"Allora per la prima volta ci siamo accorti che la
nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un
uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata:
siamo arrivati al fondo. Più giù di così non si può andare: condizione umana
più misera non c’è, e non è pensabile. Nulla più è nostro: ci hanno tolto gli
abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci
ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo
conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al
nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga."
Scrivo racconti e poesie. Leggo tutto e di tutto. Amo la musica. Vivo i miei anni intensamente. Inutile ma doveroso aggiungere che tutti i diritti dei racconti e delle poesie pubblicati a mio nome sono coperti da Copywrite e quindi di mia esclusiva proprietà. La riproduzione è vietata.
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