sabato 14 gennaio 2017

Buon sabato con brividi

Oggi vorrei proporre un racconto in piu' puntate. Niente paura: soltanto due o tre al massimo!
Posso? 
E allora vado con l'horror!

Dalla parte del manico
Prima puntata

L’uomo è seduto sul selciato sporco, la testa fra le mani massacrate e rosse del suo sangue e di quello di lei ed appare come una maschera stravolta e vermiglia di un orrendo carnevale.
 Lacrime inutili gli scendono rigando il viso stravolto, non sente e non vede nulla perso com’è nell’incubo che sta vivendo. Individuo spregevole che per sopravvivere ruba a chi ha meno di lui, ha d’un tratto saltato gli ultimi deboli ostacoli che nemmeno sapeva esistessero ed è approdato nella terra senza ritorno degli assassini.

Gli è piaciuto uccidere, riempirsi le narici dell’odore ferruginoso del sangue che scuro e denso sta ancora colando dal corpo della donna, lo ha riempito di esaltazione ascoltare prima le grida disperate poi il piagnucolio implorante dell’inizio della fine di una vita.
L’eccitazione l’ha trascinato, gli è scoppiata dentro come una grossa bolla rossa, facendolo diventare padrone assoluto di un’esistenza.
Anche se il merito e la colpa vanno a lei, alla Lama luccicante senza la quale non  sarebbe mai stato capace di fare quello che ha fatto.


Eccola li’: viva, calda e immobile. Affondata fino al manico nel cuore della stupida sconosciuta, quel cuore che non voleva saperne di cessare il suo inutile battito, nonostante le ferite letali nella carne oscenamente molle, nonostante Lei lo avesse guidato, inconsapevole carnefice, con una ferocia, una sete, una passione al di là della comprensione umana, oltre la ragione e l’ignoto, nel tunnel infernale della pazzia pura.

L’aveva attirato, corteggiato, tentato con una voce sensuale che gli era penetrata nella mente avvolgendola in spire di fuoco ed infine, al pari di una splendida creatura femminile a cui nulla si potrà mai negare, l’aveva convinto.
Afferratala dal banco del negozio dove era stata riportata dal povero bastardo venuto prima di lui, l’aveva passata e ripassata sul palmo della mano: lunga affilata e fredda. Un brivido, poi l’aveva infilata di nascosto nella tasca posteriore dei jeans ed  era uscito.

In caccia.


Marisa Cappelletti


Alla prossima...





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