domenica 1 luglio 2018

Rappresentazione unica

Ma anche unico spettacolo senza possibilità di repliche.
In scena


Vorrei un sipario che si chiuda da sè
quando una storia è stanca e non cammina piu’,
una pesante cortina che eviti strascichi inutili
e  parole dette a sproposito per salvare cio’
che non ha ragione d’essere.

Datemi un palcoscenico dove la polvere del tempo
segni i  passi  pesanti di una vita sprecata a  porger battute
a  guitti di periferia che non conoscono  la parte,
attori principali e comprimari   di commedie e tragedie
 scritte da un  autore unico.

Vestitemi  di abiti usurati dai mille corpi
che hanno sudato e corso dietro le quinte di un immenso teatro
 dove  da secoli va in scena la stessa ridicola tragedia,
cucitemi gli strappi mai rammendati  coi fili colorati
dell’umana possente illusione.

Poi siedero’ su un trono d’oro e cartone
nell’unico  insistente cerchio di luce dell’esistere
a raccontare, monologo regale o miserrimo,
quel che fu e non fu,  le guerre e gli amori tutti,
aspettando  a capo chino l’applauso finale.


Marisa Cappelletti

L'istrione
Charles Aznavour






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