Il quarto Stato
di Giuseppe Pellizza da Volpedo
"Le tre regole di lavoro: 1. Esci dalla confusione,
trova semplicità. 2. Dalla discordia, trova armonia. 3. Nel pieno delle
difficoltà risiede l'occasione favorevole". (Albert Einstein)
Spero che il buon Albert abbia ragione e lo auguro di cuore a tutti coloro che il lavoro non lo hanno.
Vorrei augurare a tutti buona Festa del Lavoro ma non penso sia il caso.
Ormai il 1 maggio é divenuto la riunione dei disoccupati, esodati, mai impiegati. e pensionati che dopo decenni e decenni di onesto lavoro, non riescono piu' nemmeno ad acquistare, non certo cose superflue, ma generi di prima necessità.
Oggi non si festeggia niente, se non i pochi privilegiati che hanno mantenuto un lavoro stabile
Non si festeggia la ripresa del Paese. Perché ripresa, anche se tentano in tutti i modi di farcelo credere, non c'é.
La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori viene celebrata
il 1º maggio di ogni anno in molti Paesi del mondo per ricordare l'impegno del
movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e
sociale.
In Italia la rivista
La Rivendicazione, pubblicata a Forlì, cominciava
così l'articolo del primo Maggio, uscito
il 26 aprile 1890: "Il primo maggio è come parola magica che corre di
bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è
parola d'ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio
miglioramento".
La festa ricorda le battaglie operaie, in particolare quelle
volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano
fissato in otto ore (in Italia con il r.d.l. n. 692/1923). Tali battaglie
portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1867
nell'Illinois (USA). La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni
simili fossero introdotte anche in Europa.
La sua origine risale a una manifestazione organizzata a New
York il 5 settembre 1882 dai Knights of Labor, un'associazione fondata nel
1869. Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Knights of Labor
approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Altre
organizzazioni sindacali affiliate all'Internazionale dei lavoratori - vicine
ai movimenti socialisti ed anarchici - suggerirono come data della festività il
primo maggio.
Oggi fa freddo e piove, giusta giornata per una festività inesistente.
Marisa Cappelletti
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