Milano fa il pieno di prenotazioni in hotels, ristoranti e taxi. Il traffico impazzisce, anche se è sempre e comunque disciplinato, impazzisce disciplinatamente.
Le metropolitane si riempiono, come se non lo fossero già ogni giorno, se possibile ancora di piu', ma quale ragazzo, uomo o maturo signore non è contentissimo di stare pigiato come un'acciuga sott'olio tra una bionda, diafana (loro non sono mai pallide, sono diafane), evanescente e bellissima ragazza alta almeno un metro e ottanta ed un'altra sempre diafana oppure color cioccolata o altra variazione, gambe nude (col freddo che fa noi comuni donne mortali e milanesi se non le copriamo con calze di lana prendiamo subito la polmonite) che ti arrivano alla spalla, idiomi sconosciuti e cappottini leggeri?
Chi non vorrebbe assistere alle sfilate di Armani o Prada o Gucci o altri irraggiungibili?
Anche se devo ammettere che quest'anno, a mio parere, da Gucci si è esagerato allestendo la location delle sfilate come una sala operatoria con gli stessi colori lividi, le lampade a mille watt e persino i lettini e le sedie del pronto soccorso, copertura verde compresa. E non voglio dimenticare il sottofondo musicale con base di monitor che controllano il battito cardiaco.
Certo dietro a tutto cio' ci sono ragioni profonde e psicologicamente valide (a detta dello stilista, che intende tagliare per poi ricostruire in modo completamente diverso le sue creazioni), ma penso che a tutto debba esserci un limite. Di buon gusto. Se poi si aggiunge che le indossatrici avanzavano con i loro passi da pantera tenendo sottobraccio teste(finte, meglio precisare) mozzate o animali fantastici, mi viene da pensare che il creativo della Casa debba avere qualche problema o se non problema almeno un po' di confusione!
Ma evviva Gucci ed i suoi eccentrici vestiti!
Aspetto Armani sempre elegante e raffinato, Alberta Ferretti con i suoi bellissimi abiti leggerissimi e cosi' preziosi, Miuccia Prada con il suo rigore.
In questi giorni la mia Milano è il centro del mondo della moda, del business miliardario che ci sta dietro, della bellezza e del fashion a tutto tondo.
C'è un'atmosfera internazionale, affaccendata (come sempre) piovosa (come sempre) ed allegra. Ti fa sentire nel mood giusto, orgogliosa di essere milanese.
Marisa Cappelletti
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