giovedì 8 dicembre 2016

D'Amore

Oggi parlo d'amore. Non è una novità. Che io ne parli, che se ne parli.
Non necessariamente dei miei amori, o forse si', chissà.




Siamo due ragazzi fortunati

Dicono: il primo amore non si scorda mai. Non so, forse non ricordo, ma forse sì, sei stato il primo per cui ho provato qualche cosa di forte ed è vero, in fondo nessuno dei due ha scordato l'altro.
Ma poi dicono anche che non si può tornare indietro, quel che è stato è stato.
Siamo l'eccezione che conferma la regola?
O siamo la dimostrazione che niente è scritto e niente è la dimostrazione di niente?
Dicono: l'amore non ha età. Qualche anno fa due come noi mi avrebbero fatto sorridere con una certa sufficienza. Ora so che hanno ragione.
Ti dico: "sei nel mio destino". Sorridendo mi dici "e meno male che alla fine se n'è accorto"
Siamo due adolescenti cresciuti lontani, ci siamo innamorati così profondamente, ci conosciamo alla perfezione, abbiamo superato lontananze che per le nostre situazioni sono insuperabili, siamo diventati così sensibili tra noi che percepiamo persino a distanza la presenza dell'altro. 
Riconosci le ragioni delle mie malinconie dal tono di voce, capisco l'importanza dei tuoi sentimenti dall'intonazione con cui dici le cose.
Se sono triste fai il ragazzino per farmi ridere, se sei preoccupato ti abbraccio e ti tengo stretto anche da lontano.
Siamo due ragazzi fortunati.
Sei un uomo forte, buono, infinitamente dolce, sono una donna forte, tremenda e difficile.
Ma ci amiamo o forse ci amiamo proprio per queste diversità.
E per molto molto altro...


Marisa Cappelletti






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