domenica 30 aprile 2017

Filosofia spicciola domenicale


Pensiero pesante in una domenica difficile


Considerazioni da considerare
oppure chiacchiere vuote da non ascoltare
a noi la scelta di condurre il gioco
o lasciarci catturare dal troppo che oggi è cosi' poco.


Ma voi non fateci caso e godetevi questo giorno pieno di vento e di sole!


Marisa Cappelletti






sabato 29 aprile 2017

Sotto questo cielo


E il cielo sta li'

Il cielo sta al suo posto dove é sempre stato
gli uomini devono muoversi per nascita e per destino
sotto la sua cupola blu.
E non serve lanciare imprecazioni, ringraziare
per quello che capita o non é, lui sarà sempre li'
convitato di pietra all'umana mensa.
Tabula rasa ed in seguito imbrattata con azioni
e speranze sentimenti e tragedie che lasceranno
infine poche inutili briciole.
Da lassu' l'eternità del cielo osserva l'umana vita
agitarsi e penare per incomprensibili assurdità,
coperta che non cadrà mai,
enigma universale che starà sempre là.


Marisa Cappelletti



giovedì 27 aprile 2017

Dichiarazioni d'amore 2

E questa volta é quell'amore li', quello che pensate voi...


Ogni mattina, quando si avvicina l'ora, il mio cuore va piu' veloce,
mi arriva quel vuoto nello stomaco che ho provato solo a 17 anni,
la mente ha un solo pensiero, sento la tua voce ancora prima di parlarti.
Mi piacerebbe trovare almeno un nuovo modo per dirti il mio amore
ma non ci riesco, credo di aver detto già tantissimo.
Ma è sempre magnifico poter dire ad una persona quel TI AMO
che arriva sulle labbra direttamente dal cuore, senza pensarci né volerlo fermare.
TI AMO e mai affermazione è stata piu' spontanea e vera.
TI AMO in tutti i modi declinabili e non,
TI AMO per quello che sei e che mi dai.
TI AMO perché sai sempre trovare la strada per arrivarmi dritto nell'anima.
TI AMO perché sei il mio grande amore e non ho dubbi a riguardo.
TI AMO perché mi ami ed anche su questo non ho dubbi.                                                              TI AMO perché mi fai ridere
mi regali giorni belli e momenti magici perché non so dirti no,
perché sei tu, ancora tu, per sempre tu.
TI AMO perché TI AMO.
E basta.​




Ti amo
Umberto Tozzi & Anastacia

Marisa Cappelletti


Dichiarazioni d'amore



Sei la mia città.
Soffocata dallo smog, dal caldo estivo che scioglie l'asfalto e dalla nebbia che ti entra appiccicosa in gola durante l'inverno gelido.
La gente corre, corre sempre. Corre per prendere al volo l'autobus strapieno, per acchiappare la metro che chiude sempre le porte quando sei quasi arrivato. Corre per attraversare il caos di auto sulla circonvallazione e riuscire a "beccare" almeno il giallo del  semaforo.                             Corre a casa, corre per uscire di casa, per sport o per necessità.
Sei la mia città.
I ragazzi verso sera affollano i bar del centro, del Sempione, dei Navigli per il rito dell'aperitivo. Musica e chiacchiere, cibo e risate. Tutti i ragazzi che incontri sono belli, tutti i ragazzi sorridono, tutti i ragazzi amano e si amano: sono i giovani della mia città, come vorrei vederli.
Ma le tue strade sono piene di disoccupati, di disperati, di persone arrivate da ogni paese del mondo, le lingue si mischiano, come si mischia la disperazione ed anche se si fa molto, quel molto non é mai abbastanza.
La notte sei pericolosa: posso essere fortunata e non incontrare niente, posso essere nel posto sbagliato forse nel momento sbagliato ed incappare in tutto.
Sei la mia città ed io ti amo cosi' come sei:
sei la mia Milano.

  



Lucio Dalla
Milano

Marisa Cappelletti








mercoledì 26 aprile 2017

Piccola triste storia



Eve

La primavera era li' fuori, dietro le finestre sbarrate ed il sole, attraverso i vetri, provava a scaldare le mie spalle curve ed illuminava i colori che solitamente usavo per i miei quadri. Erano tutti uguali: la casa sulla scogliera, le nuvole nere ed un puntino laggiu', inerme, le piccole braccia spalancate come a voler spiccare il volo, le rocce rosse sotto il corpicino immobile.       

Ma allora, a quel tempo, il sole non mi scaldava piu' ed il mare allontanandosi mi domandava in continuazione: -Cos'hai fatto?- poi tornava chiedendo ancora -Cos'hai fatto?- 
E la testa mi scoppiava e la voce gridava e...E Aldo non c'era piu', il mio bambino era ormai nel vento, il rosmarino ed i gelsomini non profumavano per me. 

Un giorno, uno dei tanti giorni disperati, mi ritrovai con il corpo nell'acqua, i piedi che avanzavano, la mente piena solo del rumore della risacca. Le onde allungavano le braccia verso di me, il corpo ubbidiva alla schiuma bianca.
Gli occhi aperti in un mondo liquido, aspettavo la pace o la fine, non so.

Due braccia robuste mi afferrarono con violenza e mi trascinarono fuori dal blu, nonostante la mia resistenza e le mie urla.
-Eve? Signora Eve?- Aprii gli occhi e mi trovai ad un palmo di naso il viso preoccupato di Olga.
-Che succede cara? Perché questi lamenti? Ora prendiamo una bella compressa rosa, misuriamo la pressione e lasciamo perdere questo quadro per oggi, va bene?-

Si', lasciamo perdere quel quadro che mi fa ancora tanto male e scordiamoci tutto con un bel sonno chimico che, in fondo, é l'antidoto piu' adatto ai ricordi insani ed ai rimpianti dolorosi.

Poso' il pennello ed i pensieri confusi, inghiotti' la pastiglia ed attese l'oblio.


Marisa Cappelletti





martedì 25 aprile 2017

La Poesia


La poesia "Se" ( del 1895) ci svela i suggerimenti che Kipling padre rivolge a suo figlio affinché riesca a diventare un "Uomo".

Un meraviglioso inno alla vita, che Kipling dedica al figlio, dove a fare un uomo sono i sogni, i valori, la libertà e la volontà di considerare ogni passo della nostra esistenza come un cammino verso qualcosa di nuovo. Una stupenda riflessione in versi che da "figli" ci insegna a diventare Uomini.


SE

Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad avere fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e a non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
e tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio:
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
e trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per abbindolare gli sciocchi,
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita infrante,
E piegarti a ricostruirle con arnesi logori.
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non fiatare una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”
Se riesci a parlare con la folla e a conservarti retto,
E a camminare coi Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni istante che passa,
Tua è la terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è più – sei un Uomo, figlio mio!


Rudyard Kipling,


lunedì 24 aprile 2017

La felicità

“Ho deciso di essere felice perché fa bene alla mia salute. ” Voltaire
Innanzitutto distinguerei la gioia dalla felicità: gioia é un momento di contentezza, di piacere, mentre felicità è uno stato d'animo positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri.
La nozione di felicità intesa come condizione (più o meno stabile) di soddisfazione totale, occupa un posto di rilievo nelle dottrine morali dell'antichità classica, tanto è vero che si usa indicarle come dottrine etiche eudemonistiche (dal greco eudaimonìa) solitamente tradotto come "felicità". Il termine non solo indica gioia ma l'accettazione del diverso e la tranquillità con gli altri.
Questo é quanto si puo' leggere, in breve, sull'argomento.
“Siate felici, agite nella felicità, sentitevi felici, senza alcuna ragione particolare.” Socrate
Il mio parere personale, formatosi in tanti decenni di vana ricerca della stessa, in periodi in cui ho potuto affermare con cognizione di causa che la felicità non esiste, in giorni e giorni sospesi tra la gioia e qualche altra cosa a cui non so dare un'esatta definizione. é che la felicità é una condizione assolutamente soggettiva, condizione che non sarà mai stabile né definita o definitiva.
La felicità è un attimo di amore assoluto, di sintonia perfetta con la natura, di appartenenza all'Universo, di scoperta di sé, di accettazione del tutto.
“Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.” Khalil Gibran


Marisa Cappelletti



domenica 23 aprile 2017

Tempo di leggere

Oggi é la giornata mondiale del libro.
Quale modo migliore di passarla se non alla Fiera dell'editoria di Milano? 
Ho visto tantissimi libri, incontrato persone interessanti, ascoltato autori famosi, ho passato una bellissima giornata immersa nel profumo dei libri!

Clara Sanchez (ricordate Il profumo delle foglie di limone?) parla, in un buffo italiano, di Jane Austin: della donna, della scrittrice e del secolo che l'ha vista vivere. Poi parla di sé, delle giovani protagoniste dei suoi libri, del coraggio delle donne, della loro indipendenza e della sua vita.
Brillante, intelligente, ironica e simpatica.
Grandissima Clara!

Milo De Angelis, famoso poeta milanese, legge le sue crude e bellissime poesie.

Nell'angolo della Rai Alberto Rollo parla del suo libro su Milano.

Marisa Cappelletti





giovedì 20 aprile 2017

Tempo di Libri


Cosi' si chiama la nuova Fiera del libro che si è inaugurata ieri alla Fiera Milano Rho e che andrà avanti fra 550 espositori e centinaia di eventi in loco dalle 10 alle 19,30: Dopo le 19,30 ci sarà il Fuori Tempo di Libri ovunque per luoghi e  strade di Milano, fino a domenica 23 aprile.
Se vi piace leggere, se amate i libri, se vi piace scrivere, ascoltare, cercare, imparare, questi giorni sono tutti per voi!
E' la nuova Fiera dell'Editoria, cinque giorni di esposizioni e di incontri con grandi autori.
Sarà possibile cenare con scrittori famosi, affrontare maratone di lettura con volontari ed attori teatrali molto conosciuti, ci saranno eventi musicali e teatrali, approfondimenti monografici, bookcrossing negli aeroporti, ogni giorno allo stand del Corriere della Sera ci saranno giornalisti che offriranno una rassegna stampa quotidiana ed ancora dibattiti con critici televisivi ed artistici, fino ad arrivare alle tavole rotonde con docenti e scrittori. Il nutritissimo programma é scaricabile sul sito
www.tempodilibri.it
ma lo si puo' trovare anche nello stand del Corriere. 
A tutti coloro che vorranno e potranno partecipare, buona scelta e...buona lettura!




Marisa Cappelletti



domenica 16 aprile 2017

Poesia


Pasqua
di Gianni Rodari


Campane di Pasqua festose
che a gloria quest’oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite la braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch’è bella, ch’è buona la vita,
se schiude la porta all’amore.


Marisa Cappelletti



Buona Pasqua!


Che siano giorni finalmente sereni per tutti voi. per l'umanità intera ed anche per me, la mia famiglia, per coloro a cui voglio e che mi vogliono bene.
Tanta serenità! 


Marisa Cappelletti



giovedì 13 aprile 2017

Perché scrivo?

Per grande passione e per diletto, per regalare e regalarmi, per necessità del cuore.



E scrivo


Scrivo e voglio scrivere per allegria, per tristezza, per nostalgia.
perché i ricordi tracimano e gli anni avanzano, per fermare i pensieri
che scappano e le storie che si accavallano e si confondono.
Scrivo perché mi piace far trapelare un po' di me tra le righe
e condividere cosi' le tante emozioni che mi trascinano
in un vissuto mai cosi' chiaro e traboccante di sogni giovani.
Scrivo perché devo, perche voglio perché é un vizio assurdo,
per raccontare a chi mi ama favole sciocche o tristi verità,
per raccontarmi storie impossibili e speranze irraggiungibili.
Scrivo perché é primavera e le anatre là fuori starnazzano
per amore, perché il mio cane russa in tutta la sua vecchiaia
finalmente serena accanto a me, perché sono felice di essere
come sono: donna forse poetessa e forse scrittrice, ma certamente
scrivo perché vivo e questo mi riempie di gratitudine.

Marisa Cappelletti



Speranza o forse solo illusione

Forse....
Ma non ditemi che non sarebbe bello un piccolo pensiero d'immortalità.


Limiti

Nell'immortalità dell'universo tutto
una sottile vibrazione resterà di noi
sperduta nei silenzi dell'eterno,
infinitesimale ricordo di un amore
che non conobbe limiti mortali.


Marisa Cappelletti





mercoledì 12 aprile 2017

Malanni


E poi arriva il raffreddore, quando non te lo aspetti piu' perché c'é il sole che pare quasi estate, l'aria é tiepida, ti colora il viso e le roselline gialle sul terrazzo, chissà perché, sono già sbocciate.
E poi il raffreddore peggiora e a fargli compagnia arriva improvvisa la febbre e va su su, non ti fa dormire, ti fa scoppiare la testa, ti obbliga a medicine e impacchi freddi.
Ma non basta perché, inaspettata, ecco una tosse cavernosa che ti scuote dentro e ti graffia la gola aggiungendo altre medicine sul comodino accanto al tuo letto di dolore.
E pensi che non passerà, che non guarirai, che sei vecchia e che morirai.
Di influenza.
Ma una speranza là in fondo brilla fioca: forse mi passerà e magari potro' anche festeggiare la Pasqua con la mia famiglia in quell'agriturismo oasi naturalistica dove ho già prenotato il pranzo di domenica.
Forse.   


Marisa Cappelletti  



lunedì 10 aprile 2017

Ma per fortuna c'é ancora l'amore!

Vecchio o giovane, sincero o bugiardo, amaro o felice lui c'é sempre forse non per sempre, non chiediamo troppo al destino, ma c'é e ci sarà e sarà lui il padrone della nostra vita, in qualunque modo comanderà i cuori di tutti, finché riusciremo ad avere un cuore.



Ladri di sogni 

Rubami
le parole della canzone che mi si addice
e cantale con la voce che mi fa vibrare.

Rubami
i pensieri della notte che mi abbraccia
e stringimi nei cerchi di sogni impossibili.

Rubami
i battiti veloci di un cuore che ti appartiene
ed uniscili ai tuoi nel ritmo del destino.

Rubami
i ricordi di quel che eravamo ieri e conservali
nel cassetto che abbiamo riempito insieme.

Rubami
i giorni che rimangono da vivere ancora
ed inventami la vita che potrebbe essere.

Lascia che io rubi
tutto quello che senti e dici che provi e dai,
ladri illusi e consapevoli noi di esistenze
che non si incontreranno mai.


Marisa Cappelletti





Buongiorno!

Buon lunedi'.



La scorsa settimana é stata frenetica per Milano: c'era il Salone del Mobile, il piu' importante evento nel settore dell'arredamento, del desing e dell'architettura a livello mondiale. Alla Fiera di Rho c'erano tantissimi espositori con il meglio del design italiano, dal piu' classico al piu' innovativo, dal piu' famoso al piu' tecnologico. C'era di tutto per tutti, sempre all'insegna della creatività e del buon gusto. 
L'evento poi si é aperto come una scatola a sorpresa per diffondersi con altre mostre, spettacoli, feste ad inviti ed anche aperte a chi ha avuto la voglia l'interesse e la fortuna di parteciparvi, in molte parti della città. 
Il Fuorisalone..
C'erano installazioni nel chiostro dell'Univesità degli Studi nota come La Statale,

il quartiere di Brera, 

le vie del Quadrilatero, 


 la Triennale,

e poi Via Savona e Via Tortona, 

Via Durini, 

Porta Venezia, 

Porta  Nuova, 

Lambrate 

ed altri quartieri ancora.



Tutto interessante, bellissimo, appagante per gli occhi e la fantasia ed anche fisicamente  stancante perché una settimana non è sufficiente per vedere, partecipare, informarsi  ed essere assolutamente orgogliosi della propria città.

Ma non posso concludere questa piccola orgogliosa mostra fotografica senza ricordare l'immenso lavoro di protezione e sorveglianza delle Forze dell'Ordine tutte, del senso di appartenenza, della profonda e totale fiducia nella libertà di ciascun individuo, nello sprezzo assoluto delle farneticanti minacce terroristiche che ci vorrebbero chiudere in casa, delle migliaia e migliaia non solo di milanesi ma di persone arrivate da ogni parte del mondo  che hanno deciso di partecipare con grande serenità a questa straordinaria settimana milanese.


Marisa Cappelletti



mercoledì 5 aprile 2017

Ma perché?


Dice il Dalai Lama:
"Se fossimo piu' consapevoli che tutto si puo' perdere in un secondo, ci sarebbe molta meno cattiveria intorno a noi".
A mio parere Tenzin Gyatzo (attuale Dalai Lama) é troppo buono ed ottimista verso gli uomini tutti.
I dittatori non sanno rinunciare al loro potere e percio' privano della libertà, tradiscono, torturano, uccidono l'uomo che si ribella alla loro supremazia imposta, ma anche gli innocenti che capitano sul loro sciagurato cammino. I delinquenti  rubano, aggrediscono, uccidono chi si oppone alla loro violenza in qualsiasi modo, anche solo verbalmente.  L'uomo insulta l'uomo che non é d'accordo con il suo pensiero, maltratta l'essere umano ma anche l'animale che non fa quel che lui vorrebbe, che non risponde subito al suo volere, che semplicemente gli sta davanti senza colpa alcuna se non quella di non rientrare nei suoi progetti, nei suoi desideri, nella sua vita.
Se fossimo piu' consapevoli di quanto la vita sia breve, di quel che ci circonda, della natura, dei sentimenti degli altri, dell'amore che si puo' sempre provare per cose e persone, se sapessimo essere davvero uomini, se ci sapessimo fermare anche solo un momento a riflettere e chiederci il perché di tutto, allora si', forse, e solo forse, potremmo essere un po' meno cattivi. 


Marisa Cappelletti




Che fantastica storia é la vita
Antonello Venditti & Gato Barbieri


La vita                                                                     Shirley Bassey                                                          

                                           




domenica 2 aprile 2017

Arsura estiva


L'estate é ancora lontana ed anche se ieri ci ha illuso con i suoi 25 gradi, oggi con la pioggia e le temperature precipitate all'ingiu' dobbiamo prendere atto che il mare azzurro ed il solleone sono ancora un miraggio sfocato.
Ma sognare é lecito e ricordare si puo' e allora...


Miscellanea estiva


L'arsura che avanza
nei parchi sui fiori
di giallo arroganza
ricopre i colori.
Zanzare insistenti
insetti molesti
di notti bollenti
riempiono i cesti.

Nell'aria pesante
nell'afa incombente
un'immagine fresca
mi riempe la mente.​
Ti prego mio bene
la sera è incantata
su, portami infine
una birra gelata!

Altre estati altre sere,
gonne corte e sorrisi,
passate a ballare
in quei paradisi
riempiti di musica
dolce o assordante
su mari improbabili
con luna accecante.

Coca cola ed abbracci
sulla spiaggia deserta:
copioni già scritti
con una fine sofferta.
Estati lontane
lasciate e fuggite,
canzoni e risate
di esistenze perdute.

Un mojito mio caro:
voglio poter affogare
la tristezza bastarda
d'un ricordo da cancellare.

Summertime
Janis Joplin

Marisa Cappelletti


  

sabato 1 aprile 2017

1 Aprile 2017

 Anche gli dèi amano gli scherzi.  (Platone)




Oggi è il 1 aprile, giorno in cui molti cercano di ingannare i loro amici e parenti. Da non confondere con il 15 aprile, quando la gente cerca di ingannare il fisco.                                                               (Jay Leno)

Per quanto possiate sforzarvi non riuscirete a superare il miglior #pescedaprile degli ultimi anni: “La ripresa è vicina”.
(itscetty, Twitter)

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. (#pescedaprile del 1948)
(Umb80, Twitter)

E se il pesce d’aprile fosse in realtà il 2 aprile, e quest’oggi fossimo tutti vittima di un pesce d’aprile? 
(Anonimo)


La leggenda del Pesce d’Aprile


Una leggenda popolare narra che Dio terminò la creazione del mondo proprio il primo di aprile. Finita l’opera, se ne andò in cielo lasciando gli uomini soli. Essi erano tutti un po’ storditi e non sapevano cosa fare. Alcuni si misero allora a cercare il cibo per sfamarsi e un posto riparato per passare la notte. Altri, meno intelligenti e più preoccupati, invece di rendersi utili cominciarono a ostacolarli.                                                                                                             -Questa pianta è troppo brutta! Non può essere buona da mangiare!-                                   dicevano gli sciocchi togliendo dalle mani di un uomo intelligente una bella carota.                      - Questo posto è troppo buio! – dicevano i paurosi, impedendo agli uomini intelligenti di entrare in una grotta calda e ospitale.                                                                                                   Stanchi di essere ostacolati, gli uomini intelligenti ebbero un’idea: inviarono gli uomini sciocchi a cercare una pianta buonissima chiamata “Succulenza” che cresceva nel posto esatto dove  tramonta il sole. Gli sciocchi partirono alla ricerca di questa pianta inesistente seguendo il  cammino del sole, senza nemmeno sospettare che erano stati presi in giro… In verità la succulenza” non esisteva proprio!  
                                                   
Da allora i furbi il 1° d’Aprile sono soliti fare scherzi ai creduloni, mandandoli in giro tutto il giorno a cercare cose inutili o introvabili.                                                                                             L’origine del nome “pesce d’aprile” deriverebbe, secondo l’opinione comune, dal fatto che proprio il primo aprile il sole esce dalla costellazione dei Pesci.


Marisa Cappelletti