giovedì 24 maggio 2018

Poesie

Rileggendo le bellissime poesie di Cesare Pavese, poesie che sono quasi racconti, resto sempre incantata dalla sua capacità di proporci la vita di tutti i giorni e di lasciar trasparire tra le righe i demoni che lo tormentavano. Vorrei proporre la piu' famosa ed una delle piu' brevi. Non è certo allegra, ma nessuna opera di Pavese lo è.




Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese



 Vittorio Gassman
recita Pavese


Marisa Cappelletti



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