Ci sono fantasmi e fantasmi.
Oggi vorrei parlare in versi di quelli che ossessionano l'uomo, dell'eco che resta di chi ha faticato a vivere.
Fantasmi
Vecchi sogni ormai abbandonati
A morire nel ricordo sfumato
Di inutili speranze mai realizzate.
Bagliori fugaci di chi se n’è andato
Lasciando soltanto la nebbia di passi
Lentamente scanditi dalla mediocrità.
Note sperdute di canzoni
mai scritte
Melodie dimenticate su pentagrammi
Di artisti fuggiti da un mondo stonato.
Resti di vite passate a lottare contro
Eterni giganti armati
di spade forgiate
Nelle incandescenti fucine
dell’indifferenza.
Anime vaganti in
cerca di riscatto
Da un’esistenza resa dannata
Da sconsiderati ed
umani demoni.
Fantasmi
Marisa Cappelletti
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