Sono cosi’ :
non so tacere, non sono diplomatica, sono polemica e non so
fingere che qualche cosa mi piaccia quando non mi piace affatto.
Mi chiedo da un po' di tempo quale sia il criterio di
giudizio di un sito di scrittura peraltro seguitissimo.
Mi rispondo: -Cè l'algoritmo (ma che farà mai in sostanza
questo algoritmo nessuno lo spiega mai in dettaglio) che domina scritti ed
autori, ci sono i contenuti sponsorizzati, cioè in parole povere paghi una
certa somma o piu' somme per ottenere visibilità, aiuti editoriali, copertine
personalizzate, per entrare nelle storie consigliate, indipendentemente da
quello che hai scritto e da come lo hai scritto, poi ci sono gli amici, i
followers ed i capitati per caso che leggono ed apprezzano. E qui nulla da eccepire-
Dunque che cosa non convince?
Non mi convince :
l'indifferenza quasi assoluta per la validità di quello che
viene scritto, per il valore reale dei racconti, delle poesie e di tutto cio'
che è previsto si possa pubblicare.
Non mi convince :
che scritti che non piacciono a nessuno, niente like in
parole povere, risultino tra le storie migliori del mese.
Non mi convince :
che per essere l'autore migliore serva soltanto essere piu'
che presente sui social, dannarsi la giornata per esserci sempre, per
condividere, apprezzare, suggerire, promuoversi.
Una faticaccia, diciamocelo!
E il sacro fuoco, l'impegno, la bravura? Quelle cose li' che
fine fanno?
Ci sono scrittori davvero dotati che non otterranno mai quel
che si meritano e cioè essere letti ed apprezzati, solo perchè non sono
abbastanza "social".
Mi richiedo: ma allora che piattaforma di scrittura è mai?
Non è una polemica, lungi dall'esserlo, ma sono
semplicemente io che non ho capito e continuo a non capire.
Saro' poco social media addicted?
Marisa Cappelletti
Marisa Cappelletti
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