
Siamo due ragazzi fortunati.
Dicono: il primo amore non si scorda mai.
Non so, forse non ricordo, ma forse sì, sei stato il primo
per cui ho provato qualche cosa di forte ed è vero: in fondo nessuno dei due ha
scordato l'altro.
Ma poi dicono anche che non si può tornare indietro, che
quel che è stato è stato.
O siamo la dimostrazione che niente è scritto e niente è la
dimostrazione di niente?
Dicono: l'amore non ha età.
Qualche anno fa due come noi mi avrebbero fatto sorridere
con una certa sufficienza. Ora so che hanno ragione.
Ti dico: "sei nel mio destino". Sorridendo mi dici
"e meno male che alla fine se n'è accorto"
Siamo due adolescenti cresciuti lontani, ci siamo innamorati
così profondamente, ci conosciamo alla perfezione, abbiamo superato lontananze
che per le nostre situazioni sono insuperabili, siamo diventati così sensibili
tra noi che percepiamo persino a distanza la presenza dell'altro.
Riconosci le
ragioni delle mie malinconie dal tono di voce, capisco l'importanza dei tuoi
sentimenti dall'intonazione con cui dici le cose.
Se sono triste fai il ragazzino per farmi ridere, se sei
preoccupato ti abbraccio e ti tengo stretto anche da lontano.
Siamo due ragazzi fortunati.
Sono una ragazza fortunata perchè ho te. Te che mi ami così
tanto, che mi capisci così bene, che mi sopporti con pazienza infinita.
Sei un ragazzo fortunato perché ti ho ritrovato e poi ti ho
cercato ancora perché avevo capito quanto fossimo importanti l'uno per l'altra.
Sei un uomo forte, buono, infinitamente dolce, sono una
donna forte, tremenda e difficile.
Ma ci amiamo con un'intensità straordinaria.
O forse ci
amiamo proprio per queste diversità.
E per molto, molto altro ancora.
E per molto, molto altro ancora.
Marisa Cappelletti
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