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La mia strada
E poi capita, ti capita che l’orizzonte
si chiuda all’improvviso
che quel che ti aveva ridato la vita svanisca
senza lasciare alcuna traccia nessun avviso
nessuna scia di un segnale di cio’ che è stato.
Gli occhi si chiudono alla luce che non illumina
le lacrime rifiutano la via del dolore
labbra asciugate ospitano sorrisi di scena
il silenzio uccide dell’esistenza il rumore
lasciando vuoti che non si colmeranno mai.
E poi capita, ti capita che la strada
sia sempre piu’ in salita
che la vetta non la raggiungerai e lo sai
anche se l’illusione di una conquista
ti aveva sfiorato per un attimo la vita.
I tuoi sogni sono sempre stati cosi’:
senza colore nè speranza
senza musici e ballerine ad accompagnarti
nel solitario cammino
fatto di aguzze pietre:
penitenza eterna per un’anima innocente.
Marisa Cappelletti
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