domenica 27 maggio 2018

Domenica, malinconica Domenica


Ci sono momenti in cui una persona a te cara ti delude. Forse per colpa sua o forse per colpa tua che ti aspettavi quel che non é in grado di darti, che ti aspettavi di piu', che pensavi fosse come te. Ma non lo è e non lo sarà.
Che faccio? Prima di tutto glielo dico, cerco un dialogo, una spiegazione e poi, ebbene si', divento fredda, sarcastica e, se vedo che non c'è speranza, cancello. Per un periodo o per sempre.
Dipende dalle circostanze. 
Poi cerco di sgombrare la mente e mi rifugio nelle mie poesie. 
Come questa, che non riflette nulla di cio' che ho scritto prima, ma lascia solo trasparire la mia malinconia. 

E la notte

I sogni si fermarono là, sull’orizzonte ingombro,
appesi ad un tramonto incombente.
L’aria rimase immobile per un tempo indefinito,
gonfiando le gote di rosati cumulonembi.
Margherite stanche di un polveroso giorno
piegarono il capo sottomettendosi al volere del tempo.
Una rondine solitaria lancio’ un malinconico garrito
alle chiome degli alberi che si andavano scurendo.
Gli occhi delle case si aprirono su deschi
illuminati da gialle luci e sentimenti contrastanti.
E all’improvviso , inattesa ma cercata, sali’ la notte.


Marisa Cappelletti








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