Tutti vero?
Tutti lo abbiamo fatto: ricchi o poveri, scettici o speranzosi.
Chi non ha mai fantasticato su una vincita esagerata?
Io che di sogni e fantasia vivo lo immagino cosi':
Un Superenalotto giocato per caso, 1 euro buttato per
leggerezza, 20 milioni su un conto corrente
che ormai aveva perso ogni speranza.
Perchè no?
Dopo essermi ripresa, almeno spero, da un attacco di folle
tachicardia e da uno strepitoso di ipertensione, poichè a questa età un'emozione così ti può
uccidere, mi siedo,faccio una telefonata importante ed un promemoria.
Ci vuole, in quanto le idee mi si confondono, cozzano tra
loro, saltano, cantano e ballano la rumba.
Dunque, prima di tutto i figli. Poi i due parenti rimasti ed
i quattro amici di sempre.
I bimbi, gli uomini e gli animali, un po' a tutti quelli che
hanno bisogno.
Con il resto una piccola casa tutta bianca e turchese su una
dolce isola dove poter star seduti a guardare il miracolo della natura ed infine quattro stanze
arrampicate sui tetti di Parigi, dove potermi riposare dopo una giornata
passata nella mia libreria affollata di volumi e persone a cui offrire
colazioni e racconti, tea e poesie, serate di musica e letture inedite di
scrittori bravi ma sconosciuti.
Sarete i primi ed i benvenuti, ça va sans dire, famosi o no
che siate.
Sono ancora frastornata.
Ve l'ho già detto che sarò felice non soltanto perché avrò
realizzato i miei pochi desideri, ma perchè nella casa bianca e sui tetti di
Paris ci sarà con me il mio sogno più grande e molto più importante dei famosi
20 milioni?
Marisa Cappelletti

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