
Questa è Agata, uno dei grandi amori della mia vita, come gli altri tre che l'hanno preceduta e che voglio ricordare:
Lupo un bellissimo pastore tedesco nero focato dagli occhi dorati, molto equilibrato, ottima guardia per la casa e la famiglia, convinto di essere il fratello maggiore di mia figlia quando lei aveva quattro anni e lui, quasi piu' alto di lei, la rincorreva per rubarle la merenda di pane e Nutella che lei difendeva strenuamente tenendola il piu' in alto possibile e scappando ridendo e strillando. Mia personale guardia del corpo: nessuno poteva solo alzare una mano ed avvicinarla a me e fortunatamente nessuno lo faceva! Ho dei rimpianti e mi sento in colpa per Lupo: ero giovane, molto indaffarata e soprattutto inesperta come compagna di cani e cosi' non gli ho saputo dare, pur dandogli tanto, tutto quello che un cane cosi' buono, fedele, con un cuore grandissimo, avrebbe meritato di avere.
Etienne, aristocratico setter inglese bianco ed arancio dall'andatura e dai modi da lord, ma dal carattere scatenato! Ha combinato un sacco di guai: mangiato le scarpe dei vicini di camera in hotel, divorato cappelli, sandali, biancheria intima di ogni componente la famiglia, fatto tuffi acrobatici nella piscina condominiale con estremo divertimento dei bambini, meno dei gestori che l'hanno dovuta chiudere per disinfezione, acchiappato uccelli api e farfalle al volo, nuotato nel canale di scolo della pineta marittima a Cervia uscendone soddisfatto e completamente nero, fattosi un giro al largo in un mare in tempesta e molto molto altro ancora, Cacciatore infaticabile di lucertole, ribelle ad oltranza, guerriero sempre vincitore contro altri guerrieri maschi.
Giulia dolce, giocosa, rozza boxer nera con zampe e gola bianche e due profondi occhioni neri sempre pieni di domande. Quando la portammo a casa dal canile, raccomandataci da un ragazzo in servizio civile li' e che l'accompagno' piangendo alla nostra auto, se ne stette per quindici giorni per conto suo, senza dare confidenza, studiandoci da lontano poi, un bellissimo giorno di sole, me ne stavo seduta sulla panca del terrazzo e lei, ferma davanti a me, ha fatto un salto, mi si è accoccolata sulle ginocchia leccandomi le mani e facendomi piangere per l'emozione. Da allora siamo state una dell'altra, senza condizioni. Amava prendere il sole con me io su un lettino lei sull'altro, aveva una grande cesta piena di palline e giochini vari che lei ogni giorno sceglieva ordinatamente e portava in bocca in ogni luogo, anche quando dormiva. Aveva una concezione dell'amicizia che noi umani non abbiamo: era arrivata a combattere e prendersi dei morsi profondi con una rottweiler che aveva aggredito la sua amica del cuore Lunetta. Dolcissima splendida Giulia.
Infine c'è Agata, la mia ombra, io il suo amore assoluto. E' un segugio italiano a pelo lungo, bionda quasi come me, occhi d'ambra pieni d'affetto che mi cercano in continuazione. Sette anni fa in canile ci siamo guardate e ci siamo subito piaciute. Lei era già anziana, aveva subito di tutto, non sapeva fare le scale, non conosceva le auto e le moto, aveva paura di tutto, soprattutto degli uomini. Le ho dato fiducia l'ha ricambiata subito, sforzandosi di capirmi e di farmi capire quanto mi volesse bene. Potevo non ricambiare? Ora ha almeno quattordici anni, una malattia canina che puo' solo peggiorare, sta perdendo il suo bel pelo, ci vede poco e fatica a camminare, anche se a volte, fa una corsetta felice, mangia come una regina hamburger di carne piemontese, tagliata di scottona, arrosto di coppa, pasta e riso, prende vitamine, fermenti lattici e tutto quello di cui necessita. E' diventata, per bisogni irrinunciabili, una nottambula che mi porta con sé quasi ogni notte a spasso nel buio.
Ma va bene cosi'.
Per amore tutto si fa.
Marisa Cappelletti
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