giovedì 19 luglio 2018

Concorsi Letterari

Consigli ed esperienze


Mi piace scrivere, ma siccome sono eternamente di corsa, insofferente ed amante della sintesi, scrivo racconti brevi.  Sono consapevole della mia incapacità di scrivere un romanzo od una storia di piu’ di 20, facciamo 10  cartelle ma, non avendo grandi ambizioni letterarie, mi sta bene cosi’.
Mi piace partecipare a concorsi letterari. Rigorosamente gratuiti, rigorosamente indetti da case editrici serie o da associazioni altrettanto serie.

Ho una certa esperienza in queste cose avendo partecipato negli anni a tante competizioni letterarie percio’ ecco alcuni consigli:

- Lasciate perdere quei concorsi che chiedono una qualsiasi partecipazione  finanziaria per presunte spese di  segreteria: sia che  chiedano una somma irrisoria sia che i costi vadano dai 5 ai 50 euro (un concorso abbastanza famoso ne chiede 200), oppure ancora peggio un tanto a poesia come un tanto al chilo le ciliegie al mercato, ci rimetterete  sempre e comunque voi.

- Cercate informazioni su chi indice il concorso. Non immaginate nemmeno quanti furbi ci sono anche in questo ambito!  Mi è capitato  di incontrare una sedicente scrittrice -avvocatessa – editrice-mecenate che, incassati i “diritti di segreteria” spediva a ciascun partecipante un attestato di partecipazione consistente in una foto da stamparsi in proprio da internet  e pubblicava, su richiesta, un libro dei vari autori cascati  nella truffa (me compresa) in self-publishing  facendo figurare in copertina soltanto il proprio nome, come autrice del tutto.

-  Controllate le piccole Case Editrici e se pubblicano a pagamento passate ad altro. Ammesso che possiate vincere il concorso, riceverete senza dubbio alcuno una “proposta di pubblicazione” con la clausola dell’obbligo di acquisto di un certo numero di copie. Allora pubblicate da voi tramite Il mio libro o Youcanprint o altre piattaforme apposite.

-  Sappiate  che solitamente le varie Biblioteche comunali o anche i Paesini che vi invitano alla partecipazione solitamente non andranno mai oltre le mura della sala  lettura o consiliare del paesino stesso. Scordatevi pubblicazioni o codici ISBN o anche un minimo di pubblicità. Tutto avrà inizio e fine  su quattro sedie e 5 intervenuti con i complimenti dell’addetto comunale.

- I concorsi regionali invece, e non solo quelli, hanno la brutta abitudine di privilegiare i poeti o gli scrittori appartenenti alla Regione. Di solito. Ma se volete rischiare, fatelo.

-Infine ma non finisce certo qui ci sono le associazioni che per accettare vostri scritti richiedono l’iscrizione annuale con tanto di tessera e giornalino mensile o trimestrale o  quando lo stampano lo stampano. Toglietevi la curiosità di andare a vedere su Google Maps le sedi di queste associazioni che solitamente si fanno passare per ONLUS .  Scoprirete palazzi o alazzine residenziali qualsiasi, senza nemmeno una targa esterna ad indicare la presenza di almeno un ufficio.

Scoraggiati?

No! Sappiate che i concorsi ben scelti sono sempre un’ottima palestra di scrittura e, se scegliete le Editrici giuste, avrete anche, qualora  il vostro lavoro venga  giudicato di un certo valore, la soddisfazione, anche solo per iniziare, essere premiati in bei contesti storici da giurie di qualità e da un Editore onesto,  di vedervi pubblicati  in un bel libro canonicamente stampato e dotato di codice  ISBN, indispensabile per la vendita nelle librerie, con il vostro Nome e Cognome.

Potrebbe anche capitarvi, come a volte capita, di ricevere una richiesta di pubblicazione con regolare contratto  editoriale, royalties incluse.

Posso garantirlo personalmente.


Marisa Cappelletti




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