
Oggi è il mio compleanno.
Eh si', sono nata, e ringrazio i miei genitori che mi hanno permesso di esserci, in un freddo giorno di gennaio del secolo scorso. Che detta cosi' mi fa sembrare una centenaria. Fortunatamente mi manca ancora una manciata di tempo per arrivarci.
Nevicava fitto mi hanno riferito quando sono stata in grado d'intendere e mancai per poco la nascita sull'ambulanza dei Vigili del Fuoco, che mi sarebbe tanto piaciuto stare tra quei bei pompieri, ma mi rifeci subito quando la nonna per venire a trovarmi all'ospedale Regina Elena, cadde nel vialetto della casa di famiglia e si ruppe una gamba.
Tanto per inaugurare presto i popolarissimi sensi di colpa.
Ad ogni compleanno mi veniva ricordato il fattaccio, onde evitare che potessi in qualche modo rimuoverlo. Ma non mi lamento: sono stata amata da subito, coccolata da nonni e zii, sbeffeggiata da cuginetti vari, abbandonata per la prima volta da un uomo (beh, aveva quattro anni) il primo giorno d'asilo quando Filippo (ti ricordi Filippo quando cantilenavo "Pippo cammina dritto se no ti metto sul giornaletto" e tu ti arrabbiavi? Fu una vendetta la tua?) in fila per entrare in classe, preferi' a me una smorfiosetta bionda.
Ma questa è una storia che non c'entra con il mio compleanno.
Non voglio fare la vittima, ma ho l'influenza che ogni anno aspetta qualche ricorrenza per aggredirmi, nessuno quest'anno mi ha festeggiata, (ma un fiore che vi costava?) certo solo quest'anno per ragioni piu' che valide e malattie varie, ma, in fondo, io questi anni li compio solo oggi, il prossimo anno saranno altri con un altro diverso compleanno.
Sono leggermente delusa, ma sono felice di essere arrivata fin qui a lamentarmi .
Dunque tanti auguri a me e grazie per gli anni passati, comunque siano passati, e per quelli che verranno, se verranno.
Buon compleanno Marisa!
Marisa Cappelletti
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