Ballata rap
Qui si racconta l'allegra novella
d'un giovin poeta che canta e strimpella
versi e versacci per la bella bramata,
di nero d'inchiostro truccata e abbigliata.
Il menestrello s'andava zompando
come un leprotto nel campo che arando,
con fatica e sudore, il fattore stava;
saltava e rappava felice e contento
di prender parte a quel lieto evento
ch'era il concerto di quella serata
e in cui avrebbe urlato alla dolce amata
di baci e di cuori bollenti d'inferno
di note e di amori provati all'interno
da chi come lui riempiva le note
con grinta beffarda alla Truman Capote,
con strofe gentili e con il rock duro,
pensando soltanto a quando il futuro
li avrebbe uniti in un duo favoloso,
riempiti di fama e successo davver strepitoso!
Eccola allora, di viola abbigliata,
inquietante musa e moderna fata:
zompetta sul palco ed urla alla luna.
Ormai é sicuro avranno fortuna
come e ancor più di ogni altro complesso
che canta metal con enorme successo.
E si agita e suona il rosso suo basso
l'icona amorosa dell'illuso poeta del rock,
Che incantato segue senza muover passo
la bruna ossessa in preda allo shock.
Ma che accade? D'improvviso arriva
rappando e sputando un essere strano
con cresta vermiglia che a ritmo cubano
si unisce alla bella, si muove aggressivo:
insalata mista di musica e ballo
fa presa su tutti, pur sì negativo
da zittire all'istante anche un pappagallo.
Il giovin poeta si vede in tal modo strappare
la dolce donzella che ha deciso di amare
non lui, povero rapper sì dolce e tapino
ma lo strano uomo dall'incanto latino.
E mentre il novello duo, occhi negli occhi,
strapazza
rapito Highway to hell degli Ac Dc,
il povero rapper carica tutto sul portapacchi,
infila la strada ed ahimè la nostra ballata finisce qui.
Maricapp
Maricapp
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