martedì 20 marzo 2018

20 Marzo



Oggi è, nonostante il maltempo ed il freddo,  il primo giorno di primavera, l'equinozio della piu' bella stagione dell'anno.  
 

Lo scherzo delle stelle. Anche se siamo abituati a pensare che l'equinozio di primavera cada sempre il 21 di marzo, nel 2018 cade il 20, come negli ultimi anni, d'altra parte. Non si tratta (solo) delle temperature decisamente invernali di questi giorni, ma del fatto che quest'anno la data del primo giorno di primavera sarà anticipata al 20 marzo, con la nuova stagione che inizierà precisamente alle 17.15 ora italiana. 

In termini astronomici, gli equinozi (dal Latino 'aequs nox', notte uguale) sono i due 'momenti' della rivoluzione terrestre intorno al Sole, in cui quest'ultimo si trova all'incrocio tra l'equatore celeste e l'eclittica (ovvero il percorso dell'orbita terrestre attorno alla sua stella) e i suoi raggi colpiscono il nostro pianeta perpendicolarmente al suo asse di rotazione. Paroloni a parte, il risultato è semplice: la durata del giorno è pressochè identica a quella della notte. Come accade per i solstizi, anche gli equinozi sono considerati i momenti di passaggio tra una stagione e l'altra nei due emisferi: in quello boreale (il nostro), il 21 di marzo segna l'inizio della primavera e il 21 di settembre introduce l'autunno, viceversa nell'emisfero australe. 

Quest'anno però non sarà così, e non lo sarà più fino al 2102. Dal 2000, in base a una tabella del National Maritime Museum, l’equinozio si è verificato il 21 marzo solo due volte, nel 2003 e nel 2007.


Il motivo del fenomeno è in parte scientifico e in parte culturale. Il nostro calendario gregoriano infatti, introdotto da Papa Gregorio XIII nel 1582, stabilisce la durata dell'anno a 365,25 giorni, rendendo necessario aggiungere un giorno al calendario ogni quattro anni (anno bisestile) per evitare un graduale scostamento tra date e stagioni. Nonostante questo 'aggiustamento' quadriennale, e nonostante l'esclusione degli anni 'centenari' non divisibili per 400 da quelli bisestili, la rivoluzione terrestre non viene misurata con esattezza e gli equinozi astrali non corrispondono a date fisse ogni anno. Ecco spiegato il disallineamento tra calendario convenzionale e astronomico che fissa l'equinozio di primavera 2018 il 20 marzo.


Che sia il 20 o il 21 poco importa, perché quest'anno c'è una gran voglia di festeggiare l'arrivo della bella stagione e lasciarsi alle spalle il maltempo dei mesi passati e di questi giorni. Così ovunque ci si prepara a dare il benvenuto alla primavera con le tradizioni e le usanze più curiose della stagione che tutti i popoli e le culture (dall'antico Egitto al Cristianesimo) riconoscono come momento di rinascita, fertilità e luce. 

Marisa Cappelletti


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