martedì 31 maggio 2016

Piccola storia in rima

Ballata del piccolo uomo



Il mare era verde, la rena già scura.
La sera avanzava portando frescura
sull'isola amata dal piccolo uomo
di tuffi e di sole mai stanco, mai domo.
Il vento portava una voce argentina
che stava cantando una nenia bambina.
Il piccolo uomo si fermò incantato
da quella canzone che aveva portato
a lui così giovane e ancora sincero
la dolcezza e l'amore del creato intero.
-Chi sei tu che canti come mai ho ascoltato,
tu che mi racconti di onde e di blu, di pesci
e di mostri che non ho incontrato,
di un mondo che forse é andato perduto?-
-Io sono colei che impera regina
tra stelle di mare e pesci d'argento
conchiglie dorate e vascelli in rovina.-
- Non so, non capisco, ti prego racconta
la storia infinita, la fiaba che incanta!-
-Io sono Sirena padrona del mare
la donna del mito che ti sa incatenare,
ti lega con alghe fluttuanti nel blu,
ti trascina con sé negli abissi, quaggiù
dove tutto é irreale silenzio e poesia-
Il piccolo uomo avanzò tra le onde
di quel mare verde rapito dal suono,
dal canto ammaliante e dall'utopia
di una favola eterna d'amore e di pace.
Sirena, bugiarda, gli tese le braccia
attirando il giovane nella sua scia.
Il sole al tramonto si perse nell'onda
le umane illusioni fuggirono via.
Il vento pietoso il canto quietò
nel buio incombente del piccolo uomo
soltanto un ricordo lontano restò.


Marisa Cappelletti


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