venerdì 5 maggio 2017

Il Giro


Mio padre era un grande appassionato di ciclismo ed ogni anno alla partenza del Giro d'Italia lui era là: prima davanti alla radio poi davanti allo schermo della TV.  In casa si conoscevano i nomi dei corridori dai capi-gruppo delle varie squadre fino all'ultimo dei gregari. Mia madre aveva un innamoramento platonico per Eddie Merckx. Anche io ero interessata alla storica corsa e seguivo con lui tutte le tappe.

Ma un bel giorno (eravamo alla fine degli anni '60, tempi di fermenti politici e sociali, di cambiamenti radicali)  io lo tradii: partecipai ad una manifestazione di protesta, non ne ricordo piu' la ragione, che in Piazza Duomo fermo' la partenza della prima tappa del Giro!
Ci furono scontri, caroselli della Celere ed anche giovani ragazze scatenate che vennero malmenate dalla Polizia.

Tornai a casa pesta ma soddisfatta: per quel giorno il Giro d'Italia l'avevamo fermato.
L'espressione di mio padre mi fece sorgere dei seri dubbi sull'utilità e l'intelligenza di quel che avevo fatto, le sue parole severe ma ferme e ragionate mi fecero vergognare e la mia ammirazione per quell'uomo che non aveva mai contestato il mio modo di pensare e di agire, ma aveva sempre cercato di dialogare e capire, lasciandomi poi libera di agire secondo la mia volontà, crebbe a dismisura.

Oggi alle 14.45 parte la Alghero-Olbia, i primi 206 chilometri della 100sima edizione del Giro d'Italia.

La guardero' per te Papà, certa che sarai qui vicino, con me. 


Bartali e Coppi
Girardengo


Il bandito ed il campione
Francesco De Gregori


Marisa Cappelletti




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