“Ho deciso di essere felice perché fa bene alla mia salute. ” Voltaire
Innanzitutto distinguerei la gioia dalla felicità: gioia é un momento di contentezza, di piacere, mentre felicità è uno stato d'animo positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri.
La nozione di felicità intesa come condizione (più o meno stabile) di soddisfazione totale, occupa un posto di rilievo nelle dottrine morali dell'antichità classica, tanto è vero che si usa indicarle come dottrine etiche eudemonistiche (dal greco eudaimonìa) solitamente tradotto come "felicità". Il termine non solo indica gioia ma l'accettazione del diverso e la tranquillità con gli altri.
Questo é quanto si puo' leggere, in breve, sull'argomento.
“Siate felici, agite nella felicità, sentitevi felici, senza alcuna ragione particolare.” Socrate
Il mio parere personale, formatosi in tanti decenni di vana ricerca della stessa, in periodi in cui ho potuto affermare con cognizione di causa che la felicità non esiste, in giorni e giorni sospesi tra la gioia e qualche altra cosa a cui non so dare un'esatta definizione. é che la felicità é una condizione assolutamente soggettiva, condizione che non sarà mai stabile né definita o definitiva.
La felicità è un attimo di amore assoluto, di sintonia perfetta con la natura, di appartenenza all'Universo, di scoperta di sé, di accettazione del tutto.
“Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.” Khalil Gibran
Marisa Cappelletti
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