Porte in faccia
Mi succede ancora, mi è successo ieri.
Porte sbattute da chi non capisce, non vuole sentire, non
vuole vedere.
Tutti quanti hanno chiuso porte per poi pentirsene o per non
riaprirle più.
Ognuno ha desiderato, almeno una volta, di poterle riaprire,
ma non ha più trovato nessuno dietro ad aspettare.
La mia vita è costellata di porte chiuse in faccia.
La prima da bimba: il mio compagno d'infanzia il primo
giorno d'asilo disse alla maestra di non conoscermi, correndo a prendere la
manina tesa di un'altra più bionda e sorridente di me.
L'ultima ieri. Che non è stata proprio una porta sbattuta e
chiusa ma la mia sensibilità e la mia mente di donna ed in quanto tale
complicata, l'hanno presa così.
Ogni volta, anno dopo anno, momento dopo momento, io ci
resto male, fino all'ultimo non me lo aspetto, ci sbatto il naso, mi scappa da
piangere!
E non imparo, non imparerò mai.
Sto ancora lì dietro ed aspetto che mi riaprano.
Sto ancora lì dietro ed aspetto che mi riaprano.
Marisa Cappelletti
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