mercoledì 16 gennaio 2019

Guardandomi dentro

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Anomala anatomia

"Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso un inferno. Per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara.”
                                              Alda Merini


Ho un corpo non proprio tonico ma ancora giovanile, pieno di un intenso passato,  ma anche del presente piu’ tranquillo nonostante le continue svolte impreviste, com’è normale che sia nella mia esistenza. Mi stupirei del contrario.

Ho un corpo che non sa quasi piu’ correre né saltare, ma mi supporta una grande fantasia che mi permette voli pindarici e spericolati salti nel vuoto  dello spazio temporale.

Ho una mente traboccante di ricordi: tanti belli e moltissimi, troppi, brutti. Ma va bene cosi’, è  umano e fisiologico che in tanti anni succeda quel che è  e mi è successo ed ora, nel  tramonto che mi auguro lunghissimo o almeno lungo , posso trovare il tempo per riflettere sui miei e sugli altrui errori.

Ho un cuore, oh se ho un cuore, strausato affaticato  ed ingrossato  per l’intensa attività. Ho un cuore  che, giovane ed incauta donna in crescita, piu’ volte ho regalato senza criterio né riflessione, che ho riempito di un amore grande ed assoluto per i figli, per i miei cani, per uomini ed animali, politica e lavoro, impegno sociale , musica e teatro,  che per tanto tempo ho chiuso in una gabbia senza chiavistelli né piccole uscite di sicurezza per la paura di un nuovo innamoramento, passione, simpatia.

Ma poi, chissà come o perché, già anziano ed esausto, è sfuggito alla prigionia volontaria,  ha ritrovato un’energia che credeva perduta per sempre, ha iniziato prima a saltellare poi a battere forte ed infine a correre verso una nuova  inattesa ed incredibile avventura.

Ho un’anima, sono convinta di averla, bella o brutta, nera o bianca, lascio agli altri stabilirne la natura ed il colore, non voglio dilungarmi,  anche se io credo di  sapere benissimo  a quale categoria appartenga.

Ho ancora tanto da dire e dare, imparare e raccontare, osservare ed ascoltare e  magari, se qualcuno ancora vorrà qualche cosa da me, regalare.

marisa Cappelletti





 

 

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