Il 27 gennaio, anniversario dell’abbattimento dei cancelli
di Auschwitz, ricorre la celebrazione del “giorno della memoria”, ricorrenza
istituita dalla legge 20 luglio 2000, n. 211, in ricordo dello sterminio e
delle persecuzioni del popolo ebraico, dei deportati militari e politici
italiani, russi, polacchi, cechi, jugoslavi, austriaci, zingari nei campi
nazisti e di tutti coloro che si opposero al progetto di sterminio, proteggendo
i perseguitati a rischio della propria vita. In occasione di tale giornata,
come negli anni precedenti, la legge 211/2000 prevede che vengano organizzate
iniziative volte a richiamare e custodire il ricordo, a favorire la meditazione
e l’approfondimento, rinsaldando i legami tra le generazioni affinché, unite
nella consapevolezza del passato, si impegnino ad evitarne gli errori, e a
costruire un futuro di pace.
Auschwitz (Canzone del bambino nel vento)
Son morto che ero bambino
son morto con altri cento
passato per il camino
ed ora sono nel vento.
son morto con altri cento
passato per il camino
ed ora sono nel vento.
Ad Auschwitz c’era la neve
e il fumo saliva lento
nel freddo giorno d’inverno
e adesso sono nel vento.
e il fumo saliva lento
nel freddo giorno d’inverno
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone
ma un solo grande silenzio
è strano non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
ma un solo grande silenzio
è strano non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come può un uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ma ancora tuona il cannone
ancora non è contenta
di sangue la belva umana
e ancora ci porta il vento.
ancora non è contenta
di sangue la belva umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarà
che l’uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento mai si poserà.
che l’uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento mai si poserà.
Ancora tuona il cannone
ancora non è contento
saremo sempre a milioni
in polvere qui nel vento.
ancora non è contento
saremo sempre a milioni
in polvere qui nel vento.
Francesco Guccini
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