La seconda aurora
Una gabbia chiusa da sbarre di pensieri
una porta sprangata sulla vita là fuori.
Pugni nascosti in tasche senza fondo
sorrisi cancellati da un dolore profondo.
L'esistenza che scivola su binari di ghiaccio
trainata crudelmente da un destino pagliaccio.
Non avevo speranze potevo solo avanzare
verso un buio totale che mi voleva inghiottire.
Ma l'alba sorge sempre anche se non ci credi piu'
a portar via la notte per relegarla laggiu'
dove dovrà aspettare insieme alle sue ombre
il gioco sempre nuovo del giorno che ora incombe.
Trascinata dall'aurora ho aperto uno spiraglio
nel buio dentro me scagliando alle spalle il bagaglio
pesante d'anni di inutili lotte contro falsi titani
sono uscita al sole accecante afferrando le mani
Marisa Cappelletti
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