Scelte
Il Natale solitario di una bionda abbandonata
si dipana lentamente tra regali e cioccolata.
E chi mai l'avrà lasciata nel giardino dei ricordi
a contare giorni ed ore che separano i bagordi
di un maturo Peter Pan folleggiante tra gli ingordi,
da un ritorno a quel paese che per loro più non c'é
ma nei sogni di ogni sera torna a vivere perché
solo lì si sanno amare, abbracciare e ritrovare
la passione ormai perduta che non sa più ritornare,
solo lì posson sognare di poter essere amanti
belli e giovani e pensare di rivivere contenti
la così lontana e ormai spersa gioventù
che anche se agognata non ritornerà mai più?
Solo un elefante bianco può riuscire a non pensare
che soltanto due parole basterebbero a placare
il Natale solitario della bionda abbandonata
che non vuol sentir ragione e lo passa da arrabbiata!
Fatti tuoi mio caro Peter se la bionda su citata
non ne vuole più sapere di sentirsi tralasciata
per arrosti e dolci vari, panettoni e gran spumante
senza un bacio od un regalo e riflette seriamente
se ne valga poi la pena di giocare questo gioco
in cui una molto dà per ricever niente o poco
per contar meno di nulla e non avere alcuno scopo!
E la bionda solitaria che in fondo non lo é mai stata
si consola allegramente con affetti e cioccolata.
Ogni festa é ormai passata e la bionda se n'é andata.
Lei non é Campanellino che ubbidisce a Peter Pan
e nemmeno quell'Uncino o qualcuno del suo clan.
Con un fischio ha segnalato al gabbiano Jonathan
di planare immantinente sulla terra che non c'é
e portarla celermente sopra il mare sai perché?
Vuol raggiungere il castello dove pare che ora sta
quel gran figo della Bestia che l'aspetta proprio là.
Addio dunque caro Peter non la rivedrai mai più
torna e resta tra gli amici a gozzovigliar laggiù.
E la bionda ormai rinata tra le braccia sta beata,
sorridente la donzella, della Bestia a far la bella.
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