Scrivo racconti e poesie. Leggo tutto e di tutto. Amo la musica. Vivo i miei anni intensamente. Inutile ma doveroso aggiungere che tutti i diritti dei racconti e delle poesie pubblicati a mio nome sono coperti da Copywrite e quindi di mia esclusiva proprietà. La riproduzione è vietata.
lunedì 1 maggio 2017
1 Maggio
Cominciamo dal tempo: qui a Milano piove a dirotto, tira un vento cattivo e ci sono al massimo 10 gradi. Insomma la bufera! Si dirà: questa storia del tempo é ormai venuta a noia.
Mai contenti.
Un mese fa erano giornate calde, primavera piena. Da quindici giorni in casa si gela, si vorrebbe il riscaldamento, si rimettono i golf di lana fra un po' Natale!
Basta lamentele, si prenda quel che c'é.
Lamentarsi non serve.
Proseguiamo con il Primo Maggio Festa dei Lavoratori.
Ma di questi tempi magri in cui chi ha un lavoro, qualsiasi tipo di lavoro bello o brutto che sia, dovrebbe festeggiare tutti i giorni, altroché aspettare il 1 maggio, di questi tempi in cui i disoccupati riempiono gli uffici del Lavoro, quelli comunali in cerca di aiuti anche minimi che non arrivano, in cui le mense per i poveri scoppiano, che senso ha mai questa festa politica ed obsoleta?
I concertoni con relativi discorsi dei vari cantanti che si scoprono una volta l'anno trascinatori di folle e depositari di incommensurabili verità non hanno alcun senso se non quello di fungere da alibi a bevute e fumate di vario genere.
No! Mi rifiuto di festeggiare un inutile, tranne che per essere l'inizio di un nuovo mese, primo maggio!
Marisa Cappelletti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento