Alberi spogliati dall'inverno contro un cielo di piombo
chiaro
siepe di lauro tagliata bassa per rispettare la geometria
sbagliata
di un panorama umano senza rispetto alcuno per la natura
Terrazzo deserto di fiori e di colore bagnato da una pioggia
incessante e rumorosa sul pergolato orfano di profumati
gelsomini
Nostalgia delle sere inondate di stelle di un maggio
generoso
che mi regala profumi e danze di petali nell'aria tiepida
Attesa tranquilla dietro i vetri appannati dal tepore di casa
che tutto finisca e cambi, come é giusto che sia.
che tutto finisca e cambi, come é giusto che sia.
Marisa Cappelletti
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