giovedì 22 febbraio 2018

Milano week

Eccoci qui: è la settimana della moda. bellezza!
Milano fa il pieno di prenotazioni in hotels, ristoranti e taxi. Il traffico impazzisce, anche se è sempre e comunque disciplinato, impazzisce disciplinatamente.

Le metropolitane si riempiono, come se non lo fossero già ogni giorno, se possibile ancora di piu', ma quale ragazzo, uomo o maturo signore non è contentissimo di stare pigiato come un'acciuga sott'olio tra una bionda, diafana (loro non sono mai pallide, sono diafane), evanescente e bellissima ragazza alta almeno un metro e ottanta ed un'altra sempre diafana oppure color cioccolata o altra variazione, gambe nude (col freddo che fa noi comuni donne mortali e milanesi se non le copriamo con calze di lana prendiamo subito la polmonite) che ti arrivano alla spalla, idiomi sconosciuti e cappottini leggeri?
Chi non vorrebbe assistere alle sfilate di Armani o Prada o Gucci o altri irraggiungibili?

Anche se devo ammettere che quest'anno, a mio parere, da Gucci si è esagerato allestendo la location delle sfilate come una sala operatoria con gli stessi colori lividi, le lampade a mille watt e persino i lettini e le sedie  del pronto soccorso, copertura verde compresa. E non voglio dimenticare il sottofondo musicale con base di monitor che controllano il  battito cardiaco.

Certo dietro a tutto cio' ci sono ragioni profonde e psicologicamente valide (a detta dello stilista, che intende tagliare per poi ricostruire in modo completamente diverso le sue creazioni), ma penso che a tutto debba esserci un limite. Di buon gusto. Se poi si aggiunge che le indossatrici avanzavano con i loro passi da pantera tenendo sottobraccio teste(finte, meglio precisare) mozzate o animali fantastici, mi viene da pensare che il creativo della Casa debba avere qualche problema o se non problema almeno un po' di confusione!

Ma evviva Gucci ed i suoi eccentrici vestiti!
Aspetto Armani sempre elegante e raffinato, Alberta Ferretti con i suoi bellissimi abiti  leggerissimi e cosi' preziosi, Miuccia Prada con il suo rigore.
In questi giorni la mia Milano è il centro del mondo della moda, del business miliardario che ci sta dietro, della bellezza e del fashion a tutto tondo. 
C'è un'atmosfera internazionale, affaccendata (come sempre) piovosa (come sempre) ed allegra. Ti fa sentire nel mood giusto, orgogliosa di essere milanese.



E, da milanese doc,  permettetemi di vantarmene un po'. 


Marisa Cappelletti


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