti da armi pietose, disarmati  nella guerra
di pensieri  feroci e voleri implacabili noi,
prigionieri  senza resa, di sentimenti  urlanti .

Se cosi’ dev’essere, allora lasciamo che sia,
non fuggire ed io non fuggiro’,   metti coraggio
nei giorni che aspettano  l’eco dei nostri  passi.

Violento come un uragano inaspettato,
 trascinante come vortice che tutto ingoia,
corrosivo  e bruciante  consuma i sonni e le veglie.

E sia, lasciamolo  scorrere impetuoso,  cascata
chiara,  gelida e  fiammeggiante dentro anime
legate da fili di comprensione e desiderio lancinante.

Se tutto questo, tutto questo  si chiama amore,
allora si' lasciamo che sia.


Marisa Cappelletti




Senza paura

Dalla raccolta di poesie "Senza paura" edita da Aletti Editore


Noi


Ti ricordi rivederci quella sera
con le lacrime ed il cuore che tremava?

La dolcezza dell'estate che cos'era
con la nostra giovinezza che cantava!

E lo sai quanti anni son passati
quante strade quanta gente quanta vita?

Io lo so: forse non ci siamo amati,
ma ora si' e non sara' mai finita!

Mi ricordero' per sempre che cos'è,
anche se poco resta da aspettare ancora,

la dolcezza di questi anni quieti e,
nel crepuscolo di tutto, avere te.



Marisa Cappelletti




martedì 27 marzo 2018

Sempre io



Mi sono persa tanto, ma non rinnego niente.
Ho commesso errori enormi e piccoli sbagli, ma in quel momento le scelte erano
quelle giudicate giuste. Ho dato la mia esistenza per rendere accettabile quella di altri,
per anni non ho vissuto per me ed ho perso pezzi di vita, ma sono orgogliosa di quello che ho dato, anche se mi sono fatta molto male. Con una certa ironia dico sempre che almeno non conosco e non ho mai conosciuto la noia di una vita passata lungo binari e percorsi monotoni.
E poiché, come si dice, ogni medaglia anche la più scassata ha il suo rovescio, ora alla mia bella età mi sento pronta ad affrontare il mondo intero!
Ho rinunciato a tanto, ma ho imparato molto ed in fondo, visto il risultato, non mi sono persa niente.
E non voglio perdermi più nulla!



Marisa Cappelletti


lunedì 26 marzo 2018

Un po' di me


L'ho amata a fasi alterne questa vita.

L'ho lasciata scorrere quando, giovane ragazza con una lunga strada davanti, avrei dovuto afferrarla, aggrapparmi alla coda del destino e sfoderare tutta la grinta di un aggressivo libero arbitrio che, forse, mi avrebbe portata lontano.

L' ho odiata quando all'improvviso quella strada si é trasformata in un sentiero accidentato e ripido, senza uscita né fine; ho combattuto fino allo stremo, ho sperato, pianto, imprecato contro quel destino che mi si era rivoltato contro, mi aveva teso un terribile agguato per poi ingoiarmi insieme al mio presunto libero arbitrio.

L'ho osservata, spettatrice risentita, nel vivere degli altri: ho invidiato la tranquillità regalata ad alcuni, la fortuna capitata ad altri, lo scorrere tranquillo dei giorni di chi si lamentava di niente, guitto ingrato sul palcoscenico del destino.

Poi, finalmente, ho potuto sedermi in una momentanea bolla di tranquillità, riunire pensieri fuggiti per paura o per rassegnazione e guardarmi intorno con occhi divesi: gli occhi della maturità, della consapevolezza, della gioia delle piccole cose.

Ho visto una vita che sapeva sorridere, una natura sorprendente, un destino piu' malleabile, piu’ disposto, perché io gli avevo aperto la porta, a parlarmi serenamente.

L'ho scoperta tardi, questa vita che ora mi dona sensazioni e sentimenti dimenticati, che mi fa pensare ad un suo risarcimento per tutti gli anni disperati e non vissuti, che mi ha dato il coraggio, pur rimanendo al mio posto, di cambiare le prospettive della mia esistenza ed anche me stessa.

Ora so che le belle parole non servono, i buoni propositi lasciano solo il tempo impiegato ad esprimerli, le definizioni, le esperienze altrui, le generalizzazioni filosofiche sono solo aria, perché la vita é diversa per ciascuno, il destino agisce in modo imprevedibile e nessuno puo' insegnarci a vivere.

Ma so anche che riprendersi la vita si puo', si puo' continuare ad amare, cose o persone, animali o passioni, l'importante é imparare a conoscere sè stessi ed andare avanti, qualsiasi sia il tipo di strada che ci si trova a percorrere, l'importante è vivere!






This is my life
Shirley Bassey


Marisa Cappelletti




Dance dance dance

Una marcia o un ballo, a volte maratona a volte beguine, ma sempre in movimento: è d'obbligo, è la vita.




Che la festa cominci

Questa é la musica da quando siamo nati,
costretti dal destino ad un eterno ballo.
A volte sembra un tango a volte é rock'n roll,
ti piaccia o non ti piaccia muoverti devi sempre,
seguire le tue note anche quando sarai stanco.

Sgangherato palcoscenico, unico spettacolo:
musical straordinario eppur così scontato.
E tu primo ballerino tra milioni di primi
che cerchi di restare tra le file davanti.

Su quella chorus line che é illusione pura,
nessuno vincerà l'ovazione finale,
finchè cadrai anche tu nella polvere del palco,
deluso e stremato dalla tragica danza.


Marisa Cappelletti






domenica 25 marzo 2018

Alla mia ragione di essere ed esserci




Alla donna che ogni giorno si preoccupa per me, che mi telefona ogni momento per avere e dare consigli, per discutere di ogni cosa, per piangere e per ridere.

Alla ragazza che é stata e che continua e continuerà ad essere: quella ragazza che sa ancora illudersi mentre affronta da guerriera la realtà che non le é amica.

Alla bambina che fu: con la vocetta sottile, gli occhioni verdi sgranati, la manina nella mia e la fiducia assoluta nella famiglia che le stava intorno e negli amici che l'avrebbero abbandonata per crescere.

All'anima spensierata che con me canta a squarciagola vecchie canzoni, finestrini abbassati contachilometri da non guardare, vivendo momenti di felicità pura.

All'anima tormentata che troppo ha visto e troppo ha vissuto, che a volte trova pace ed a volte si nasconde al mondo.

Dedicato a cio' che mi é riuscito meglio, alla persona piu' importante della mia vita.

Dedicato alla  mia splendida figlia.

A Cristina.


Marisa Cappelletti



sabato 24 marzo 2018

Un sabato indeciso


Oggi il tempo non sa, contrariamente a ieri, se aprire le porte alla primavera o trattenere per la coda l'inverno per un ultimo giro di vento freddo.
Nell'attesa, questa notte l'ora legale entrerà nelle nostre vite, rubandoci un'ora del un meritto riposo domenicale.

Per allietarvi, almeno lo spero, il primo pomeriggio del sabato, propongo un racconto-favola-poesia che si sta, inaspettatamente per me, accomodando ben saldo al primo posto dei lavori piu' letti dell'anno sul sito ewritewrs, piattaforma di scrittura aperta a tutti coloro che hanno voglia di pubblicare i loro lavori.

 Racconto con ritmo


Il mare era verde, la rena già scura. La sera avanzava portando frescura sull'isola amata dal piccolo uomo di tuffi e di sole mai stanco, mai domo. 

Il vento portava da dove non so una voce argentina che stava cantando una nenia bambina. Il piccolo uomo si fermò incantato da quella canzone che aveva portato a lui così giovane e ancora sincero la dolcezza e l'amore del creato intero.


-Chi mai sei tu che canti come mai ho ascoltato, tu che mi racconti di onde e di blu di pesci e di mostri che mai ho incontrato, di un mondo che forse é andato perduto?-


-Io sono colei che impera regina tra stelle di mare e pesci d'argento, conchiglie dorate e vascelli in rovina.-

- Non so, non capisco, ti prego racconta la storia infinita, la fiaba che incanta!-

-Io sono Sirena padrona del mare, la donna del mito che ti sa incantare, ti lega con alghe fluttuanti nel blu, ti trascina con sè negli abissi, quaggiù dove tutto é irreale silenzio e poesia-

Il piccolo uomo avanzò tra le onde di quel mare verde rapito dal suono, dal canto e dall'utopia di una favola eterna d'amore e di pace. 

Sirena, bugiarda, gli tese le braccia attirando il giovane nella sua scia.

Il sole si perse nell'onda e le illusioni fuggirono via.

Il vento il canto quietò e nel buio incombente del piccolo uomo soltanto il ricordo restò.


Marisa Cappelletti


 

venerdì 23 marzo 2018

Triste e felice

Felice ma anche triste.
Certamente è possibile perchè certe storie, certi amori possono essere tanto, ma anche troppo poco.




E' tutto qui


Rubami
i pensieri della notte che ci abbraccia
e stringimi in cerchi di sogni impossibili.

I battiti veloci del cuore che ti appartiene
ed uniscili ai tuoi nel ritmo del destino.

I ricordi di quel che eravamo ieri e conservali
nel cassetto riempito insieme.

I giorni che rimangono da vivere
ed inventa la vita che non sarà.

Lascia che io rubi
tutto quello che senti e dici che provi e non  dai.

Ladri illusi e consapevoli di esistenze riunite
che non s’ incontreranno mai.


Marisa Cappelletti







martedì 20 marzo 2018

20 Marzo



Oggi è, nonostante il maltempo ed il freddo,  il primo giorno di primavera, l'equinozio della piu' bella stagione dell'anno.  
 

Lo scherzo delle stelle. Anche se siamo abituati a pensare che l'equinozio di primavera cada sempre il 21 di marzo, nel 2018 cade il 20, come negli ultimi anni, d'altra parte. Non si tratta (solo) delle temperature decisamente invernali di questi giorni, ma del fatto che quest'anno la data del primo giorno di primavera sarà anticipata al 20 marzo, con la nuova stagione che inizierà precisamente alle 17.15 ora italiana. 

In termini astronomici, gli equinozi (dal Latino 'aequs nox', notte uguale) sono i due 'momenti' della rivoluzione terrestre intorno al Sole, in cui quest'ultimo si trova all'incrocio tra l'equatore celeste e l'eclittica (ovvero il percorso dell'orbita terrestre attorno alla sua stella) e i suoi raggi colpiscono il nostro pianeta perpendicolarmente al suo asse di rotazione. Paroloni a parte, il risultato è semplice: la durata del giorno è pressochè identica a quella della notte. Come accade per i solstizi, anche gli equinozi sono considerati i momenti di passaggio tra una stagione e l'altra nei due emisferi: in quello boreale (il nostro), il 21 di marzo segna l'inizio della primavera e il 21 di settembre introduce l'autunno, viceversa nell'emisfero australe. 

Quest'anno però non sarà così, e non lo sarà più fino al 2102. Dal 2000, in base a una tabella del National Maritime Museum, l’equinozio si è verificato il 21 marzo solo due volte, nel 2003 e nel 2007.


Il motivo del fenomeno è in parte scientifico e in parte culturale. Il nostro calendario gregoriano infatti, introdotto da Papa Gregorio XIII nel 1582, stabilisce la durata dell'anno a 365,25 giorni, rendendo necessario aggiungere un giorno al calendario ogni quattro anni (anno bisestile) per evitare un graduale scostamento tra date e stagioni. Nonostante questo 'aggiustamento' quadriennale, e nonostante l'esclusione degli anni 'centenari' non divisibili per 400 da quelli bisestili, la rivoluzione terrestre non viene misurata con esattezza e gli equinozi astrali non corrispondono a date fisse ogni anno. Ecco spiegato il disallineamento tra calendario convenzionale e astronomico che fissa l'equinozio di primavera 2018 il 20 marzo.


Che sia il 20 o il 21 poco importa, perché quest'anno c'è una gran voglia di festeggiare l'arrivo della bella stagione e lasciarsi alle spalle il maltempo dei mesi passati e di questi giorni. Così ovunque ci si prepara a dare il benvenuto alla primavera con le tradizioni e le usanze più curiose della stagione che tutti i popoli e le culture (dall'antico Egitto al Cristianesimo) riconoscono come momento di rinascita, fertilità e luce. 

Marisa Cappelletti


domenica 18 marzo 2018

Poesia per la Domenica

Da una poetessa mostro sacro della poesia contemporanea, da una donna splendida, ironica, sensibile come e piu' di ogni poetessa, da una persona speciale.



 Dalla raccolta  Ai divani! Ai divani!

Ma questo non è sonno. Io dormo
nove ore ma non dormo;
Non mi accoglie il risveglio
perché anche se dormo io veglio.

La notte non mi stringe
e non mi chiude a letto,
anche se ho il corpo steso
non mi toglie al mio peso.

I miei non sono sogni
ma sono spiegazioni
pedanti e laboriose,
repliche scialbe e oziose
delle miie poche azioni.

E i suoni ampi e lontani
non aprono il mattino
diversità del fuori,
ma sono lo spavento
del giorno e dei rumori.


Dal libro Poesie (1974-1992)
di Patrizia Cavalli





venerdì 16 marzo 2018

Acrostico

Divertissement...



Ritorni
E mi ridai la vita.
Sorridi e
Tutto cambia intorno.
Aspetto ed il
Cuore scoppia.
Osservi i miei occhi e
Nei tuoi mi perdo.
Ma con te sono sicura
E saremo insieme.


Marisa Cappelletti


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domenica 11 marzo 2018

Racconti Lombardi



Il mio racconto sulla nuova Antologia di Historica Edizioni in libreria ed a Tempo di Libri!
Ispirato da un'antica canzone ed in memoria della mia dolcissima  Nonna Pina, nata nella Bassa e mondina in gioventu'.


Donna Lombarda

                              
Le mondine lavoravano e cantavano.
Il loro era un lavoro duro: tutto il giorno con i piedi e le gambe nell’acqua, a farsele mangiare, seppur coperte da spesse calze di cotone, da zanzare e tafani, ragni saltatori e bisce d’ogni dimensione. La schiena curva ed il sole a picco, il sudore negli occhi, le mani cotte dall’acqua e dalle piante estirpate.

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Non riusci’ a mangiare Rosa, aveva lo stomaco chiuso dall’ansia e dall’emozione e cosi’ usci’ prima dell’ ora stabilita  ed ando’ a sedersi al solito posto, godendosi quel po’ d’aria che stava portando con sé un temporale estivo.  Presto il buio si fece piu’ buio e all’orizzonte lampi viola apparivano e scomparivano dietro nuvole gonfie di pioggia.
In lontananza una saetta apparve  improvvisa e due scoppi simili a spari spaventarono Rosa che pero’ rimase  ferma al suo posto.
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Marisa Cappelletti



sabato 10 marzo 2018

Il bel Tempo


Dall'8 al 12 Marzo a Milano è Tempo di Libri.

La Fiera Internazionale dell'Editoria si apre per il secondo anno a Fiera Milanocity con oltre 650 appuntamenti e piu' di 900 ospiti.

Racconti, poesie, personaggi, dibattiti, presentazioni, una cultura globale in cui perdersi, attraversando 5 sentieri tematici, uno per ogni giornata: Donne, Ribellione, Milano, Libri e immagine, Mondo Digitale. 35mila metri quadrati di espositori nei padiglioni  3 e 4 e  14 sale piu' 3 laboratori. 
Ospiti illustri ovunque ed a qualsiasi orario, dalle 10 alle 20,30 l'8 ed l' 11 marzo, fino alle 22 il 9 ed il 10 ed infine chiusura alle 18 il 12 marzo. 

Ci saranno itinerari per ogni gusto a partire dall'enogastronomia allo sport, dal libro antico (imperdibile) fino ai misteri del mondo digitale.

 Le sale ed i laboratori faranno anche da palcoscenico a percorsi d'autore,strisce quotidiane, reading ed appuntamenti che mescolano musica, teatro, cinema, fumetti e mostre.

Qualche ospite tra le centinaia in arrivo?   

John Grisham, Roberto Bolle, Dacia Maraini, Carlo Cracco, Clara Sanchez, Ornella Vanoni, Pupi Avati, Gianrico Carofiglio, Vittorio Sgarbi, Alan Friedma, Eva Cantarella, Philippe Daverio, Roberto Vecchioni, Antonia Klugmann, Milena Gabbanelli 
e tantissime altre eccellenze nei campi piu' disparati.

L'8 marzo ho ascoltato con grande piacere Antonia Klugmann parlare della sua passione per la cucina, Teresa Mannino del suo amore di siciliana per una Milano che, appena arrivata, le faceva paura e di cui ora si sente parte integrante, la giornalista Maria Luisa Villa e la Vice Rettrice dell'Università degli Studi di Brescia Maria Grazia Speranza parlare di 100 donne che occupano posti di potere smentendo gli stereotipi maschili, ho ascoltato le splendide poesie declamate da due delle piu' importanti poetesse contemporanee Mariangela Gualtieri e Patrizia Cavalli.

E permettetemi di confessare che io ho amato da subito Patrizia Cavalli! Non la conoscevo: ho scoperto una donna libera, ironica, fantastica. 

Ho visitato molti stand di case Editrici importantissime e di piccoli Editori di nicchia, la postazione della Rai che trasmette in diretta con Robinson ed il mio Editore di Historica Edizioni.

Ho acquistato il libro di poesie di Patrizia Cavalli, che me l'ha gentilmente dedicato ed ho scoperto che a volte non servono i titoli, ma basta il contenuto.

Domani sabato 10 Marzo saro' ancora a Tempo di Libri per nuovi incontri e per il grande piacere di partecipare ed ascoltare persone speciali.


Marisa Cappelletti  


  

lunedì 5 marzo 2018

Elezioni politiche 2018


Ed anche questa è fatta! Dopo file insostenibili e tempi inaccettabili, è fatta. 
Almeno per ora.
Al Sud exploit del M5S. Al Nord ed al Centro doppio exploit del Centro Destra e per la gioia di Salvini  ed un po' meno di Berlusconi, la Lega ha superato Forza Italia. In tutto il Paese exploit al contrario del PD e dei suoi sotto-partitini.
Ma:
nessuno ha la maggioranza: i Cinque Stelle son convinti di governare dettando le regole e le imposizioni, il Centro Destra non farà alleanze con nessuno e la Sinistra non potrà fare nulla visto il risicato poco piu' del 20% .
Allora?  
Non so. Personalmente non vedo sbocchi possibili a meno che il Capo dello Stato decida di dare l'incarico a chi non rappresenta la maggioranza dei votanti. 
E non mi pare bello.
Ognuno ha fatto durante la campagna elettorale le sue esorbitanti e mirabolanti promesse, escludendo il ridicolo 80 euro del PD e solo a chi un lavoro già ce l'ha ed a chi ha figli.
Che viene da chiedersi che ne facciamo dei singles disoccupati? Li vogliamo sopprimere una volta per tutte?
I 5Stelle hanno promesso uno stipendio da impiegati di primo livello  a tutti i residenti disoccupati e non hanno detto dove li prenderanno tutti questi soldi nè hanno preso in considerazione l'eventualità che cosi' nessuno piu' voglia lavorare.
Il Centro destra promette di dimezzare le tasse e di darci quella sicurezza che non abbiamo piu' da tempo, mettendo poi l'Italia ed i suoi bisogni sempre al primo posto, l'Europa se ne faccia una ragione. Magari!
Che ne sarà di noi poveri italiani geni, artisti, navigatori ma soprattutto santi per merito, no per colpa, di questa classe politica? 
Lo scopriremo solo tenendoci aggiornati e tentando di vivere nonostante tutto cio'.


Marisa Cappelletti

venerdì 2 marzo 2018

Fuori tempo


Un giorno a Venezia, nella magia del tempo  e dei sentimenti.


Il carnevale del cuore


Senza maschere né confini senza bugie né limiti
un carnevale di cuore e di carne, Dioniso danza
con noi.

Venezia ci apre le braccia e poi nasconde materna
le mille ombre che libere stringono altre ombre
nel buio.

La musica ci invita con dolce allegria al sensuale ballo
con novelle dame ed improbabili cavalieri spogliati
di spade.

Eco insistente di passi sconosciuti ci segue per calli solitarie
una risata misteriosa interrompe l’incanto del momento
sospeso.

L’acqua marina osserva quieta e accompagna la festa
che assoluta ci appartiene regalando un giocoso senso
alla vita.


Marisa Cappelletti