Ma chissä perchè?
L'appuntamento
Non c'é tempo.
Arriva trafelata, lo aspetta nel posto più anonimo e caotico
di Milano: la Stazione Centrale.
Il treno è insolitamente in orario, il binario lontano da
li'.
Arriva accompagnato, come sempre. Si riconoscono a stento e
fingono di non essere quel che sono.
Non c'é tempo.
Il bar rumoroso ed affollato li accoglie con un insieme di
aromi mischiati all'odore pungente della fretta e dell'indifferenza.
Lei si dirige alla toilette, lui va a lavarsi le mani sudate
per l'emozione repressa.
Entrano nei bagni delle signore perché, fosse entrata
qualcuna, da donna avrebbe compreso.
Non c'é tempo.
Si guardano attraverso le lacrime, si stringono fino a farsi
male, si baciano con disperazione, tacciono. Nulla sarä mai piu' intenso, nulla
sarà mai.
Non c'é tempo.
Escono: lui torna dal caffè che si è raffreddato e da chi lo
aspetta, impaziente, lei va per la sua strada, due occhi asciutti su un volto
di gesso.
Non si incontreranno mai più.
Tempo scaduto.
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