Il tempo pero' non se ne é ancora accorto: A Milano tira vento, piove a dirotto, fa abbastanza freddo e tuoni e lampi fanno impaurire Agata e tutti i suoi amici a quattro zampe.
Altrove il vento ha provocato e sta provocando disastri ed anche vittime, alcuni fiumi tracimano allagando e distruggendo tutto quello che incontrano nella loro corsa d'acqua e di fango.
Dai mari grigi in burrasca soffiano venti impetuosi, le barche non escono, le onde invadono i lungomari. Piazza San Marco a Venezia é sott'acqua ed i turisti saltellano da una passerella all'altra, mentre i veneziani indossano stivali da pescatore.
Probabilmente succede molto altro in questo Marzo proverbialmente piu' che pazzerello. Possiamo soltanto sperare che finisca presto e la Primavera riesca a farsi largo tra un colpo di coda e l'altro di un inverno mite si', ma ora estremamente arrabbiato di doversene andare.
Marisa Cappelletti
La pioggia di Marzo
Mina
1974
Marzo
Oggi la primavera
è un vino effervescente.
Spumeggia il primo verde
sui grandi olmi fioriti a ciuffi
dove il germe gia cade
come diffusa pioggia.
Fra i rami onusti e prodighi
un cardellino becca.
Verdi persiane squillano
su rosse facciate
che il chiaro allegro vento
di marzo pulisce.
Tutto è color di prato.
Anche l'edera è illusa,
la borraccina è più verde
sui vecchi tronchi immemori
che non hanno stagione.
Scossa da un fiato immenso
la città vive un giorno
d'umori campestri.
Ebbra la primavera
corre nel sangue.
Poeta, scrittore e giornalista
Nato a Tarquinia il 1 maggio 1887
Morto a Roma il 18 giugno 1959
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