Il Carnevale Ambrosiano, contrariamente a quello tradizionale, termina esattamente il giorno prima della Domenica di Quaresima perché la tradizione vuole che il Santo patrono di
Milano, Sant’Ambrogio, fosse impegnato
in un pellegrinaggio e per questo chiese ai milanesi di aspettare il suo
ritorno per iniziare le liturgie quaresimali, che avrebbero dovuto aver luogo
subito dopo martedì grasso. Così il
festeggiamento del Carnevale fu ritardato di qualche giorno e oggi coincide con l’inizio del periodo della
Quaresima.
Dunque oggi per Milano è l’ultimo
giorno di Carnevale, che finirà definitivamente dopo i festeggiamenti del
sabato sera da parte degli adulti . I quali, qualunque sia la ricorrenza o la stagione, il sabato sera festeggiano sempre.
La mia impressione è che non sia piu' sentito come anni fa.
Anche ai bambini non importa piu' molto di festeggiare in maschera, lanciare
coriandoli e stelle filanti salire su carri che piacciono soltanto agli adulti.
Ormai c'è Halloween, l'America ha colpito ancora! Ed a
soppiantare i vari e teneri Zorri e Fatine turchine, sono prepotentemente
avanzate a passo di marcia orde di zombi e di mostri piu' mostri che si siano
mai visti!
Parliamo poi di quel tormento di "dolcetto o scherzetto" ?
Frotte di bambini voraci che suonano con insistenza alla porta dalle 17 del
pomeriggio a sera inoltrata e ti rapinano in un attimo di cioccolato caramelle
e dolcetti vari?
L'ultimo Halloween mi sono ritrovata con cinque o sei
ragazzi dai quattordici ai sedici anni che volevano sigarette!
Vi prego, ridatemi il Carnevale della mia infanzia, quando
la mamma (non la mia) confezionava in casa il vestitino da contadinella,
fatina, damina dell'ottocento e Biancaneve!
Quando si mangiavano chiacchiere, chiacchiere tout court no al forno, vegane, integrali, senza zucchero, senza nemmeno le chiacchiere e tortelli rigorosamente
vuoti perchè a nessuno era ancora venuto in mente di farcirli con la Nutella
che, tanto per la storia, non era stata
ancora inventata nè con creme varie che ora ti restano sullo stomaco per giorni
e giorni.
Ridatemi i cartolai che vendevano i sacchettini di
coriandoli e le confezioni da dieci stelle filanti, le bombette puzzolenti ed i
cuscini che emettevano rumori imbarazzanti.
Quelli erano i nostri scherzetti, non come quelli di oggi
che se non gli dai dolci caramelle o sigarette, a secondo dell'età dei
richiedenti, ti inondano gli zerbini di casa di farina e liquidi sconosciuti su cui
non voglio indagare!
Insomma, ridatemi il vecchio, caro ed un po' sgangherato
Carnevale!
Marisa Cappelletti
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