Ebbene si', confesso! Ieri sera sono stata allo stadio di San Siro per l'ultimo concerto dei Pooh. C'erano tutti, anche quelli che avevano lasciato. Infatti il tour é stato intitolato Reunion. Fa sempre un certo effetto trovarsi con tutta quella gente intorno. Avevo un ottimo posto in poltroncina non sugli anelli, ma al centro esatto dello stadio, forse avrei potuto giocare da attaccante o, come si diceva ai miei tempi, mediano.
Non si puo' semplicemente parlare di concerto, sarebbe riduttivo. Questi splendidi "ragazzi" non si limitano a suonare e cantare, cose del resto, che fanno in modo eccellente, ma ad ogni singola canzone, vecchia o nuova che sia, danno ogni volta un sapore nuovo, ci mettono l'anima.
E tra musica, effetti speciali, fuochi e fiamme e lancio finale su tutto lo stadio di pezzettini di carta d'argento, all'americana, sanno emozionare profondamente.
Certamente il più pop del pop ma, signori, qui potete solo
imparare come stare sul palco per 2 ore e mezza senza due minuti di tregua. E
considerate l'età. Imparare cosa significano professionalità ed impegno,
imparare a suonare tanti strumenti e tutti in modo sublime. Vedi la magnifica
esecuzione di Parsifal. E cantare ancora come cantavano 50 anni fa. Si perché questi signori stanno sulla breccia da 50 anni! Tantissimi, anzi la maggior parte dei
"cantanti" di oggi, si dovrebbero porre delle domande. Non sono una
fan sfegatato dei Pooh, non lo sono mai stata, ma ieri sera mi sono ricreduta.
Uno splendido addio!
Pooh
Parsifal
10 giugno 2016 Milano San Siro
Marisa Cappelletti
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