sabato 30 settembre 2017

Sintesi di una riflessione profonda


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Quel che sai

.....E' che ti ho perdonato il grande amore per papà, quell'amore assoluto che mi ha sempre fatta sentire il terzo incomodo in una coppia perfetta che si bastava.

Ho perdonato il tuo non manifestare, nemmeno con un abbraccio, per decenni, quell'affetto e quella dolcezza che avevi dentro, ne sono certa, per me, ma che non hai mai lasciato trasparire.

Ho perdonato non avermi ascoltata, non aver dato retta anche ai professori ed avermi forzatamente indirizzata a studi che non mi appartenevano, cambiandomi cosi' la vita. 

Ho perdonato l'aver capito e il non aver spiegato a questa figlia, giovane e confusa, l'errore che stava per fare e me lo hai lasciato fare.

Ho perdonato il non avermi detto che mi avevano cercata, l'avermi lasciato per mezzo secolo la convinzione di non essere stata amata, mentre era stato soltanto orgoglio, dolore, delusione.

Non ho fatto in tempo a dirti che ora ti assomiglio in tanto: nella forza che metto nel vivere, nella volontà di andare avanti ed anche nel piacere di essere consapevolmente stramba, come dice tua nipote.

Ed infine avrei tanto voluto poterti dire, ma sono certa che, non so spiegare come,  tu lo sai e conoscendoti non hai nulla da rimproverarmi né l'età né il tempo anzi, penso che in tutto questo ci sia un po' di te, un rimedio tardivo a quello che è stato,  avrei voluto dirti che infine sono tornata là , o meglio siamo tornati là dove eravamo rimasti sospesi e ci siamo ripresi la vita, Mamma!


Marisa Cappelletti


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