giovedì 26 ottobre 2017

A proposito di concorsi letterari




Mi è capitato recentemente di incappare in uno pseudo concorso per racconti horror.
La colpa iniziale è tutta mia perché non mi sono informata abbastanza e mi sono fermata solo sulla pagina che ne aveva pubblicato gli estremi.
Fortunatamente non aderisco piu’ da tempo a concorsi in cui si richiede una quota di partecipazione. Per spese di segreteria. Non le richiede piu’ nemmeno il mio amministratore di condominio!

Dunque invio il racconto che dopo poco tempo viene accolto nell’Olimpo dei vincitori.
Niente primi premi, attestato da scaricare via pc.
E li’  iniziano dubbi seri. Non mi è mai successo una cosa simile!
Poi il silenzio.
Chiedo via mail se il libro è stato stampato e dove lo posso richiedere. Mi viene risposto che lo posso acquistare on line. Altri seri dubbi.

Lo cerco e lo trovo ma…sorpresa! Sulla copertina anziché  AAVV (Autori Vari) come è solito trovare su antologie di piu’ scrittori, il libro risulta essere di un’unica persona a cui tutti i diritti per la pubblicazione sono riservati, e fin qui ci puo’ stare ma la forma è errata, e che si dichiara unica autrice, salvo poi sotto ogni racconto trovare che i diritti sono dell’autore che non viene citato come tale ma solo con nome e cognome.

L’esimia autrice si attribuisce un numero imprecisato di libri e di concorsi vinti, si presenta con un tale curriculum che nemmeno Stephen King puo’ vantare. Salvo poi scoprire che tutto questo bendiddio è in self publishing, cosi’ come il libro in cui è stato pubblicato il mio racconto e quelli di altri incauti come me. Nessun appoggio a case editrici nessuna citazione di giurie né altro.

Insomma oltre che un gran pasticcio una vera bufala!

Fatto presente la situazione all’organizzatore del concorso scopro che è l’autrice stessa. Insomma un self made casalingo. E non capisco tutt’ora a quale scopo.
Naturalmente vengo tacciata di non capire nulla, di essere una provocatrice, minacciata di azioni legali.
Lei a me!!!
Dopo uno stalking giornaliero fatto di mail minacciose a cui ho puntualmente risposto, decido di lasciar perdere. In fondo non ne vale la pena. Ci ho rimesso soltanto i 9 euro per l’acquisto on line del famigerato libro.
Tutto questo per raccomandare,  anche a chi frequenta da tempo i concorsi letterari, di informarsi piu’ che bene su chi organizza e quali sono i suoi appoggi.
Riassumendo, ecco alcuni consigli:

-           - Non partecipate a concorsi in cui si richiede un contributo, a qualsiasi titolo.
-           - Verificate sempre chi stamperà, se verrà stampato, il libro antologico.
-           - Informatevi  sempre sull’organizzazione e sull’organizzatore. (guardate le premiazioni degli anni       precedenti.
-           - Lasciate perdere i concorsi regionali se non siete della stessa regione: non vincerete mai
-           - Lasciate perdere i concorsi indetti da Comuni e Pro loco varie, non stamperanno mai un libro o al massimo stamperanno delle copie rilegate e vi premieranno nella biblioteca comunale del paese.
-          -  Prendete in considerazione soltanto concorsi gratuiti in cui gli organizzatori sono direttamente case editrici o si appoggiano ad esse.  Controllate poi le case editrici. Assicuratevi che non richiedano l’acquisto di un numero esorbitante di copie  o nemmeno di una copia. Che l’acquisto sia completamente  facoltativo.

-          Ci sono  sedicenti case editrice che indicono concorsi, anche importanti e molto ben organizzati, che sono specchietti per le allodole. Ho fatto l’allodola per alcune volte. Vi dicono che pubblicano i vostri lavori, che siete bravissimi, ma…ma dovete preventivamente ordinare un certo numero di copie dell’antologia del momento. E se, guarda caso, non prenotate, non sarete piu’ bravi e non vi pubblicheranno piu’.
-          Attenzione a che indice concorsi per romanzi o sillogi di poesie. Il piu’ delle volte vi vedrete offrire contratti con costi di pubblicazione esorbitanti!

 Naturalmente ci sono anche concorsi seri, case editrici che sono tali, fondazioni a cui interessa veramente quello che scrivete.

A breve ne elenchero’ alcune, sperimentate di persona.


Marisa Cappelletti



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